Testimoni di Geova: Storia, Sociologia, Teologia

Dove avvennero le prime apparizioni di Yeshùa risorto?

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  • CieloSegreto
    00 22/02/2010 15:06
    In Mr 14:28 Yeshùa preannuncia: “Dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea”. Alle donne di fronte alla tomba vuota l’angelo dice: “Andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete, come vi ha detto”. - Mr 16:7.    La stessa cosa in Mt, che segue la trafila di Mr. In Mt 26:32 Yeshùa preannuncia: “Dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea”. Alle donne di fronte alla tomba vuota l’angelo dice: “E andate presto a dire ai suoi discepoli: “Egli è risuscitato dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete” (Mt 28:7). Yeshùa stesso incontra poi le donne e dice: “Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea; là mi vedranno” (Mt 28:10). “Quanto agli undici discepoli, essi andarono in Galilea sul monte che Gesù aveva loro designato”. - Mt 28:16.   Ora, in At 1:4 troviamo una raccomandazione fatta da Yeshùa stesso ai suoi discepoli: “Trovandosi con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme”. Si trovavano quindi a Gerusalemme e lì dovevano rimanere. Come spiegare allora la contraddizione tra quest’ordine così preciso e le parole che appaiono sia in Mr che in Mt riferire alla Galilea?
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    Roberto Carson
    Post: 5.668
    Città: AGORDO
    Età: 47
    Sesso: Maschile
    00 25/02/2010 22:19

    Come spiegare allora la contraddizione tra quest’ordine così preciso e le parole che appaiono sia in Mr che in Mt riferire alla Galilea?



    Esponici la risposta.



    Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
  • CieloSegreto
    00 26/02/2010 09:43
    La risposta sta in un accurato esame dei testi biblici.    In At 1:4 troviamo una raccomandazione fatta da Yeshùa stesso ai suoi discepoli: “Trovandosi con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme”. Si trovavano quindi a Gerusalemme e lì dovevano rimanere. Come spiegare allora la contraddizione tra quest’ordine così preciso e le parole che appaiono sia in Mr 16:7 sia in Mt 26:32 riferire alla Galilea?  Alcuni studiosi hanno attribuito un errore a Marco, e – dato che Matteo seguì Mr – anche in Mt troveremmo lo stesso errore. Questa ipotesi è da respingere perché anche Luca seguì Mr, e in Lc non troviamo questo presunto errore.   Altri studiosi ipotizzano un errore di Luca. Anche questa idea va respinta. Infatti, Luca aveva a disposizione Mr, che seguì. Non avrebbe potuto commettere l’errore di cambiare Mr; e poi, perché proprio e solo qui avrebbe dovuto cambiarlo? Altri studiosi ancora ipotizzano un errore volontario di Luca. Alla fantasia non c’è limite. Ma noi, più realisticamente, ci domandiamo: perché mai avrebbe dovuto farlo?   Cercando una risposta a quella che appare un’evidente contraddizione, ci rivolgiamo al testo greco, alla specifica espressione tradotta “in Galilea”. Eccola:ες τν Γαλιλαανèis ten Galilàianin [moto a luogo] la Galilea   Questa stessa espressione greca la troviamo in Ez 47:8 presso la LXX: “Queste acque si dirigono verso la regione orientale”, in cui “verso la regione” è nel greco ες τν Γαλιλααν (èis ten Galilàian), guarda caso, la stessa identica espressione di Mr e di Mt. Solo che qui non significa Galilea ma “regione”. Vediamo ora l’originale ebraico che sta dietro la traduzione in greco della LXX: גְּלִילָה (ghelylàh). In Gs 13:2 la troviamo al plurale: גְּלִילֹות (ghelylòt) nella frase tradotta “tutti i distretti [גְּלִילֹות (ghelylòt)] dei Filistei”, resa da TNM: “tutte le regioni dei filistei”.    Ora va considerato che sia Marco che Matteo scrissero in greco ma pensavano in ebraico. Marco era figlio di una gerosolimitana (At 12:12,25) ed era cugino di Barnaba, un levita (At 4:36); Matteo, chiamato anche Levi, era ebreo (Mt 10:3; Mr 2:14). Colpa dei commentatori, quindi, che non sanno capire che “Galilea” significa qui “regione”.    A confermare che la “Galilea” di cui stiamo parlando era questa “regione” nei pressi di Gerusalemme, c’è perfino Tertulliano (2° secolo) che parla di “Galilea, una regione della Giudea”! – Apologeticum.    L’ascensione al cielo di Yeshùa avvenne il 40° giorno dalla sua resurrezione dal Monte degli Ulivi. “Mentre essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo sottrasse ai loro sguardi”. – At 1:9.   Le espressioni marciana e mattaica considerata all’inizio (“in Galilea”) si riferiscono quindi non alla Galilea ma a questa regione nei pressi di Gerusalemme - in pieno accordo con Lc - , chiamata nella Bibbia Γαλιλαα (Galilàia).
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    F.Delemme
    Post: 55
    Età: 68
    Sesso: Maschile
    00 26/02/2010 15:04

    Parlavi prima di ermeneutica, perché non usi questo metodo per trovare la risposta con lo scopo di spiegare la corretta interpretazione dei testi sacri invece delle (presunte) contraddizioni?
    Gesù, dopo che fu risorto, apparve ai suoi discepoli per un periodo di 40 giorni. In queste apparizioni li istruisce riguardo al Regno di Dio, e sottolinea le responsabilità che hanno quali suoi discepoli.
    Quando gli apostoli sono ancora in Galilea, probabilmente Gesù dice loro di tornare a Gerusalemme. Lì li incontra e dice loro: “Non vi allontanate da Gerusalemme, ma continuate ad aspettare ciò che il Padre ha promesso, di cui avete udito da me; perché Giovanni, in realtà, battezzò con acqua, ma voi sarete battezzati nello spirito santo fra non molti giorni”.

    Credo che questa possa essere la risposta più equilibrata. D'altronde, molti passaggi, anche essenziali non ci sono pervenuti attraverso gli scritti sacri. Chi legge deve discernerne il significato più vicino all'avvenimento.
    https://www.testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it
  • CieloSegreto
    00 26/02/2010 15:46
    Delemme, le contraddizioni sono nelle traduzioni, non nella Scrittura. I traduttori non hanno compreso che "galilea" significa anche "regione". Traducendo bene, tutto va a posto, senza contraddizioni.
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    F.Delemme
    Post: 55
    Età: 68
    Sesso: Maschile
    00 26/02/2010 15:56
    Re:
    CieloSegreto, 26/02/2010 15.46:

    Delemme, le contraddizioni sono nelle traduzioni, non nella Scrittura. I traduttori non hanno compreso che "galilea" significa anche "regione". Traducendo bene, tutto va a posto, senza contraddizioni.






    Io non ho affermato che le traduzioni sono fallaci ed alcune lo sono. Ho solo evidenziato che quasi tutte le presunte contraddizioni, alla fine, analizzando gli avvenimenti più attentamente, si sbriciolano.

    Il problema è stato risolto.
    [SM=g27989]
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