00 09/03/2011 18:11
mErA scrive:

Senza dubbio ci sono dei passi nella Bibbia ebraica che lasciano più che perplesso l'uomo moderno. Leggendo di stermini, giudizi e uccisioni nella Parola di Dio si può rimanere attoniti ed è normale.

Un grave problema però è quello che ancora oggi si cerca di fare una differenza tra il Dio cattivo, severo, sanguinario e guerriero dell'AT e il Dio d'amore del NT. Questa distinzione è infondata seppure molto diffusa fin dai tempi dell'eretico Marcione.

Il mansueto Gesù lanciava spesso gravi giudizi contro i peccatori e prediceva continuamente il terribile giudizio del GeHinnom (Geenna), il fuoco vulcanico che secondo la tradizione ebraica farà bruciare gli empi dopo la Resurrezione dei morti.
Le epistole apostoliche, come ha fatto notare The Line, contengono gli stessi riferimenti a giudizi e al fuoco della vendetta di Dio.
Negli Atti è narrata la cruenta morte di Erode per mano di un angelo e il terrificante giudizio su Anania e Saffira, colpevoli di aver sottratto del denaro alla comunità dei Nazareni e perciò fatti morire di colpo (!).
Per non parlare poi degli eventi descritti dettagliatamente nell'Apocalisse di Giovanni, tra cui ricordiamo le ulcere, le epidemie, la morte di un terzo del'umanità e lo stagno di fuoco per chi non è scritto nel libro della vita.
Inoltre c'è un particolare che solleva a mio parere una grande problematica teologica e filosofica:
Mentre nelle Scritture ebraiche gli uomini vengono puniti per la loro malvagità e per il loro rifiuto di osservare la Legge Divina, nel Nuovo Testamento invece è scritto che ad essere puniti saranno coloro che non hanno creduto in Gesù (mi riferisco in particolare alle lettere di Paolo e al Vangelo di Giovanni). Dunque ad essere posta al centro è la fede dell'individuo che può portare alla salvezza ma anche alla sofferenza più totale nel caso in cui non si aderisca alla vera dottrina.
Al contrario, nella Bibbia ebriaca gli adoratori delle false divinità non vengono condannati a qualche giudizio particolare, ma è scritto che avranno il privilegio di salire a Gerusalemme per imparare ad adorare il Vero Dio assieme agli Israeliti. Se questa non è Grazia!

Qualcuno potrebbe obiettare dicendo che i riferimenti ai giudizi divini sanguinari siano molto più frequenti nell'Antico Testamento mentre diventano più rari nel Nuovo.
Ci sono alcune spiegazioni di cui bisogna tenere conto:

1: Il NT è molto più breve dell'AT.
2: Mentre nell'AT vengono narrati eventi storici come la conquista della terra di Canaan e le guerre combattute da David, il NT invece è ambientato in un contesto molto più tranquillo e limitato: la predicazione del Nazareno e quella dei suoi apostoli. Se la narrazione si fosse spinta più avanti nel tempo, ad esempio all'epoca della guerra Giudaico-Romana, gli elementi cruenti sarebbero stati molto più abbondanti
3: Alcune condanne espresse nel NT non sono esplicite come quelle dell'AT ma devono essere dedotte. Ad esempio, se si dice che i credenti avranno la vita eterna e la ricompensa, si comprende che invece i malvagi avranno morte eterna e la pena.
4: Il NT non mette in dubbio alcun evento/insegnamento dell'AT, ma anzi afferma che tutta la Scrittura è ispirata da Dio e che la Torah e i Profeti non passeranno mai.


Shalom.



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