Testimoni di Geova: Storia, Sociologia, Teologia

In principio ... separò i cieli e la terra

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  • amedeo.modigliani
    00 13/10/2009 21:09
    Interessante osservazione di Ellen Van Wolde :)
    fonte periodicoitaliano.info/2009/10/13/ellen-van-wolde-la-teologa-che-nega-la-cr...



    Cosa non si farebbe per farsi pubblicità oggi. Gli studiosi hanno la tendenza a considerare rivoluzionarie le loro scoperte anche quando, molto spesso non lo sono. Non guardano in faccia a nessuno. Nemmeno al Padre Eterno. Dispiace sconfessare il loro entusiasmo. La teologa olandese Ellen Van Wolde nell’anno del Signore 2009 ha “scoperto” che nel libro della Genesi - il primo della Bibbia - Dio non ha creato il cielo e la terra. Semplicemente li ha separati. Insomma, l’ha sparata davvero grossa. Tanto chi può contestarla? Solo chi conosce perfettamente l’ebraico biblico, la lingua originale del Vecchio Testamento. Non tanti. In compenso il grande pubblico è pronto a bersi qualsiasi “rivelazione” sorprendente di pseudo religione alla Dan Brown.

    Siamo di nuovo al clichè dell’eroico paladino che smaschera delle “verità” che la Chiesa ha voluto nascondere. In sostanza la Van Wolde (55 anni) sostiene che in Genesi 1,1 c’è un errore di traduzione: “In principio Dio creò il Paradiso e la Terra” è una traduzione sbagliata del testo originale. Il verbo “bara” non significherebbe infatti “creare”, ma “separare nello spazio“. Per questo la prima frase della Genesi dovrebbe essere tradotta così: “In principio Dio separò il Paradiso e la Terra”, presupponendo in questo modo che la Terra esistesse prima di Dio. Il testo (qui traslitterato) è Bereshit bara Elohim et hashamayim ve’et ha’arets. In realtà il verbo ebraico “bara” (in Genesi 1: 1, 21 e 27) significa “fare dal nulla “.

    I versetti 7, 16, e 25 utilizzano un altro verbo, “asa”. Qual è il rapporto tra queste due parole? Siccome esse sembrano scambiabili tra loro devono essere sinonimi. Per esempio, Genesi 1:1 utilizza “bara” per definire l’attività di Dio nel formare i cieli e la terra, mentre Esodo 20:11 e Nehemia 9:6 utilizzano “asa” per descrivere la stessa cosa. I sinonimi sono comuni nella maggior parte delle lingue e l’ebraico non è un’eccezione. Nessuno dei due verbi suggerisce minimamente un processo lungo ed esteso. La Chiesa cattolica non è comunque creazionista (come ad esempio i testimoni di Geova, gli ebrei o i musulmani) ma nemmeno evoluzionista. E’ concordista progressiva o evoluzionista teista. Il racconto della creazione è simbolico. La vita non viene però dal caso. Non si esclude un’evoluzione, ma implica una volontà creatrice di Dio che ha voluto l’uomo a sua “immagine” spirituale.

    Nessuna lotta tra scienza e fede. La scienza spiega i “come” e la fede i “perché”. La Bibbia non è un libro scentifico; contiene risposte sul senso della vita, sul bene e il male, sul destino umano, sul progetto di Dio sull’uomo, non sul come si sia sviluppata la vita. Abbiamo bisogno di conoscere entrambe le cose. Galileo Galilei lo diceva: “L’intenzione dello Spirito Santo è quella di insegnarci come si vada al Cielo e non come vada il cielo“. E Albert Einsten sintetizzava il bisogno umano sia di senso sia di risposte scientifiche col detto: “La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca“.

    Giorgio Nadali

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    Roberto Carson
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    00 13/10/2009 21:31

    In sostanza la Van Wolde (55 anni) sostiene che in Genesi 1,1 c’è un errore di traduzione: “In principio Dio creò il Paradiso e la Terra” è una traduzione sbagliata del testo originale. Il verbo “bara” non significherebbe infatti “creare”, ma “separare nello spazio“. Per questo la prima frase della Genesi dovrebbe essere tradotta così: “In principio Dio separò il Paradiso e la Terra”



    Mi piacerebbe capire come, secondo questa teologa, fosse fatta la terra prima di Genesi 1:1. Inoltre, se la sua tesi fosse giusta, la descrizione della settimana creativa che senso avrebbe?
    [Modificato da Roberto Carson 18/10/2009 22:53]



    Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
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    Spener
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    00 14/10/2009 08:45

    Questa tipa beve troppa birra,a mio parere. Sembra confonda il verbo בָּרָא con il verbo יַּבְדֵּל.


    --
    Omnia adversus veritatem de ipsa veritate constructa sunt
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    Walter.Simoni
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    00 18/10/2009 22:42
    "UN ERRORE DI TRADUZIONE"


    • Lo dice una studiosa olandese
    Dio non avrebbe "creato" la Terra, ma l'avrebbe "separata" dal Paradiso. Uno dei assunti fondamentali della religione cristiana si baserebbe su un errore di traduzione. Lo dice Ellen van Wolde, "rispettata accademica e studiosa dell'Antico Testamento", come riporta il sito internet del quotidiano inglese "Daily Telegraph".
    Un semplice errore di traduzione dall'ebraico dell'incipit del libro della Genesi. "In principio Dio creò il Paradiso e la Terra" è una traduzione sbagliata del testo originale. Il verbo "bara" non significherebbe infatti "creare", ma "separare nello spazio". Per questo la prima frase della Genesi dovrebbe essere tradotta così: "In principio Dio separò il Paradiso e la Terra", presuponendo in questo modo che la Terra esistesse prima di Dio. "Dio ha creato gli uomini e gli animali, ma non la Terra". L'analisi indicherebbe dunque che l’inizio della Bibbia non segna l’inizio del tempo, ma solo l’inizio della narrazione, chiosa la studiosa. Che presenterà i risultati del proprio lavoro alla Radboud University di Nijmegen, nei Paesi Bassi.

    CHI E' ELLEN VAN WOLDE Ellen van Wolde, 1954, ha studiato teologia ed esegesi all’Università cattolica di Nimega (Olanda), e al Pontificio Istituto Biblico di Roma, e semiotica con Umberto Eco all’Università di Bologna. Si è laureata con una tesi sul racconto del paradiso nella Genesi. È docente di esegesi dell’Antico Testamento e di Ebraico alla Facoltà di teologia cattolica dell’Università di Tilburg (Olanda), ed è membro del Comitato di Direzione della rivista internazionale di teologia Concilium. Tra le sue molte pubblicazioni: Meneer en mevrouw Job, Job in gesprek met zijn vrouw, zijn vrienden en God (1991, 19952); Ruth en Noömi, twe vremdgangers (1993, 19952); - presso l’Editrice Queriniana: Racconti dell’inizio. Genesi 1-11 e altri racconti di creazione (1999)

    http://www.leggo.it/articolo.php?id=30330
    Walter Simoni

    walter.simoni@yahoo.it
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    .:mErA:.
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    00 19/10/2009 12:10
    Il verbo barà compare anche in altri versetti.

    Vay-barà Elohim et hatanninim heghedollim "Dio creò i grandi rettili" (Genesi 1:21).

    Vay-barà Elohim et ha-adam "Dio creò l'uomo" (Genesi 1:27).

    Come dovremmo tradurre? Dio separò i grandi rettili? Separò l'uomo e lo SEPARO' a sua immagine e somiglianza? [SM=g27985]

    In Ebraico il titolo Divino "Creatore" è "Borè haOlam", torna quindi di nuovo il verbo barà.

    Shalom.
    [Modificato da .:mErA:. 19/10/2009 12:13]
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    http://www.ritornoallatorah.it
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    Spener
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    Sesso: Maschile
    00 19/10/2009 12:13
    Sarebbe bello leggere le sue motivazioni... così ... per farsi 4 risate [SM=g27987]
    --
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