In una conferenza tenuta recentemente e oganizzata dall'associazione "The Temple Institute", si è discusso su alcuni aspetti tecnici relativi alla ricostruzione del Tempio di Gerusalemme, in particolare sulla possibile presenza di tecnologie avanzate da integrare alle antiche usanze bibliche relative al culto nel Santuario.
Riporto la traduzione di una parte dell'articolo pubblicato sul sito dell'associazione:
"I grandi schermi digitali permetteranno agli adoratori di osservare il lavoro del Kohen Gadol (=Sommo Sacerdote) da una grande distanza? Le scale mobili porteranno i pellegrini fino ai cortili del Monte del Tempio? Degli autobus speciali progettati in modo da non poter essere contaminati dall'impurità spirituale saranno utilizzati per trasportare i pellegrini a Pasqua e le loro offerte pasquali? [....]
Più di tremilacinquecento anni fa, quando i figli d'Israele lasciarono l'Egitto, essi portarono la tecnologia più avanzata della loro epoca, e sotto la guida di Betzalel, essi utilizzarono tutte le loro abilità e le loro conoscenze terrene nella costruzione del Tabernacolo e dei recipienti che dovevano essere usati per il servizio Divino.
Nel corso dei quasi mille anni nei quali esistettero i due Templi, ci furono dei progressi tecnologici che aiutarono a facilitare lo svolgimento del servizio Divino e a migliorare la bellezza del Tempio. [....]
Nessuno oltre al Kohen Gadol può entrare nel Santo dei Santi, e soltanto una volta all'anno, a Yom Kippur. Si potrebbe allora porre una telecamera nel Santo dei Santi, permettendo agli altri di assistere all'offera da parte del Kohen Gadol del vaso dell'incenso davanti all'arca del patto? Ciò significherebbe "vedere il Santo dei Santi", che è strettamente proibito, oppure la visione del Santo dei Santi attraverso la telecamera sarebbe da considerare come una visione indiretta, e potrebbe quindi essere permessa?
www.templeinstitute.org/technology-and-the-holy-temple.htm
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