Ovviamente per maggioranza del popolo cattolico intendi quelli praticanti.......non i milioni di cattolici nominali.......giusto??
Questi in primis, ma, secondo la materia trattata, anche fra quelli “nominali” c’è un buon consenso, come, se pure in forma minoritaria, fra chi apertamente professa di non essere cattolico.
Naturalmente il “consenso” è un’opzione, l’”obbedienza” è dovuta.
Per Amedeo
Le verità di fede a cui bisogna aderire sono sostanzialmente quelle espresse nel Credo.
Chi ritiene di non aderire a queste verità in tutto o solo in parte si mette fuori dalla “comunione” della Chiesa .
La Chiesa indica la via della salvezza, se sia meritevole dell’inferno chi si pone volontariamente fuori da tale comunione, a mio parer non si può dire, mi risulta che la Chiesa riconosce i santi ma non i dannati.
Vorrei però aggiungere che se la fede senza le opere è morta, occorrerà oltre che professarla perseverare nella carità. Non basta rivestirsi di “perbenismo”