00 17/01/2011 11:16

Senza entrare in eruditi approfondimenti quantitativi, comunque possibili, anche solo qualitativamente basta dare un'occhiata al catechismo della CCR, opera pensata per ammaestrare il fedele.

Numericamente mi sembrano scarseggiare i riferimenti alla scrittura e abbondare quelli a scritti di origine umanissima.


Io trovo tanti richiami “direttamente” scritturali, e tanti rimandi a encicliche, concili, padri della chiesa ecc, che sono pur sempre richiami scritturali “indiretti” quando si va a consultarli.
Altre chiese oltre ai richiami “diretti” rimandano all’International Standard Bible Encyclopedie;al Dictionnaire de la Bible;alla The Catholic Encyclopedia;a Cosa insegna veramente la Bibbia ecc



Se alla semplice quantità degli scritti aggiungiamo un secondo parametro per pesarli, vale a dire la rilevanza pratica nella vita quotidiana del cattolico, temo che il peso della Scrittura tenda drammaticamente e molto rapidamente allo zero.
Sono fuori casa e al momento non ho esempi diretti da proporre, ma ho partecipato io stesso a qualche corso di studio e applicazione delle Scritture: se Paolo menziona la sottomissione della donna, c'è una risata collettiva con tanto di battuta ironica, se si parla di andare ad ammaestrare e battezzare si pensa all'Africa...


Cosa intendi per rivelanza(ricaduta?)pratica(testimonianza cristiana?) nella vita quotidiana del cattolico che dal mio osservatorio è viva, ricca, multiforme.
A te capitano tutte situazioni divertenti. Questa tua costante abitudine di riportare tali situazioni con l’intenzione di generalizzare mette l’interlocutore nella condizione di difendersi:il confronto sul tema è qualcosa di diverso