00 19/10/2009 20:10
Da un nostro corrispondente

Questa vicenda ha per protagonista una sorella iraniana che risiede nell’isola di Cipro. In Iran è permesso ciò che viene chiamato “clemenza per uccisioni”. Se qualcuno rinuncia alla propria fede e si associa ad un’altra forma di adorazione, la propria famiglia può tranquillamente mettere a morte quella persona senza essere considerato responsabile dinanzi alle autorità iraniane.

Questa sorella aveva accettato la verità due anni prima. Suo marito, un iraniano di credenza musulmana, si opponeva fortemente in maniera crudele alla sua decisione di servire Geova. Dopo continui sforzi per infrangere la sua integrità, la informa che aveva stabilito di mandarla indietro in Iran per essere messa a morte dalla sua famiglia. Subito lei menziona il fatto ai suoi anziani di congregazione.

Gli anziani ciprioti si misero immediatamente in contatto con il dipartimento legale della Società chiedendo il loro aiuto. La richiesta viene fatta un venerdì mattina e la sorella doveva prendere l’aereo per l’Iran, il giovedì successivo quindi dopo pochi giorni, per affrontare una morte certa.

Il dipartimento legale si mise subito in contatto con il Corpo Direttivo di Brooklyn e questi lo autorizzò di fare tutto il possibile per potere salvare la vita di quella sorella. Si misero immediatamente in azione. Chiamarono gli uffici legali della Grecia, della Germania, della Svizzera e del Belgio e gli informarono della situazione. I fratelli di questi quattro uffici legali misero insieme la loro esperienza e operarono come un solo corpo legale.

Con una preghiera di aiuto a Geova, prepararono e presentarono una ingiunzione tramite la Corte Europea dei diritti umani. Questa ebbe l’effetto di fermare temporaneamente i sforzi del marito della sorella di rimandarla in Iran.

Le autorità Cipriote tennero la sorella in isolamento per quasi sei mesi prima di dare una risposta al suo appello. Questo lasso di tempo ebbe un risultato positivo in quanto permise alla corte di emanare una decisione a favore della sorella liberandola dall’autorità di suo marito. Durante quei sei mesi di detenzione, la sorella ebbe l’opportunità di dare testimonianza a più di 200 persone!

Quale altra organizzazione è in grado, in pochissime ore, di concertare l’attenzione e l’aiuto di ottimi legali da cinque paesi diversi per venire in aiuto di una sola persona che si trova su un isola nel Mediterraneo ? Come è confortante vedere come Geova protegge i suoi servitori.



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it