00 19/03/2010 08:45




Cosa potrebbe mai significare, anche solo concettualmente che in assenza del continuum spazio-tempo tutto "è un eterno presente"? Chiedo a chi vanta questa "certezza metafisica" di cercare di spiegarmi cosa sia il "presente" in questo universo, dirmi se esiste e se è per noi percepibile.


Direi di sì, la percezione del presente la avverti proprio nel momento che sei consapevole del passato personale e storico e del futuro più omen o prevedibile, realtà esperibili proprio nel "tempo".



La difficoltà nel rispondere a queste banali considerazioni dovrebbe sottolineare la presunzione ancor più assurda di poter derdurne una benché minima idea concreta di cosa significhi "eterno presente" confermata dal semplicissimo fatto che usiamo impropriamente un termine temporale, con grande difficoltà di applicazione persino nella nostra realtà fenomenica, per descrivere un sistema a-temporale: quale inferenza dovrei trarne se non l'evidenza del mio stato d'impossibilità cognitiva rispetto a ciò che tento d'indagare?



Questo non è certamente esperibile, forse lo sarà anche se non in modo assoluto, per il momento ci limitiamo ad ipotesi, le nostre capacità se ci danno la possibilità di definire lo spazio-tempo ci permettono di teorizzare l'"assenza" di tali parametri.

[Modificato da Roberto Carson 19/03/2010 19:11]