00 23/06/2010 22:53
Re:
pavel43, 21/06/2010 18.16:


Per Dispensa


Perchè il figlio di Dio, e Dio stesso, non è tra le cose invisibili?


Certo

O vogliamo dire che è tra le cose materiali??


Nooo

Escludendo a priori che sia tra i visibili, dicendo che per mezzo di lui furono create tutte le cose invisibili, va da se che si esclude il Padre e quindi se stesso.


Ovvio, c hi crea è distinto dalle cose che crea, vien da sé.

Ci vuole tutto questo sforzo mentale per un simile concetto??


Assolutamente no

Cambia qualcosa se lo chiamiamo Michele?


Per me sì, è discutibile che Michele identifichi il Verbo-Sapienza(antica), ma in particolare il rapporto Padre-Figlio di tutto il Vangelo, volendo in qualche caso accettarlo deve identificarsi nelle caratteristiche di cui sopra

Perchè prima che gli fosse stato dato un nome superiore a tutti quelli della razza umana, e umana celeste; aveva certamente un nome proprio come lo aveva il Padre rispetto a Israele.


Se vuoi… Sapienza? Logos? Michele?

Inoltre Gesù non è un Agnello per gli angeli; non è il Messia per gli angeli.


Gli angeli decaduti hanno già ricevuto la condanna definitiva gli altri sono salvi e santi,ma in un certo senso partecipano al piano della salvezza

Lo è per gli uomini e i santi che andranno in cielo


Cioè per tutti coloro che avranno fede in Lui e la conserveranno fino alla fine

Per gli angeli è un condottiero pure militare...in questo ruolo è Michele.


E’ un ruolo riconoscibile

Per quanto riguarda Daniele

Daniele 10:
[13] Ma il principe del regno di Persia mi si è opposto per ventun giorni: però Michele, uno dei primi prìncipi, mi è venuto in aiuto e io l'ho lasciato là presso il principe del re di Persia;

Qui Michele sembra appartenere ad una classe (principi) il Verbo è primogenito e unigenito

Per Rivelazione

[7] Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli,

Perché identificare l’Agnello con Michele? Cristo ha già riportato la sua vittoria ed è intronizzato il trionfo di Michele sarebbe possibile in virtù della intronizzazione dell’Agnello.


Inoltre in Efesini 1

[20] che egli manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli,

[21] al di sopra di ogni principato e autorità, di ogni potenza e dominazione e di ogni altro nome che si possa nominare non solo nel secolo presente ma anche in quello futuro.

Questo è quanto comprendo

ciao




In questo momento sono depresso perchè Michele rivela conferma anche le sue condanne, pur sofferte.

Vero, Michele aveva già sconfitto il dragone nei cieli, ma vi è una altra guerra sulla terra con i dieci re, i quali sono soltanto la realizzazione terrena del governo del dragone.

Daniele mostra che Il principe dei principi è odiato dal re del Nord, che gli si para davanti una prima volta e una seconda, nel mettersi contro la prima volta non a caso vien detto che tale re del nord, fa cessare i sacrifici animali,
e la logica suggerisce che il motivo è perchè mise a morte tale principie, infatti nelle sue solite ripetizioni come ispirate, Daniele lo rivela confermandolo spiegando che passano settanta settimane, e che nell'ultima questo stesso re uccide il Messia facendo cessare i sacrifici animali.
Cosa che risulta essere la ripetizione di quello detto prima sempre in relazione all'ostilità del re del nord contro tale principe, e il suo togliere cesare i sacrifici animali.

Insomma più chiaro di così.

Poi come facevo notare i dieci re visti da Daniele e da Giovanni alla sua rivelazione , si scagliano contro tale principe dei principi, che Giovanni lo identifica come Agnello.
Più di chiaramente di così evidenziato, non saprei.

Ribadisco che la figura dell'Agnello non può essere valida per gli angeli, gli angeli non sono come gli uomini venduti involontariamente al peccato.

L'angelo quando sbaglia non può dire, l'ho fatto involontariamente; quindi usufruisco del sacrificio di Cristo.

Il riconoscergli tale ruolo di Agnello vale più per il Padre che per gli angeli.
Nella prospettiva figurata comprendi che verso l'uomo Cristo è all'impiedi, mentre rispetto agli angeli è seduto sul trono, a destra, e non centralizzato.
Tra parentesi considera che la simbologia è soltanto un messaggio verbale reso figurato.
Il linguaggio simbolico in quanto tale poteva centralizzare il suo luogo, se non lo fa è perchè non è un ruolo centrale quello svolto da Cristo nei confronti degli angeli, dunque per quest'ultimi è un ruolo relativo rispetto al Padre.

Ma rispetto agli uomini Cristo ancora ha da venire per sedersi sul trono vacante che sta nel suo regno sulla terra.

Quindi sulla logica di tale prospettiva Cristo non può presentarsi di fronte agli angeli come agnello, dato che come tale sta all'impiedi.

Che gli angeli accompagnino il suo ruolo di agnello, questo vale rispetto agli uomini, ma che in diversa sede angelica non lo rende Agnello come significato che assume al loro cospetto, perchè ciò non avrebbe senso, e nè risulterebbe reale.


In conclusione perchè negare una tal cosa per ridurlo o per rinchiudere il Cristo Michele a quello che noi pensiamo essere coi nostri pregiudizi, preconcetti limitazioni, ecc..??

Eppoi io non potrei negarlo anche per vie diverse.
Pertanto nel mio non possono essere che vuote argomentazioni umane.

saluti