00 23/03/2010 18:59

Si tratta semplicemente di speculazione perniciosa.

E' vero che il concetto di neutralità per noi testimoni di Geova è diverso da quello delle altre fedi religiose e riteniamo attenerci il più possibile all'insegnamento del Cristo.
In tutto il mondo il nostro atteggiamento è stato di neutralità totale.
Secondo la costituzione del paese e secondo le leggi di ogni governo, in merito al servizio civile ci siamo attenuti alle disposizioni del nostro direttivo basate esclusivamente sulla Bibbia.
In Italia il servizio civile si intreccia con quella dell'obiezione di coscienza.
Nel 1972 dal Parlamento uscirà una legge che per la prima volta "concede" a chi si dichiara obiettore di non andare in galera.
La legge è la n. 772 del 15-12-1972:
"Gli obbligati alla leva che dichiarano di essere contrari in ogni circostanza all'uso personale delle armi per imprescindibili motivi di coscienza possono essere ammessi a soddisfare l'obbligo del servizio militare nei modi previsti dalla presente legge.... I giovani ammessi ai benefici della presente legge devono prestare servizio militare non armato o servizio sostitutivo civile, per un tempo superiore di otto mesi alla durata del servizio di leva cui sarebbero tenuti".

Come si può notare, si trattava di SERVIZIO MILITARE NON ARMATO. Questa legge, purtroppo contrastava con i nostri principi di neutralità, pertanto i testimoni di Geova continuarono a rifiutarlo.
Così una nostra pubblicazione spiegava l'atteggiamento PERSONALE di ognuno:
"Che dire però se il cristiano vive in un paese che non prevede l’esenzione per i ministri religiosi? In tal caso egli dovrà prendere una decisione personale seguendo la sua coscienza addestrata secondo la Bibbia. (Galati 6:5) Pur tenendo conto dell’autorità di Cesare, egli soppeserà attentamente ciò che deve rendere a Geova. (Salmo 36:9; 116:12-14; Atti 17:28) Il cristiano ricorderà che il segno che contraddistingue i veri cristiani è l’amore per tutti i fratelli, anche quelli che vivono in altri paesi o che appartengono ad altre tribù. (Giovanni 13:34, 35; 1 Pietro 2:17) Inoltre non dimenticherà i princìpi scritturali contenuti in passi come Isaia 2:2-4; Matteo 26:52; Romani 12:18; 14:19; 2 Corinti 10:4; Ebrei 12:14."
In base a queste direttive, ognuno doveva scegliere in coscienza.

Da notare che si parla di servizio civile obbligatorio.
Nel 1988 gli obiettori di coscienza fecero diverse manifestazioni chiedendo con forza una nuova legge che riconoscesse l'obiezione di coscienza come "diritto soggettivo".

Ebbene, dopo 10 anni, il 15 luglio del 1998 viene approvata la nuova legge sull'obiezione di coscienza in cui, finalmente, viene riconosciuto il diritto soggettivo dell'obiettore.
Non essendo più un obbligo legato al servizio militare, appunto si svolgeva IN SOSTITUZIONE, i testimoni di Geova si sentirono liberi di svolgerlo. Le nostre pubblicazioni presentarono così i nuovi cambiamenti:
"Se un cristiano in coscienza si sente di svolgere il servizio civile anziché andare in prigione, i compagni di fede dovrebbero rispettare la sua decisione. (Romani 14:10) Se invece conclude di non poterlo svolgere, gli altri dovrebbero comunque rispettare la sua presa di posizione. — 1 Corinti 10:29; 2 Corinti 1:24".

Questo atteggiamento del corpo direttivo manifesta lo spirito che l'ha sempre animato: INFORMARE ED ESSERE GUIDA SPIRITUALE.

Ritengo pertanto, l'argomentazione presente in certi siti ostili ai testimoni di Geova, solo gratuita disinformazione non giustificata.








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