Nella mia vita ho avuto a che fare con diverse “chiese”: Chiesa del Regno di Dio, Chiesa di Dio Universale, Avventisti del Settimo Giorno, Testimoni di Geova, Chiesa di Cristo e Chiesa di Dio Unita. La Chiesa Cattolica l’abbandonai quando avevo appena 14 anni. Di certo non figuro tra i vostri “disassociati”. Sono più di venti anni che non ho contatti con i Testimoni di Geova. La mia posizione attuale è quella di un credente convinto nel Dio d’Israele e di Yeshùa. Accetto la Sacra Scrittura, completamente. Non sono affiliato ad alcuna religione, convinto che tutte siano false. A questo proposito, è un peccato che sia stata abbandonata anche da voi l’ottima intuizione di C. T. Russel che parlava di tre piaghe dell’umanità: Finanza, politica e religione. Per quanto mi riguarda, mi attengo a due principi: “Una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la mèta” (Flp 3:13,14), “Dal punto a cui siamo arrivati, continuiamo a camminare per la stessa via”. – Flp 3:16. Grazie. P.S.: A SimonLeBon confermo che la Facoltà di Scienze Bibliche di Milano è stata chiusa nel 1983, dopo la morte del compianto prof. Salvoni, che ho avuto l’onore di avere come mentore e maestro. A Barnabino dico che la sua definizione (“Il grande Fausto Salvoni!”) mi commuove e mi rammenta un sincero credente che aveva della Scrittura una conoscenza “spaventosa”. Conosceva una decina di lingue, oltre ovviamente ad ebraico, aramaico e greco. Fu collaboratore alla stesura della Bibbia Concordata, di cui tradusse alcuni libri biblici dall’ebraico e di cui coordinò tutte le note in calce. Il mio primo incontro con lui avvenne in Facoltà, dove ero andato per informazioni, prima di iscrivermi. Non lo conoscevo. Mi accolse gentilmente, ci demmo subito del tu e fu cordialissimo. Sorrido ancora, rammentando che lo avevo scambiato per un bidello (questo dice quanto fosse umile). Alla fine domandai se potevo parlare con il prof. Salvoni. Immaginate la mia reazione quando rispose: “Sono io”? E, visto, che sto ricordando, voglio dirvi un altro episodio. Un paio d’anni dopo, quando avevo già dato diversi esami e avevo raggiunto il baccellierato, mi trovai a discutere con lui non so più su cosa, ma ero così preso dalle mie convinzioni che, presuntuosamente, cercavo di metterlo alle strette. Lui, calmo, sorridente, mi disse solo: “Potrei schiacciarti, con la mia conoscenza”. E non aggiunse altro. Io, ovviamente, con la testa bassa e in silenzio.
[Modificato da Walter.Simoni 08/02/2010 00:13]