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Non condivisione dottrinale e disassociazione

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  • amedeo.modigliani
    00 29/10/2009 13:42
    Re:
    (Oreste), 29/10/2009 13.27:

    Caro Roberto,
    capisco e rispetto il vostro punto di vista, ma vorrei capire cosa intendete con l'accusa di divisione nella congregazione?
    Se un TdG valuta che l'esegesi di un determinato versetto è differente da quella che espongono le pubblicazioni ufficiali, non è libero di parlarne con i propri fratelli? Se lo fa sta minando l'unità della congregazione? Allora la libertà di pensiero dove sta?





    Come ho già spiegato l'unità di una congregazione non è la stessa unità di un'altra congregazione, le stesse argomentazioni, le stesse opinioni liberamente espresse, possono in un caso compromettere l'unità e in un altro no. Tutto dipende dalla mentalità locale, se particolarmente chiusa o se più aperta.
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    (Oreste)
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    00 29/10/2009 13:45
    Re: Re:
    amedeo.modigliani, 29/10/2009 13.42:





    Come ho già spiegato l'unità di una congregazione non è la stessa unità di un'altra congregazione, le stesse argomentazioni, le stesse opinioni liberamente espresse, possono in un caso compromettere l'unità e in un altro no. Tutto dipende dalla mentalità locale, se particolarmente chiusa o se più aperta.



    Scusami Amedeo, ma da quanto dici dalla mentalità di una congregazione può dipendere anche il destimo di un TdG, se essere disassociato o no?





    Continuiamo a donare.

    http://www.youtube.com/watch?v=WmxT21uFRwM

    http://www.youtube.com/watch?v=EqaSOpEF3mM
  • amedeo.modigliani
    00 29/10/2009 13:46
    Re: Re: Re:
    (Oreste), 29/10/2009 13.45:



    Scusami Amedeo, ma da quanto dici dalla mentalità di una congregazione può dipendere anche il destimo di un TdG, se essere disassociato o no?






    Personalmente ne sono convinto.
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    Roberto Carson
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    00 29/10/2009 17:12
    Re:
    (Oreste), 29/10/2009 13.27:

    Caro Roberto,
    capisco e rispetto il vostro punto di vista, ma vorrei capire cosa intendete con l'accusa di divisione nella congregazione?
    Se un TdG valuta che l'esegesi di un determinato versetto è differente da quella che espongono le pubblicazioni ufficiali, non è libero di parlarne con i propri fratelli? Se lo fa sta minando l'unità della congregazione? Allora la libertà di pensiero dove sta?



    Caro Oreste,
    la questione non va generalizzata. Parlare con un fratello di una discordanza esegetica rispetto al punto di vista ufficiale, non è affatto motivo di disassociazione. Conosco diversi fratelli che lo hanno fatto, anche con me fra l'altro e non sono stati affatto disassociati.

    Si può andare incontro a provvedimenti disciplinari (e non si tratta necessariamente di disassociazione) qualora tali discorsi iniziano ad essere iper critici nei confonti della classe dello Schiavo Fedele e Discreto, oppure quando si cerca di persuadere altri ad abbandonare il punto di vista ufficiale e abbracciare le proprie idee. Questi sono dei casi limite in cui potrebbe entrare in gioco l'apostasia. Ecco che a quel punto la congregazione cercherà di correre ai ripari, ma la disassociazione è l'ultima spiaggia, prima si farà di tutto per cercare di ristabilire il fratello.





    Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
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    (Oreste)
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    00 29/10/2009 21:36
    Re: Re:
    Roberto Carson, 29/10/2009 17.12:



    Caro Oreste,
    la questione non va generalizzata. Parlare con un fratello di una discordanza esegetica rispetto al punto di vista ufficiale, non è affatto motivo di disassociazione. Conosco diversi fratelli che lo hanno fatto, anche con me fra l'altro e non sono stati affatto disassociati.

    Si può andare incontro a provvedimenti disciplinari (e non si tratta necessariamente di disassociazione) qualora tali discorsi iniziano ad essere iper critici nei confonti della classe dello Schiavo Fedele e Discreto, oppure quando si cerca di persuadere altri ad abbandonare il punto di vista ufficiale e abbracciare le proprie idee. Questi sono dei casi limite in cui potrebbe entrare in gioco l'apostasia. Ecco che a quel punto la congregazione cercherà di correre ai ripari, ma la disassociazione è l'ultima spiaggia, prima si farà di tutto per cercare di ristabilire il fratello.





    Capisco. Se le cose stanno davvero così allora posso anche accettare il punto!
    Ma comunque continuo a pensare che chi dirige l'organizzazione dovrebbe mostrare una maggiore tolleranza per chi dissente da certi punti!


    [Modificato da (Oreste) 29/10/2009 21:37]



    Continuiamo a donare.

    http://www.youtube.com/watch?v=WmxT21uFRwM

    http://www.youtube.com/watch?v=EqaSOpEF3mM
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    Roberto Carson
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    00 30/10/2009 23:30
    Re: Re: Re:
    (Oreste), 29/10/2009 21.36:



    Capisco. Se le cose stanno davvero così allora posso anche accettare il punto!
    Ma comunque continuo a pensare che chi dirige l'organizzazione dovrebbe mostrare una maggiore tolleranza per chi dissente da certi punti!





    Caro Oreste,
    da parte di chi dirige l'organizzazione non vi è alcuna intolleranza, si agisce per il bene e la salvaguardia della congragazione, il che è in armonia con le Sacre Scritture.







    Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
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