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C'è una domanda alla quale nessun cristiano può sottrarsi, perché sta alla base della sua fede in Gesù: i Vangeli sono libri storici o no, ossia i Vangeli riferiscono fatti veramente accaduti nella storia o raccontano favole? Negli ultimi due secoli la storicità dei Vangeli (e quindi la storicità di Cristo) ha subìto il più potente attacco della storia da parte degli illuministi tedeschi, da Reimarus a Bultmann. Ma la mole dei loro lodatissimi volumi (fondati tutti sul pregiudizio che i miracoli non sono possibili, e sull�asserto non dimostrato che i Vangeli sono stati scritti tra il 70 ed il 100 dopo Cristo) oggi è crollata miseramente e per sempre. Le armi di questa vittoria sono la nuova analisi filologica dei testi evangelici che li riporta a tempi vicinissimi a Cristo; e l'urto potente di fragili e leggeri frammenti di papiro che, come la piccola pietra di cui parla il profeta Daniele, hanno ridotto in polvere le eruditissime menzogne. Per verificare l'attendibilità storica dei Vangeli, bisogna tenere presente il processo della loro formazione, che si è sviluppato in tre tappe: l'esperienza comunitaria di Gesù con i suoi discepoli; la predicazione degli apostoli e la vita delle prime comunità cristiane; la redazione scritta da parte degli evangelisti. In base ad un esame rigorosamente storiografico, attraverso i Vangeli possiamo avere un sicuro accesso alla storia di Gesù.






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