00 17/10/2009 23:20
Colloqui Vaticano-lefebvriani al via il 26 ottobre

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Riconoscete l'autorità del Papa?

Certamente. Ogni sacerdote della Fraternità S.Pio X celebra la Messa citando il nome del Sommo Pontefice e del vescovo del luogo.


Qual'è la vostra concezione della fede?

Non vogliamo difendere assolutamente idee personali ma ciò che la Chiesa in materia di fede ha insegnato in venti secoli e che nessuno può cambiare.


Perchè siete in conflitto con la gerarchia della Chiesa?

Dal Concilio Vaticano II nuove dottrine, contrarie al Magistero della Chiesa, sono state propagate e hanno prodotto la gravissima crisi della Chiesa che stiamo vivendo oggi.


Quali sono le tesi che voi contestate al Concilio Vaticano II?

La libertà religiosa per esempio, professata dal decreto Dignitatis Humanae, che concede un diritto positivo all'errore quando invece può essere unicamente, incerti casi, tollerato.
L’ecumenismo, che si fonda sul principio che tutte le religioni posso condurre alla salvezza.
La nuova ecclesiologia, che non identifica più la Chiesa con il Corpo mistico di Gesù Cristo, ma l’estende a tutta l’umanità, che si troverebbe così salvata senza saperlo.
La collegialità episcopale poi che pone due autorità supreme nella Chiea: il Papa ed il collegio dei vescovi, opponendosi così alla sua divina costituzione fondata su Pietro.


Il Concilio Vaticano II non è infallibile?

I pontefici che lo hanno convocato e concluso hanno voluto un concilio pastorale e non dottrinale, senza quindi voler definire nessuna verità di fede. Per questo la sua autorità non è vincolante quando contraddice il magistero infallibile che lo precede.


E' vero che siete scismatici?

No. Mons. Lefebvre e la Fraternità San Pio X hanno sempre riconosciuto l'autorità del Papa, senza mai voler fondare una Chiesa parallela e quindi scismatica .L' autorità del Papa comunque non è arbitraria ma vincolata all'insegnamento della Verità Rivelata che neanche il Sommo Pontefice può cambiare. La stessa obbedienza all'autorità è subordinata alla fede che essa deve trasmettere intatta.


Mons. Lefebvre, il 30 giugno 1988, consacrando quattro vescovi senza il permesso esplicito del Papa non è forse incorso insieme a loro in una scomunica?

Mons. Lefebre ha fatto queste consacrazioni invocando lo stato di necessità, in uno stato di crisi della Chiesa senza precedenti. Il decreto che lo ha colpito, insieme ai vescovi da lui consacrati, è sempre stato considerato invalido dalla Fraternità perché contrario al diritto della Chiesa che prevede la possibilità di agire, in uno stato di crisi della Chiesa come quello attuale, considerando il principio supremo della legge ecclesiastica che è la salvezza delle anime.
Il Papa Benedetto XVI poi, con il decreto del 21 gennaio 2009, ha ritirato in maniera unilaterale questa pseudo-scomunica, riconoscendo che la Fraternità San Pio X non è né scismatica, né scomunicata.


Come giustificate la legittimità del votro ministero?

Il ministero della Fraternità San Pio X è legittimo perché essa, dopo essere stata riconosciuta dalla Chiesa, non è mai stata validamente soppressa.Il suo insegnamento ed il suo agire poi, sono in tutto conformi alla Tradizione. Nessuno potrà mai condannare ciò che la Chiesa ha fatto per venti secoli. Quello che era vero ieri lo sarà domani e per sempre.
Infine dobbiamo ricordare che la prima condizione per appartenere alla Chiesa è la fede. In una situazione straordinaria di crisi, come quella che viviamo oggi, occorre prendere dei mezzi straordinari, per conservarla. Ecco perché i sacerdoti della Fraternità vengono in aiuto alle anime bisognose e disorientate, che non trovano la buona dottrina ed i buoni sacramenti dove dovrebbero, in tutta legittimità.