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·         Gv 1:1,2 – Si tratta della parola di Dio, con lo stesso significato che ha in tutto il Vangelo giovanneo. È la parola creatrice di Dio, quella con cui, in Gn, Dio creò. Quella stessa menzionata in Sl 33:6: “Mediante la parola di Geova furono fatti gli stessi cieli, E mediante lo spirito della sua bocca tutto il loro esercito. - TNM. ·         Col 1:15-17 - Egli è l’immagine dell’invisibile Iddio, il primogenito di tutta la creazione; perché per mezzo di lui tutte le [altre] cose furono create nei cieli e sulla terra, le cose visibili e le cose invisibili, siano essi troni o signorie o governi o autorità. Tutte le [altre] cose sono state create per mezzo di lui e per lui. Ed egli è prima di tutte le [altre] cose e per mezzo di lui tutte le [altre] cose furono fatte esistere. La Bibbia non dice così, ma: ν ατ (en autò), “in lui”; δι' ατο (di’autù), “attraverso di lui” (passando attraverso lui); ες ατν (èis autòn), “verso di lui” (tendendo a lui, avendo lui in mente).·         Pr 8:22-30 – Si tratta di un genere letterario in cui la sapienza di Dio viene fatta parlare in prima persona. Va letto nel modo espressivo ebraico, non alla lettera come fanno gli occidentali. Basta leggere tutto il capitolo per capirlo. Nel cap. successivo (cap. 9) la sapienza è messa in contrasto con la stoltezza e tutte e due parlano.·         Con chi parlava Dio Padre quando in Genesi 1:26 disse: "Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza"? Anche questa è una forma letteraria. Si vuole sottolineare l’importanza della creazione dell’essere umano. Dio, quasi si consultasse, si rivolge alla corte celeste. È un artificio letterario, tanto è vero che subito dopo (v. 27) si dice che “Dio creava [verbo al singolare] l’uomo”.