00 09/03/2011 18:11
The Line scrive:

Io credo che ciò che ci lascia perplessi non sia in realtà il "destinatario" del giudizio divino.
Non credo che esista alcuna dicotomia fra le espressioni di giudizio veterotestamentarie e quelle neotestamentarie.

Gesù stesso disse:
- "con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi". Dicendo ciò, indubbiamente ricalcava il principo torahico dell' "occhio per occhio".
Altre forti espressioni di giudizio di Gesù, ad esempio, furono:
- "Serpenti, razza di vipere, come scamperete al giudizio della geenna?"
- "poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano"

L'apotolo Pietro, sulla stessa linea, affermò:
- "il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, quale sarà la fine di quelli che non ubbidiscono al vangelo di Dio?"
- "E se il giusto è salvato a stento, dove finiranno l'empio e il peccatore"
- "riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli empi"

L'apostolo Paolo, sulla stessa linea:
- "È terribile cadere nelle mani del Dio vivente"
- "in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore"

Gli esempi sarebbero ancora molti.
Quello che voglio dire è che, a mio parere, ciò che ci "disturba" nei racconti veterotestamentari sembra essere il fatto che i giudizi di Dio siano giudizi di tipo intrastorico. E in quanto tali, per attuarli, Dio si servì dei mezzi e degli strumenti offerti dalla storia, uomini compresi.

Nell'epoca neotestamentaria è avvenuto un cambiamento di tipo cronologico: il giudizio, dalla fase storica è stato traslato alla fase escatologica.
Ma la natura in sè del giudizio... è realmente cambiata?
Cosa ci "spaventa"? Che Dio giudicò e condannò anche dei bambini?
Quale scrittura nel Nuovo Testamento possiamo indicare che smentisca una simile linea d'azione anche nel futuro giudizio escatologico?

D'altro canto, abbiamo il paradigmatico dialogo fra Abramo e Dio, in merito a Sodoma e Gomorra, che dovrebbe aiutarci a confidare nel suo potere di giudicare i vivi e i morti:

*****
Il SIGNORE disse: «Siccome il grido che sale da Sodoma e Gomorra è grande e siccome il loro peccato è molto grave, io scenderò e vedrò se hanno veramente agito secondo il grido che è giunto fino a me; e, se così non è, lo saprò».
Quegli uomini partirono di là e si avviarono verso Sodoma; ma Abraamo rimase ancora davanti al SIGNORE. Abraamo gli si avvicinò e disse: «Farai dunque perire il giusto insieme con l'empio? Forse ci sono cinquanta giusti nella città; davvero farai perire anche quelli? Non perdonerai a quel luogo per amore dei cinquanta giusti che vi sono? Non sia mai che tu faccia una cosa simile! Far morire il giusto con l'empio, in modo che il giusto sia trattato come l'empio! Non sia mai! Il giudice di tutta la terra non farà forse giustizia?» Il SIGNORE disse: «Se trovo nella città di Sodoma cinquanta giusti, perdonerò a tutto il luogo per amor di loro».
Abraamo riprese e disse: «Ecco, prendo l'ardire di parlare al Signore, benché io non sia che polvere e cenere. Forse, a quei cinquanta giusti ne mancheranno cinque; distruggerai tutta la città per cinque di meno?» E il SIGNORE: «Se ve ne trovo quarantacinque, non la distruggerò».
Abraamo continuò a parlargli e disse: «Forse, se ne troveranno quaranta». E il SIGNORE: «Non lo farò, per amore dei quaranta».
Abraamo disse: «Non si adiri il Signore e io parlerò. Forse, se ne troveranno trenta». E il SIGNORE: «Non lo farò, se ne trovo trenta».
Abraamo disse: «Ecco, prendo l'ardire di parlare al Signore. Forse, se ne troveranno venti». E il SIGNORE: «Non la distruggerò per amore di venti».
Abraamo disse: «Non si adiri il Signore, e io parlerò ancora questa volta soltanto. Forse, se ne troveranno dieci». E il SIGNORE: «Non la distruggerò per amore dei dieci».
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Confidiamo in Dio e nel fatto che, come afferma il Salmo 11, "Il SIGNORE scruta il giusto".

Amen



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