00 19/03/2010 14:59


L'aria ha dovuto veicolare il suono prodotto dall'impatto dei palmi della mano al nostro apparato uditivo il quale ha digitalizzato il segnale trasformandolo da onda sonora ad impulso elettro-biochimico che a sua volta ha raggiunto la parte di corteccia dedicata alla decodificazione per renderci edotti del rumore provocato….


Quindi tu dici il passato non è più, il futuro non è ancora e il presente non posso identificarlo nell'istante attuale, perché questo è subito trascorso.
Vero è che Eraclito diceva non ci si bagna due volte nella stessa acqua, ma è pur vero che l’acqua scorre nello stesso letto. La sola idea del fenomeno fisico e dello spazio geometrico non inquadra il problema . Potrebbe essere il tempo una dimensione della mente che si “distende” nella memoria del passato e nel pensiero delle cose future. In fondo siamo figli del tempo ma anche dell’eternità la cui conoscenza non è del tutto inaccessibile.
Per un pensiero più articolato vedi i seguenti link che condensato il parere di Sant’Agostino e di Bergson che a me paiono interessanti
users.libero.it/rrech/bergson.html
web.cheapnet.it/enigmatempo/definition/agostino.html