Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Testimoni di Geova: Storia, Sociologia, Teologia

Donne

  • Messaggi
  • CieloSegreto
    00 27/02/2010 09:22
    Topsy, so bene cosa dicono i dizionari. Nel pieno rispetto di quanto dici ti faccio però notare che i dizionari, particolarmente quelli biblici, sono compilati anche in base alle traduzioni fatte dai vari traduttori. Dovrebbe avvenire che i traduttori seguano i dizionari, ma spesso accade il contrario. Tu in particolare dovresti sapere che la traduzione “costola” fu scelta dai rabbini per creare un presupposto all’idea maschilista della dipendenza della donna dall’uomo.
  • OFFLINE
    Topsy
    Post: 200
    Sesso: Femminile
    00 27/02/2010 16:28
    Re:
    Ma cosa dici, carissimo? I rabbini insegnano che tzela indica principalmente lato, fianco, parte, ect: cosi come i grandi commentatori ebrei del passato. Solo il targum Jonatan(ed i targumim sono traduzioni "parafrasate" in aramaico della Bibbia), a che ricordo, menziona la "costola" e le bibbie rabbiniche consultate ben fatte lo specificano. Non sono i rabbini e gli eruditi che "consultano" i dizionari, sono loro che li fanno, perche della loro lingua ci hanno vissuto per generazioni. Quanto affermi purtroppo non ha alcun fondamento scientifico e linguistico, ma poggia solo su di un assunto, quello che tzela debba avere una unico significato, ovvero "meta`", quello che hai creduto di capire; cosi` in tutti qui versetti in cui tzela tradotto con "meta`" non conduce a nulla, allora si deve giungere alla concluione che il testo biblico in quei casi e` corrotto.

    Piuttosto, come ti ho dimostato attraverso una lunga serie di versetti biblici, e` cosa incontestabile che un solo vocabolo possa possedere diversi significati, differenti tra loro, a secondo del contesto. Non solo. I modelli del Santuario (e non solo quelli) che oggi ti ritrovi esposti in giro per i musei di Israele, sarebbero tutti errati, dato che ci si e` basati sul significato di tzela come "lato" e non "meta`" (che in ebraico biblico e detto in altro modo), cosi` come dovremmo disfarci di tutti i commentari biblici di autori ebrei che trattano delle misure del Santuario (vedi ad esempio il trattato delle Mishna` "Kedushim", sottotrattato "Middot" che tratta anche delle misure del Tempio).

    Lascio perdere poi quanto hai scritto a proposito del maschilismo dei rabbini. Come in tutte le culture del passato (ma anche oggi) presso la cultura ebraica possono coesistere ideologie differenti su tante materie, anche in contrasto tra loro. E in fin dei conti anche da frammenti di tessuto organici, ossa, denti, e capelli, e` possibile prelevare un filamento di DNA. Credi che Dio non potrebbe, cio` che anche l`uomo oggi puo`?


    [Modificato da Topsy 27/02/2010 16:35]
  • CieloSegreto
    00 27/02/2010 18:09
    Topsy, certamente conosci la conferenza de prof. Villa, glottologo e traduttore biblico.http://www.youtube.com/watch?v=ft8L6ydIUTg   La mia dichiarazione sulla corruzione dei manoscritti non era generica, ma si riferiva a quelli dei Tehillìm (Salmi). Così è.    So bene che i dizionari riportano il significato di צָלַע (tzelà) come “costola”. Anche nell’ebraico moderno ha il senso di costola. Fa parte dell’uso e dell’evoluzione della lingua. Errori se ne trasmettono. Pensa al termine “onanismo”, che - sebbene indichi il coitus interruptus – è usato da medici e psicoterapeuti (sic) per indicare la masturbazione!   Tu stessa, comunque, riconosci che significa “lato”. Non intendo dire che “lato” e metà” siano sinonimi, no, ma possono esserlo nel modo di dire: su un lato del corpo (su una metà del corpo), su un lato della collina (su una sua metà). Insomma, credo ci siamo compresi.
  • OFFLINE
    Topsy
    Post: 200
    Sesso: Femminile
    00 27/02/2010 19:19
    Re:
    Di linguisti, e glottologi ne conosco diversi, israliani e non, qui in Israele, all`Universita Ebraica di Gerusalemme e di Bar-Ilan di Tel Aviv, e anche per mezzo delle associazioni scientifiche di studio del giudiasmo italiane a cui appartengo, e so` riconoscere il caso in cui un versetto potrebbe risultare lacunoso, corrotto o ambiguo, ma non e` il nostro caso, in quanto quelle volte in cui nella Bibbia ebraica comprare il termine tzela, a secondo del contesto essa e` perfettamente traducibile con i possibili significati che gli sono attestati da generazioni di studiosi e rabbini. La teoria secondo cui il termine tzela significhi meta` e apparsa di recente per opera di alcuni esponenti di Chiese protestanti che cercano un supporto scritturistico alla questione del DNA, ma linguisticamente non ha alcuno fondamento. Riguardo al suo significato di "costola" o gia` espresso quanto vi era da dire. I rabbini con cui ho avuto modo di studiare e alle quali lezioni ho partecipato, hanno sempre ricordato che in realta` tzela in ebraico significa principalmente lato, o anche fianco, parte, versante, estremita`, parete e tanto altro ancora, ma non "meta`"(esiste gia` il termine ebraico ricorrente nel testo sacro per meta`).
    Dopotutto se si vuol trovare un supporto biblico alla questione del DNA, e` possibile farlo benissimo anche con "parte", che e` un significato storicamente ben attestato (vedi Rashi) per tzela.
    [Modificato da Topsy 27/02/2010 19:27]
  • bruciolis
    00 28/02/2010 00:01
    Re:
    CieloSegreto:

    Pensa al termine “onanismo”, che - sebbene indichi il coitus interruptus – è usato da medici e psicoterapeuti (sic) per indicare la masturbazione!



    Ille, sciens non sibi nasci hunc filium, introiens ad uxorem fratris sui semen fundebat in terram (Gn.38,9)

    perchè sic??? il seme di chi si masturba non finisce per terra?

    da quanto leggo, tra l'altro, chi usa impropriamente il termine ebraico "tzela" sembreresti proprio tu.
    [Modificato da bruciolis 28/02/2010 00:05]
  • OFFLINE
    Topsy
    Post: 200
    Sesso: Femminile
    00 28/02/2010 09:51

    Possono essere diverse le ragioni del perche` tradizionalmente si e` soliti tradurre tzela con costola; una di queste potrebbe essere costituito dalla circostanza che gli autori dei Targumim nell`offrire alla massa di giudei poco ferrati nella lingua ebraica (tra i quali si era affermato l`aramaico) delle parafrasi del testo che fossero loro comprensibili a livello popolare, abbiano fatto ricorso a delle "associazioni"di idee. Cosi, ad esempio, la donna nella narrazione biblica, e` tratta da un fianco dell`uomo, o da una delle sue parti (laterali), e da qui ad identificare figurativamente questa parte tratta dal fianco dell`uomo con una costola, il passo e` stato breve.




    [Modificato da Topsy 28/02/2010 09:54]
  • CieloSegreto
    00 28/02/2010 10:04
    Grazie, Topsy, per i chiarimenti. Leggendoti mi sono reso conto di una cosa: la forzatura di certi protestanti di insistere su “metà” per far riferimento alla questione del DNA. Personalmente credo che questa mania di voler trovare nella Scrittura presupposti scientifici da ventesimo secolo sia una grande sciocchezza. Forse non si è ancora capito abbastanza che Bibbia e scienza vanno su binari diversi. Gli agiografi descrivevano le cose come apparivano, non scientificamente. Ecco perché, ad esempio, troviamo la lepre tra i ruminanti; gli agnostici inorridiscono, i bacchettoni della religione non sanno che dire, lo studioso serio non si scandalizza. Perciò, starò molto attento a usare la parola “metà” riferita a צלע (tzelà): non intendo avvalorare l’assurda tesi del DNA.     Non ci sono dubbi che Rashi spieghi il termine con “lato” (cfr. suo Commento alla Genesi). Mi sembra che comunque siamo d’accordo nel rigettare “costola”. Detto questo, Topsy, non devi ora tu andare all’estremo opposto, rifiutando sempre il significato di “metà”. A volte mi pare che questo significato ci sia. Prendi Es 25:12: “Devi fondere per essa quattro anelli d’oro e metterli sopra i suoi quattro piedi, con due anelli su un lato d’essa e due anelli sul suo altro lato” (TNM). Qui la parola resa “lato” è nel testo ebraico al plurale: צַלְעֹו (tzalòt). La disposizione divina ha qui a che fare anche con la geometria, per cui personalmente preferisco tradurre: “Due anelli sulle metà [צַלְעֹו (tzalòt); plurale di צלע (tzèla)] la prima e due anelli sulle metà [צַלְעֹו (tzalòt); plurale di צלע (tzèla)] la seconda” (Es 25:12); questa è una traduzione letterale; vi si parla dei quattro anelli da collocare ai quattro piedi dell’arca; la traduzione rispetta il plurale del testo biblico, che traducendo con “lato” scompare.   Dici poi che esiste già in ebraico un termine per “metà”. Ti riferisci a חֲצִי (chàtzy)? Se ti riferisci a questo vocabolo, non sarebbe meglio renderlo con “mezzo”? “Avvenne che a mezzanotte [בַּחֲצִי הַלַּיְלָה (bachàtzy halàyla), “nel mezzo della notte”]” (Es 12:29, TNM). “La sua lunghezza di due cubiti e mezzo [חֲצִי (chàtzy)] e la sua larghezza di un cubito e mezzo [חֲצִי (chàtzy)] e la sua altezza di un cubito e mezzo [חֲצִי (chàtzy)]”. – Es 25:10, TNM.   Mi piace molto confrontarmi con te, Topsy, beemèt! Anì samèach. Besèder, Topsy, vetodà.  P.S.: Efo at gara baàretz?Anì rotzè likhiòt birushalàym.
  • OFFLINE
    Topsy
    Post: 200
    Sesso: Femminile
    00 02/03/2010 15:56
    Re:
    Carissimo Cielosegreto, tenevo a dirti che, non è che sia io ad oppormi alla circostanza che il termine tzlea, nel suo significato, indichi "meta'" nelle Scritture Ebraiche, ma sembrerebbe proprio che coloro si occupano del sistema di misurazione biblico, non l'hanno inteso in questo senso, (anche laddove in sede di traduzione sembra che possa andarci bene). Ancora oggi, sebbene "lato" comunemente in ebraico moderno non è piu detto tzela, nei testi scolastici di geomatria del governo, tzelaot indicano ancora i lati che compongono un poligano (non il centro o la meta' dello stesso). Tempo fa mi informai su una tale questione proprio perche' il mio interlocutore (un professore di ebraico biblico italiano) sosteneva con decisione una cosa del genere; consultai i commentari biblici classici, i dizionari israeliani di ebraico biblico, domandai a rabbini ed esperti linguisti, e persino ai costruttori di modellini del Secondo Tempio e dell'Arca dell'Alleanza (che si basano per le misurazioni su quanto indicano le Scritture e il trattato "Middot")e sino ad oggi non ho ancora trovato alcuna conferma di questa possibile traduzione. Ma nel qual caso nel corso dei miei studi dovessi scoprire qualcosa di nuovo che possa avvalorare questa ipotesi di lavoro, ne prendero' nota e non manchero' di inoltrarlo: promessa solenne!
    In questi giorni mancherò dal forum poichè per una settimana sarò occupatissima e non avrò la possibilità di collegarmi. Ci risentiamo tutti presto!

    PS: riguardo al termine ebraico chatzy: un mezzo bicchiere di vino, è un bicchiere colmo per metà, di vino.

    [Modificato da Topsy 02/03/2010 16:11]
2