00 24/05/2011 02:35
Mha... dal tono mi sembra che una risposta se la sia data già da solo in quanto ritiene aprioristicamente che siano "retoriche" e "giustificazioni" non meglio identificate le eventuali risposte al suo quesito. Non è un atteggiamento favorevole ad un sereno confronto, ma a beneficio dei lettori in ogni modo fornisco una risposta, che non mi aspetto comprenda o condivida.

In primis l'organizzazione, intesa come istituzione strutturata per adempiere gli scopi che si è prefissa, ovvero la predicazione e l'istruzione biblica, non si ritiene affatto perfetta per cui non ha nessun primato d'infallibilità da difendere.

In secondis gli apostati costruiscono un manto di malevola malizia intorno a episodi "chiave" interpretandoli come un pervicace atto di malafede nei loro confronti o nei confronti di altri che ritengono irretiti dall'organizzazione. Ora non è tanto questione di mentire spudoratamente, e a volte accade anche questo purtroppo, ma più che altro fossilizzarsi su aspetti che possono anche essere interpretati maliziosamente contro ogni evidenza contraria. Per esemplificare: Lei si è espresso in un modo che non mi è sembrato cristallino e nell'incipit di questo post gliel'ho notificato, supponiamo che lei risponda che in realtà non voleva dare questa impressione perché le sue motivazioni erano tutt'altro. Ora io ho due possibilità: o le do fiducia e le credo, oppure mi incaponisco nell'affibbiarle cattivi motivi, indefessamente mi schiero contro le sue spiegazioni e giustificazioni ritenendole false e tendenziose atte alla mistificazione etc. etc.
Questo modo di fare può non costituirsi come menzogna, in alcuni casi, ma è un comportamento che non può in alcun modo favorire il dialogo o la riconciliazione. Infatti se io fossi convinto fermamente della sua malafede, ogni cosa che dirà sarà filtrata da questa mia ferrea convinzione e non potrà far nulla per farmi cambiare idea se non desistere. E anche in quel caso troverei da dire persino sulla sua azione di demordere.

Quale dei due comportamenti le sembra più ragionevole?

La stessa cosa accade per gli apostati. In un loro atto fideistico, abbastanza infantile e contro ogni evidenza contraria, credevano che l'organizzazione che avevano abbracciato fosse una sorta di oracolo che dispensasse loro infallibilità e certezze assolute. Di fronte ad errori procedurali o manifestazioni di banale imperfezione umana, costoro si sono sentiti traditi e il loro concetto di granitica certezza si è dissolto come un sogno. La realtà è stata una sorta di scomoda indeterminazione che invece di essere usata per accrescere la propria fede e maturare un proprio percorso individuale ha accresciuto quel senso di smarrimento portandoli alla convinzione di essere stati ingannati, fuorviati o irretiti da bugie e menzogne. Bugie e menzogne che non sono mai state tali, bensì solo il frutto di una fede non riposta correttamente.

Naturalmente questo è solo uno dei percorsi apostati. Molti diventano apostati perché non in grado di perseguire una condotta casta e fedele anche in circostanze disagevoli, oppure perché ritenevano troppo rigide alcune norme comportamentali. In un processo di giustificazione delle proprie azioni hanno preferito dare dei falliti a chi vi riusciva e così sentirsi alleviati dal peso morale di un fallimento personale verso quelle norme che in precedenza avevano abbracciato anche con sincero amore e zelo.

Con questo non voglio né vogliamo giudicare nessuno, anche un apostata può redimersi e tornare in sé, chiunque può sbagliare e rendersene conto, ma lasciamo che a parlare siano i fatti. Gesù disse che un albero si sarebbe giudicato dai frutti e non dalle radici. Le sconsiglio di frequentare certi lidi, ma se l'ha fatto non può negare che l'atmosfera che si respira è assolutamente priva di amore, ma satura di acrimonia, livore, nequizia che trasudano tutto il frutto che l'apostasia porta con sé. Provi ad entrare in una sala del regno o frequentare questo come altri forum e credo che la differenza si avverta già dalle prime letture o dal primo sorriso che uno sconosciuto le offrirà semplicemente perché è entrato.

Per fare un altro esempio di meccaniche dominanti di pensiero apostata: anche in questo semplice e genuino atto di ospitalità l'apostata costruirà un'oscura macchinazione volta alla circuizione dell'ignaro visitatore descrivendo una tecnica meglio denominata come "love booming". Pensi che sono Testimone da 20 anni e questo "love booming" non si è ancora affievolito: cosa dice sarà perché il gesto e il sorriso che mi hanno offerto allora era genuino o per 20 anni hanno mentito spudoratamente solo per irretirmi? Credo che la risposta sia molto semplice, ma le assicuro che c'è chi è disposto a credere alla seconda scellerata ipotesi. E' una menzogna e una bugia affermare questa assurdità? Forse non nel senso tecnico del termine, ma è un comportamento che qualsiasi igienista mentale configurerebbe come preoccupantemente patologico.

Che la sapienza sia giusta è dato dalle opere e i Testimoni di Geova sono contenti che l'amore, la gioia, la pace, la bontà, la fede, la mitezza, la benignità, la longanimità e la padronanza di sé siano i tratti caratteristici delle anime che si lasciano plasmare dall'insegnamento biblico. Per tutti gli altri sperano e speriamo vivamente che alla fine ne riconoscano i frutti e sappiano discernere tra chi pratica la genuina verità e chi invece se ne costruisce artificialmente una.

[Modificato da Methatron 24/05/2011 02:40]
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"Noi conosciamo la verità non soltanto con la ragione, ma anche con il cuore. E invano il ragionamento, che non vi ha parte, cerca d'impugnarne la certezza" - B. Pascal