Spener, 05/07/2009 13.49:
A dire il vero non nascondo un po’ di invidia nei confronti tuoi, di Barnabino e di molti altri, che riuscite a ritagliare una considerevole parte del vostro tempo libero per poter postare sui vari forum.
Caro Spener, infatti i miei giorni di vacanza sono purtroppo finiti e non ti nascondo che questa discussione con te è quella che abbandono meno volentieri perchè credo personalmente che tu sia una delle persone con cui veramente valga la pena discutere. Spero di poterti incontrare qualche volta fuori da ogni forum: di fronte ad una bella birra ghiacciata, ti assicuro, si discute molto meglio.
Se imposti il tuo ragionamento su questa linea, allora mi trovi perfettamente d’accordo. I Padri non erano ispirati e poterono dire e insegnare delle benemerite sciocchezze fino a quando, a Nicea, con la guida sello “Spirito Santo” non si fece chiarezza delineando i termini della questione. Questo è un ragionamento che posso accettare, quand’anche senza condividerlo.
Per la verità non erano solo sciocchezze: i primi Padri si trovarono prima a dover difendere e poi a dover diffondere il cristianesimo, cosa non sempre agevole perchè richiedeva spesso l'adattamento all'ambiente in cui il messaggio doveva essere diffuso. Lo stesso Paolo si era già trovato a dover risolvere questo problema ma la sua estrema adattabilità gli aveva sempre consentito di levarne le gambe. Ora, io concordo con te quando dici che i Padri non erano Trinitari. E non avrebbero potuto perchè la loro esigenza principale non era la definizione di una dottrina ma sostanzialmente apologetica, prima, e di integrazione, poi. Ben altra cosa è l'epoca di Nicea. In prospettiva cambiano le motivazioni storiche e non è che si possa condannare con tanta semplicità ciò che venne fatto nei primi 3 secoli di cristianesimo: i Padri fecero e dissero quello che era necessario dire e fare nella loro epoca. E' da questo grande e complesso "dialogo" (almeno io così lo vedo) che si sviluppò alla fine la Trinità. Cosa che non impedì di considerare Origine un eretico per certi punti della sua dottrina e di promulgare a Nicea un decreto anti castrazione.
Concordo con te che sia anche sbagliato voler proiettare sul passato l'ombra di Nicea. Io vedo invece l'opera delo Spirito guidare tutto il processo di formazione del dogma, pur passando per gli errori degli uomini.
Ma c'è da osservare una cosa per ciò che riguarda le decisioni conciliari, cosa che ritengo della massima importanza e che per la prima volta si verificò dopo il "Concilio" Apostolico di Gerusalemme riferitoci dagli atti: il Concilio, al di là dei motivi per cui fu indetto, vide uniti in un solo luogo tutti i rappresentanti di tutte le Chiese del mondo cristiano, da Roma ad Alessandria ad Antiochia, che per la prima volta poterono discutere di questi problemi ed esaminare ciò che era stato fatto nel passato. E a mio parere non è una cosa da sottovalutare. Oltretutto le decisioni conciliari furono redatte tenendo strettamente conto delle Scritture e la stessa promulgazione del primo credo niceno (successivamente rifinito a Costantinopoli) si appoggia su solide basi scritturali. E' difficile, almeno per un ortodosso, non vedere in tutto questo l'opera dello Spirito. Che, come ben sai, per noi rimane vivo e operante anche ai giorni nostri.
Per quanto attiene la questione subordinazionista, ti interesserà sapere che gli ortodossi, seguendo i Padri Cappadoci, dicono che esiste un solo Dio perché esiste un solo Padre, il quale è la "causa" o la "fonte" della divinita ed è il principio o arché dell'unita' fra le tre Persone. L'Ortodossia parla di "monarchia" del Padre dal quale le altre due persone hanno origine. Il Figlio e lo Spirito si definiscono infatti nei termini della loro relazione con Lui. Il Padre è la fonte della divinita', che non è nata da nessuno e non procede da nessuno; il Figlio è eternamente nato dal Padre, lo Spirito procede eternamente dal Padre. Non se se ti era noto.
Quanto a Giustino e gli altri, mi piacerebbe moltissimo continuare a discuterne per un reciproco arricchimento. Ma il mio tempo è finito.
Mi dispiace tantissimo doverti salutare. Anch'io come te mi affaccerò sul forum di tanto in tanto ma sicuramente non con la frequenza e la dedizione di questi ultimi giorni. Ma ci rivedremo presto, di questo sono sicuro.
Un caro saluto
ortodox
[Modificato da ortodox 05/07/2009 19:50]