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Forte scossa di terremoto in Cile: è strage. Lo tsunami si abbatte sulle coste

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    00 28/02/2010 00:35
    18.50 Obama preoccupato per le Hawaii - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si sta recando nella Situation Room della Casa Bianca per seguire minuto per minuto l'allarme Tsunami alle Hawaii dove è nato: lo indica con un messaggio Twitter il suo portavoce, Robert Gibbs.



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    19.06 Più debole del previsto l'onda sull'Isola di Pasqua - Sulla base dei primi dati preliminari pervenuti, l'onda di maremoto che ha colpito le coste dell'isola di Pasqua a seguito del forte terremoto verificatosi in Cile avrebbe registrato un'altezza media di 30 centimetri. Lo riferisce il direttore della sezione Sismologia dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Antonio Piersanti. Questo, afferma l'esperto, "potrebbe indicare che lo tsunami ha una forza minore rispetto a quanto temuto inizialmente, suggerendo un cauto ottimismo rispetto al fenomeno in atto".



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    19.24 45 scosse in 11 ore - E' un impressionante sciame sismico quello che sta colpendo il Cile: dopo la prima scossa di magnitudo 8.8 Richter che è stata registrata alle 3.54 locali dall'istituto americano di geofisica Usgs, altre 45 si sono verificate nelle successive 11 ore, nessuna delle quali inferiore alla magnitudo 5.0, tutte lungo in una linea di circa 500 km.



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    20.00 Un centinaio sotto le macerie - Sono circa un centinaio le persone che si trovano intrappolata tra le macerie di un edificio di 14 piani crollato nel centro di Concepcion a causa del terremoto: lo ha confermato il governatore della città, Jaime Tohà.



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    20.10 Il nuovo bilancio - E' di 147 morti il bilancio aggiornato delle vittime del terremoto che ha colpito oggi il Cile. Lo ha reso noto l'ufficio nazionale cileno per le emergenze



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    00 28/02/2010 00:37
    20.20 Obama: pronti ad aiutare il Cile - In giacca ma senza cravatta, prendendo brevemente la parola nel giardino delle Rose della Casa Bianca, Obama ha detto che "Gli Stati Uniti sono pronti ad assistere il governo cileno se ci chiederà aiuto per i soccorsi e gli sforzi di ricostruzione, dato che abbiamo risorse pronte ad essere spiegate nell'area". Il presidente ha parlato di un terremoto "devastante"



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    21.15 Sospesi i campionati di calcio - Oltre ai campionati di calcio di serie A e B in programma per oggi e domani, il governo ha disposto la sospensione per 72 ore di ogni altro tipo di spettacolo in tutto il Paese. Tra l'altro è stata sospesa anche la serata finale del Festival musicale di Vina del Mar dove, subito dopo il sisma, per precauzione gli artisti che vi partecipano sono stati fatti uscire dall'hotel dove alloggiavano



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    00 28/02/2010 00:37
    21.45 Danni lievi in Polinesia Onde di circa due metri d' altezza scatenate dal terremoto cileno hanno colpito l'arcipelago delle Marchesi, nella Polinesia francese, nel centro-sud del Pacifico, provocando qualche danno materiale, mentre onde minori di qualche decina di centimetri sono arrivate su Tahiti e Moorea e anche sulle coste della Nuova Zelanda. Le isole Marchesi sono state colpite dal debole tsunami fra le 07:00 e le 08:00 locali (le 18-19:00 italiane). Qualche barca ormeggiata è stata danneggiata, ma non ci sono vittime né danni gravi. Invece a Tahiti e Moorea, dove è concentrata la maggior parte della popolazione della Polinesia francese, l'onda, arrivata alle 19:00 italiane era alta mezzo metro. L'ultima isola a essere toccata dal mini-tsunami è stata Bora Bora.



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    00 28/02/2010 00:38
    21.50 Via le navi da Pearl Harbor - Il Governatore delle Hawaii, Linda Lingle, ha proclamato lo stato di emergenza nell' arcipelago, che rischia di essere investito dallo onde anomale di uno tsunami, dopo il terremoto in Cile, poco dopo le 11:00 locali, le 22:00 in Italia. Intanto è stato deciso di mandare al largo le navi del porto di Pearl Harbor, sull'isola di Oahu, dove si trova il comando della flotta Usa per il Pacifico. Sono quattro o cinque in tutto.



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    00 28/02/2010 00:38
    22.22 Salva la cantante italiana - Stanno bene la cantante Simona Galeandro, vincitrice del Festival di Castrocaro 2008, e il suo manager Nazzareno Nazziconi, che erano in Cile al momento del terremoto.



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    00 28/02/2010 22:17
    Terremoto in Cile: i morti sono più di 700. Continua lo sciame sismico, ma cessa l'allarme tsunamiSi scava fra le macerie in tutto il Cile a poco più di un giorno dal terremoto di 8,8 gradi Richter, che è stato seguito da uno sciame di scosse di assestamento, se ne sono contate almeno centodieci, che hanno toccato anche la magnitudo di 6,9. Le vittime accertate finora sono 708. Lo ha comunicato la presidente del Cile Michelle Bachelet. Secondo quanto riporta il sito internet del quotidiano di Barcellona La Vanguardia, il governo ha stimato in due milioni il numero delle persone danneggiate dal sisma (precedentemnte si parlava di un milione e mezzo). Il capo dell'Onemi ha comunque precisatio che serviranno diversi giorni prima di poter avere un bilancio più chiaro. Per il ministro dell'interno Edmundo Perez Yoma si tratta di una catastrofe "di proporzioni immani".Allarme rientrato invece dopo il previsto tsunami che ha colpito la costa centrale cilena, abbattendosi con violenza sul porto di Talcahuano e trascinando barche, pescherecci e container sulla terraferma. In precedenza aveva investito l'arcipelago cileno di Juan Fernandez, provocando almeno cinque morti e diversi dispersi sull'isola di Robinson Crusoe. Anche la lontana Isola di Pasqua, famosa per le millenarie statue di pietra di origine misteriosa, è stata posta in stato di allerta e gli abitanti sono stati fatti allontanare dalla costa. Così anche alle Hawaii e in Giappone dove l'onda non è andata oltre il metro e quaranta."Cento persone sepolte a Conception" - Sulla terraferma il centro più colpito è Concepcion, città costiera di 200.000 abitanti posta circa 500 chilometri a sud di Santiago. A poco più di 24 ore dal sisma cominciano a organizzarsi i soccorsi alla popolazione terremotata: il primo obiettivo è quello di aiutare le persone rimaste intrappolate sotto le macerie, il cui numero è ancora indefinito. Il tentativo è in corso anche a Concepcion, dove ci sarebbero oltre cento persone sotto le rovine di un edificio di 14 piani crollato. Il sindaco della città cilena, Jacqueline van Rysselberghe, conferma e spiega che i soccorritori stanno lottando contro il tempo per trarre in salvo i sopravvissuti. Intatno si cerca di arginare il fenomeno dello sciaccallaggio che con l'arrivo della notte potrebbe accentuarsi. Nella cittadina sono intervenuti l'esercito e le forze di polizia.

    Il presidente del Cile, Michelle Bachelet, - che ha dichiarato lo stato di calamità in cinque regioni del paese - ha invitato i cileni a "farsi forza" di fronte alla "tragedia", ringraziando numerosi Paesi per le offerte di aiuto, che Santiago per ora non ha accettato; l'Ue si è detta disposta a stanziare 3 milioni di euro, mentre l'Amministrazione Obama ha messo a a disposizione delle squadre di soccorso. Il presidente eletto Sebastian Pinera da parte sua ha reso noto di essere in contatto con il governo e di essere pronto ad assumersi il compito della ricostruzione.

    Le immagini della televisione nazionale cilena mostrano come molte persone abbiano passato la prima notte all'addiaccio: secondo i dati ufficiali forniti da Bachelet almeno un milione e mezzo di persone sono state colpite dal sisma, e cinquecentomila abitazioni appaiono "gravemente danneggiate". Non mancano le polemiche riguardo alla qualità degli edifici di nuova costruzione, specialmente nella zona della capitale Santiago, dove crolli e danni strutturali hanno riguardato complessi abitativi costruiti in epoca recente e sottoposti in teoria a severe norme antisismiche.

    Qui sono crollati diversi palazzi e alcuni incendi devastanti. Molto pesante la situazione anche nella provincia di Maule, nella zona dell'epicentro, dove i morti sono almeno un'ottantina e dove il ministero della sanita' Julio Montt ha descritto la situazione evocando ''scenari danteschi''. La presidente Bachelet ha detto che "dei feriti per ora non teniamo il conto" perché ancora difficile da calcolare. Un paio di persone sono inoltre morte durante scosse di assestamento nel nord dell'Argentina.Si stimano i danni - Il fortissimo sisma potrebbe aver provocato danni pari a 15-30 miliardi di dollari, tra gli 11 e i 22 miliardi di euro, pari al 10-15 per cento del prodotto interno lordo del paese. E' la stima di Eqecat, una società americana specializzata in questo tipo di valutazioni.

    Lo tsunami ha viaggiato attraverso tutto il Pacifico. Mattinata di grande paura alle Hawaii, dove l'allarme è scattato all'alba e dove il governatore ha dichiarato lo stato emergenza. La gente nelle zone a rischio si è messa in salvo dopo aver fatto scorte di beni di prima necessità e perfino la flotta ha evacuato la baia di Pearl Harbour. Ma alla fine, contro le previsioni degli esperti, le onde anomale si sono rivelate ben poca cosa e l'allarme è stato revocato dopo un paio d'ore, verso l'una di notte italiana. Nel sud del Pacifico, invece, lo tsunami ha investito la Polinesia francese con onde alte circa due metri alle isole Marchesi, causando lievi danni. Poi è arrivato sulle coste del Giappone con un impatto debole ed e' atteso con allarme in Russia.

    Il presidente degli Stati UNiti Barack Obama, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale hanno offerto il loro aiuto al governo cileno.28 febbraio 2010



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    00 01/03/2010 18:32
    Cile, centinaia di scosse. Si cercano i dispersi

    Il numero dei morti causati in Cile dal sisma che ha colpito due giorni fa il Paese "continuerà ad aumentare", ha detto il ministro dell'Interno cileno Edmundo Perez Yoma. Lo riferisce il canale 'all news' della tv pubblica cilena, Tvn 24h, su Twitter. "Ogni ora che passa abbiamo notizie peggiori di prima", aveva già dichiarato nel corso della notte il ministro, sottolineando che la situazione, nel porto di Constitucion investito dallo tsunami, "è tragica" e che l'onda anomala "ha colpito molte località della costa". Il bilancio ufficiale dei morti, annunciato ieri dalla presidente Michelle Bachelet è fermo a 708. Solo a Constitucion, come riferito dai soccorritori, i cadaveri finora recuperati sono circa 350. "Indeterminato" il numero di dispersi. E intanto sono salite a 140 le scosse di assestamento rilevate dall'istituto geofisico statunitense (Usgs) in Cile dal sisma di 8.8 che ha colpito il Paese due giorni fa. L'ultima, registrata alle 07.16 ora italiana, ha avuto una magnitudo 5.1, l'epicentro è stato localizzato in mare aperto, a 155 km da Concepcion. Le 140 scosse hanno avuto tutte una magnitudo Richter superiore a 4.5, e si sono verificate in una fascia estesa su 500 km. FRENETICA RICERCA DISPERSI (dall'inviato Martino Rigacci). SANTIAGO - Case di legno che galleggiano nelle acque del Pacifico: non e' un'immagine surreale evocata da Garcia Marquez ma la realta' del Cile dopo il terremoto di sabato nel quale sono morte piu' di 700 persone e che, scossa dopo scossa, sta lasciando nel centro-sud del paese una lunga scia di paura e distruzione. Nelle aree centro-meridionali nel paese sudamericano - in regioni quali Santiago, Talca Concepcion, Talcahuano, Constitucion - ieri e' stata una domenica di dolore e di lutto, contrassegnata anche da veri e propri atti di eroismo dei soccorritori accorsi a dare aiuto ai sinistrati e da episodi banditismo di cui si sono resi protagonisti i saccheggiatori entrati in azione in varie localita'. Per far fronte agli atti di sciacallaggio, il governo ha deciso di imporre il coprifuoco nella regione di Maule e nella città di Concepcion, una delle piu' devastate dal sisma, dove, mentre i vigili del fuoco cercavano di estrarre dalle macerie decine di persone intrappolate polizia e esercito intervenivano per arrestare l'assalto a supermercati e negozi danneggiati. Si teme che il bilancio definitivo del sisma possa essere molto piu' pesante di quello finora annunciato. A fornire gli ultimi dati e' stata la presidente Michelle Bachelet: ''I morti accertati sono 708'', ha detto ieri al termine di una riunione del comitato d'emergenza alla Moneda, aggiungendo che il numero delle persone disperse e' ''indeterminato''. Solo a Constitucion, secondo quanto detto in tv dai soccorritori, i cadaveri finora recuperati sono circa 350. Le notizie negative non finiscono qui. La protezione civile ha gia' detto che un terremoto violento come quello di sabato apre la strada ad una lunga coda di scosse di assestamento. Ed anche molto forti: come per esempio quella avvertita in piu' punti della gia' martoriata area ieri alle 08:26 (ora locale) di magnitudo 6,1 sulla scala Richter. E quella di 6 gradi registrata alle 16:48 (le 20:48 in Italia). I racconti drammatici e le storie di dolore si sono moltiplicati: ''Era come un Titanic che affondava'', ha raccontato un abitante di Curico', una delle localita' balneari investita da quello che ufficialmente Santiago chiama 'maremoto' e che invece stampa e esperti definiscono ''tsunami''. Nelle ultime ore, a rubare la scena tra la gente e i media sono stati soprattutto i saccheggi. Il problema e' controverso e da piu' parti e' stata chiesta prudenza: proprio a Concepcion un alto ufficiale dei 'carabineros' ha chiesto di non utilizzare il termine 'sciacallo'. La citta' e' di fatto ancora isolata e molti entrano nei supermercati abbandonati a causa della disperazione e della fame. Il sindaco Jacqueline Van Rysselberghe, tuttavia, ha chiesto senza mezzi termini ''al governo centrale l'invio dei militari''. La questione e' stata poi tra i temi al centro della riunione presieduta dalla Balechet, incontro nel quale erano presenti i rappresentanti dei supermercati. Al termine della riunione, tra le varie dichiarazioni della presidente, anche l'annuncio che ai sinistrati saranno distribuiti gratuitamente cibo e acqua. A circa 200 km da Concepcion c'e' Constitucion, un altro centro dove oggi son giunte notizie drammatiche: proprio in questa cittadina costiera sono morte 350 persone, vittime dello tsunami che ha trascinato barche e pescherecci sulla terraferma, facendole arenare fra auto rovesciate e detriti di ogni genere. Lo tsunami d'altro canto non ha provocato grandi danni nelle altre aree dell'Oceano Pacifico dove era stata lanciata l'allerta, revocata dovunque nel corso della giornata: le onde anomale sono arrivate ma la popolazione, avvertita in tempo, aveva potuto abbandonare le zone costiere a rischio. Santiago pare intanto lontana da tali devastazioni: ieri sono state a poco a poco riattivate diversi servizi - in primo luogo la fornitura della luce e la metropolitana. E nel pomeriggio all'aereoporto sono atterrati i primi aerei, anche se le autorita' sottolineano che la ripresa sara' graduale. Sulla fortissima scossa di magnitudo di 8,8 di sabato, i 'santiaguenos' sottolineano in queste ore in particolare due aspetti: ''E' stato molto piu' forte di quello di Haiti. E' stato lunghissimo, non finiva mai''. Intensita' e durata, il mix che spiega la psicosi serpeggiante in citta', accompagnata pero' da nervi saldi, in un paese ad alta intensita' tellurica abituato a convivere con i sussulti della terra. Forse anche per questo, il ministro della difesa Francisco Vidal ha ammesso che il governo non ha previsto il rischio tsunami con sufficiente anticipo chiamando in causa la marina militare.

    di Ansa



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    00 03/03/2010 00:10
    Cile, si scava ancora. Dramma dispersi

    In Cile si continua a scavare alla ricerca di sopravvissuti, dopo la megascossa di sabato che secondo un bilancio provvisorio ha fatto 723 morti. Settemila uomini dell'esercito si sono dispiegati sul terreno nelle regioni del Maule e di Bio Bio per combattere i saccheggi, che si moltiplicano nelle città devastate, dove manca tutto. Il paese ha chiesto all'Onu l'aiuto della comunità internazionale. UNA TRENTINA DI SCOSSE DI ASSESTAMENTO - Sono una trentina le scosse di assestamento registrate in Cile nell'area interessata dal forte sisma di 8,8 gradi Richter che ha colpito il paese sudamericano sabato scorso provocando almeno 723 morti. E' quanto si ricava dai dati pubblicati sul sito Internet dell'Istituto americano di geofisica (Usgs), un centro specializzato nel monitoraggio dei fenomeni tellurici su scala mondiale. Le scosse hanno interessato una vasta area a sud della capitale Santiago e nessuna è andata oltre i 5,8 gradi della scala Richter. Nelle giornate precedenti, la soglia della magnitudo 6 era stata superata più volte. L'ultima scossa, di 4,9 gradi Richter, è stata avvertita alle 20:26 locali di ieri (le 00:26 italiane) nella regione di Maule, una delle più colpite dal sisma. L'epicentro è stato localizzato a 50 chilometri a nord della città di Talca e a 200 chilometri a sud-ovest di Santiago. IMPOSTO COPRIFUOCO A 3 CITTA' COLPITE - Tre nuove città della zona centrale del Cile, colpite dal terremoto e dallo tsunami di sabato scorso, sono da ieri sera sottoposte a coprifuoco notturno, per prevenire saccheggi e disordini. Lo ha annunciato il comando militare. Il generale Bosco Pesse, comandante della brigata della regione del Maule, ha reso noto che le città di Talca, Cauquenes e Constitucion, nel raggio di un centinaio di chilometri nel Maule, sono sottoposte a coprifuoco dalla mezzanotte alle 6 ora locale (dalle 4 alle 10 in Italia). A Concepcion, la più grande delle città colpite dal sisma, il coprifuoco notturno è già stato imposto domenica sera. RITROVATO ITALIANO DISPERSO, STA BENE - Si era temuto per lui. Ma Federico Albertini, giovane insegnante di Ascoli Piceno, da tre anni a Concepcion, sta "bene" e al momento del terremoto "era fuori città", tra le più colpite dal sisma. Nell'ascolano si tira un sospiro di sollievo dopo l'angoscia delle prime ore dopo la tragedia, quando di lui si erano perse le tracce. La notizia del 'contatto' con Albertini rimbalza nel pomeriggio italiano dall'altra parte dell'Oceano. Ed è proprio l'ambasciata italiana a dare la notizia, dopo che aveva lanciato un appello - a cui lui stesso ha risposto - a farsi vivo. A spiegare i motivi per cui non era stato rintracciato arrivano le parole della famiglia, in Italia, che spiega come Federico stesse cambiando casa e non avesse al momento un indirizzo preciso in cui essere rintracciato. I diplomatici italiani in Cile - dall'ambasciata a Santiago al consolato di Concepcion, tornato operativo già ieri - hanno battuto infatti a tappeto tutti gli indirizzi degli italiani residenti. E stanno continuando a fare le verifiche - in stretto coordinamento con l'Unità di Crisi della Farnesina - su ogni segnalazione. Su ogni connazionale cioé indicato poter essere nel paese al momento del terremoto. Verifiche che proseguono e che finora non hanno registrato connazionali coinvolti. Sta bene anche l'arcivescovo italiano di Concepcion, mons. Ricardo Ezzati Andrello, originario di Campiglia dei Berici nel vicentino, del quale non si riusciva ad avere notizie. "Siamo stati contattati da una suora salesiana di Punta Arenas che ha parlato al telefono con mio zio, confermandoci che sta bene", ha riferito oggi all'ANSA uno dei nipoti che lo cercavano dall'Italia. La notte del terremoto "ero a San Fabian de Alico, nell'entroterra cileno", vicino all'epicentro del sisma, racconta intanto Andrea Fagioli, un ragazzo italiano che solo oggi, a più di 48 ore dal sisma, è riuscito a rientrare a Santiago, dove abita, e a rendersi conto di quanto sia stata distruttiva la scossa di sabato notte. "Molte zone del Paese sono completamente isolate, molta gente che sta vicinissima all'epicentro, come lo ero io, non ha idea delle proporzioni di quello che è successo", spiega in una mail.

    di Ansa



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    00 03/03/2010 20:25
    Cile, Allerta tsunami a Constitucion, nuovo sisma di magnitudo 6Constitution, 3 mar.

    (Apcom) - Un allerta tsunami è stato lanciato in Cile dopo un terremoto di magnitudo 6 sulla scala Richter avvertito nel pomeriggio nella regione di Maule. L'allarme tsunami riguarda la costa centrale del paese e in particolare la città di Constitution, già pesantemente colpita dal sisma di sabato scorso e dall'onda anomala da esso generata.

    Tutti la popolazione locale è stata invitata ad evacuare la costa.


    di Apcom



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