00 21/09/2010 13:14
Risposta di Angelo Ficara

Si ci avevo pensato a questa possibilità, ma in 1 pietro 4:6 è evidente dal contesto che si riferisca realmente a morti, poiche parla di persone che hanno subito nella carne il loro giudizio (l'anima che pecca morrà) per poter esser giustificati per lo spirito. Documentandomi un po sull'ebraismo del 1° secolo ho scoperto che gli ebrei di quel tempo influenzati dalla filosofoa greca iniziarono a credere anche alla vita dopo la morte, e distinguevano due luoghi per gli spiriti dei morti, l'Ades e il gran eden o seno d'abramo (come riportato in luca). Ovviamente io non credo a tale insegnamento, appunto perchè non riscontrabile nella bibbia ebraica, ma probabilmente gli apostoli ci credevano come molti in quel tempo. Infondo dalle lettere apostoliche sappiamo per esempio che giuda nella sua epistola cita ben 4 versi tratti da 4 libri oggi considerati apocrifi, ma che in quel tempo per giuda erano scritture attendibili e degne di essere studiate come le altre. Bisogna prendere quindi il nuovo testamente un po come la testimonianza degli apostoli, e non come dei libri ispirati, infondo sono solo delle lettere apostoliche e non delle profezie (a parte l'apocalisse). Io infatti riconosco come libro certamente ispirato solo il libro dell'apocalisse, appunto perché dettato direttamente dallo spirito, il resto è solo la raccolta di testimonianze e di insegnamenti degli apostoli che non sempre parlano per lo spirito ma anche per la loro conoscenza. Shalom

Angelo



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