00 13/04/2010 19:27
Caro Fernando, (10/4/10)
ho letto le osservazioni fatte da Alberto Nuzzolo e vorrei riconsiderare quanto riportato da Matteo: «Ma egli riprese: “Che male ha fatto?” Ma quelli sempre più gridavano: “Sia crocifisso!”. Pilato, vedendo che non otteneva nulla, ma che si sollevava un tumulto, prese dell'acqua e si lavò le mani in presenza della folla, dicendo: “Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi”. E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli» (Matteo 27:23-25).
Pilato aveva il dovere di decidere e, pur cosciente delle conseguenze, se ne lava le mani, permettendo così la morte di un innocente. Cosa diremmo di un giudice chiamato a giudicare, se andasse via dall’aula lasciando che a decidere fosse l’eccitata folla lì presente? Non ho dubbi che in questo caso avremmo due colpevoli (giudice e folla), ma più si è in grado di decidere maggiore è la colpa. Grazie per il tuo gradito lavoro.

Guerrino Marcati



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