00 11/03/2011 10:43


I versi che hai citato si riferiscono all'epoca precedente quella del regno messianico. Dio rimprovera Israele di ignorare ancora la Torah e di praticare l'idolatria, poi però predice un futuro in cui tali trasgressioni non esisteranno più:
"Poiché ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra, e le cose di prima non si ricorderanno più e non verranno più in mente. 18 Ma voi gioite ed esultate per sempre in ciò che creo, perché, ecco, io creo Gerusalemme per il gaudio e il suo popolo per la gioia." (Isaia 65:17)



Concordo, mi pare infatti evidente che la distruzione dei malvagi dovrà avvenire prima che Yhwh instauri l’olam ha ba.


Comunque l'esempio di Isaia 65 credo che non sia in linea con il nostro discorso visto che qui il Profeta parla di Israele e non dei Goyim.



A fortiori ratione!
Se secondo Isaia gli stessi israeliti che si rifiuteranno di “salire” sul monte del Santissimo verranno “individualmente” distrutti, quanto più le Goyim.


Quando parlo di dottrina mi riferisco alla fede, alle credenze, non alle "opere della Legge" come direbbe Paolo.



Evidentemente l’incomprensione nasce proprio da questo punto. Il Nuovo Testamento non sostiene affatto la Sola Fide.
Esso afferma chiaramente che la fede senza le opere, è morta. (Gc 2:26)

Shalom
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צמאה נפשׁי לאלהים