00 26/02/2010 14:48
Caro Bruciolis, non so più come dirtelo: la “parola” di Gv 1:14 non è la persona di Yeshùa. È la parola di Dio, che “è divenuta carne” (TNM). Il verbo greco è γνετο (eghèneto), terza persona singolare, medio aoristo indicativo del verbo γνομαι (ghìnomai) che significa “divenire /essere fatto / apparire/ sorgere”. Letteralmente significa: “D’un tratto si fece carne”. Ovvero: la parola di Dio prese forma carnale nella persona di Yeshùa. È lo stesso identico verbo che appare al v. 6 in cui si parla di Giovanni il battezzatore e che TNM rende con “sorse [Ἐγένετο (eghèneto)] un uomo”.    Dici solo assurdità quando mi scrivi: “Stai esponendo un concetto preso dai trinitari . . . la tua teoria porterebbe a pensare che la creazione dell'uomo sia uno sbaglio del Creatore”.    Bruciolis, lascia perdere. Finiamola qui. Una discussione, per essere tale, deve essere alla pari. Non lo è: non hai tutti i mezzi per discutere. Non te la prendere. Dammi del presuntuoso, se ti fa piacere, ma finiamola qui.