00 20/05/2011 09:51
Nonostante la discussione sia stata chiusa dall'Admin-unico, mi sia consentito di aggiungere un ultimo commento.

Il Sig. Emidio Picariello, in un noto forum di ex-TdG dissidenti, scrive quanto segue:


solo per segnalarvi questa ripresa da parte di un forum di testimoni dell'articolo apparso su city.

tdgstoriasoctel.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9778435&#idm1...

E' molto divertente che si cerchi di spiegare che non si è fondamentalisti, e che il mio è un caso eccezionale e lo si faccia impedendo la replica. Però penso proprio che sia utile a quelli che passano di lì per caso, per capire l'aria che tira.



Sinceramente si rimane perplessi da quanto affermi il Sig. Picariello:

"E' molto divertente che si cerchi di spiegare che non si è fondamentalisti, e che il mio è un caso eccezionale..." .

Il punto è che non si è cercato di dimostrare quanto siano illaziose le informazioni che egli ha presentato nella sua intervista, ma è stato dimostrato inconfutabilmente!

Tra l'altro, come ha ammesso egli stesso nella sua replica, molte cose da lui vissute rimangono circoscritte nella sua cerchia familiare. Si notino le seguenti espressioni:


Non è successo a tutti? Ci credo. A me però è successo.




ho raccontato dettagliatamente la mia storia




mia madre non poteva chiedere a mio padre di andare a prenderlo, in altre famiglie non sono così radicali




Racconto una storia, la mia storia



Mi sembra evidente che l'autore ammetta che determitate situazioni non siano elementi da accomunare a tutti i TdG, bensì anomalie vissute esclusivamente da lui (ammesso che siano vere!). Il lettore giudichi obiettivamente!

Se le esperienze che ha raccontato sono vere (per quanto apparentemente del tutto inverosimili), si è trattato senza dubbio di un caso eccezionale, fermo restando che è evidente che i fatti sono stati esageratamente gonfiati.

Tuttavia è giustificabile l'atteggiamento dell'autore. Se non si fa un pò di sensazionalismo chi andrebbe a comprare un libro del genere??? Questione di marketing insomma!!

Inoltre Picariello dice anche:

"...e lo si faccia impedendo la replica."

Questa affermazione mi sembra disonesta. L'amministrazione ha accettato la sua iscrizione e gli ha permesso di postare una replica visto che è stato chiamato in causa. Successivamente la discussione è stata chiusa proprio per rispetto del Sig. Picariello, evitando che altri utenti fossero tentati di screditare ulteriormente quanto l'autore del libro scrive! Inoltre è stato detto all'intervistato che poteva benissimo contattare gli admin in privato qualora avesse voluto aggiungere ulteriori repliche. Invece, cosa del tutto prevedibile in questi casi, è andato a lamentarsi altrove.

E' corretto che egli dica che non gli è stato dato diritto di replica?
Siano sempre i lettori a giudicare obiettivamente!
[Modificato da Roberto Carson 20/05/2011 17:11]



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it