00 27/04/2011 23:40
Da un nostro corrispondente

Da Luca e Debora Santoro ( Bulgaria)

La nostra Commemorazione e' stata unica e penso, per quanto mi riguarda la
piu' sentita nonostante la lingua non sia quella della nostra mamma. Ma debby
mi smentise quando ricorda una nostra commemorazione al Punjabi a Campoverde
con 84 presenti . . . .
Siamo stati mandati a organizzarla in un gruppo isolato tra le montagne a
1.000 metri d’altezza dove ci sono 4 sorelle anche avanti con gli anni. C'era
ancora un po' di neve. Abbiamo avuto il piacere di essere 48 presenti. Io ho
avuto il privilegio di pronunciare i discorso. Siccome la stragande maggioranza
degl interessati era di etnia Rom avevo preparato dei versetti anche in Romski.
E’ stato emozionate per me trasmettere queste verita’ in questa lingua che ha
molte parole in comune col Punjabi (tutto torna) viste le radici dei Rom. Ci
sembrava di essere al Punjabi, tanti visi olivastri e larghi sorrisi. Ma lo e’
stato altrettanto per loro sentirsi parlare in Zingaresco, li ho visti
sobbalzare increduli che un bianco potesse questo . . . a volte ci sembra di
rivivere le esperienze dei primi discepoli, vedasi studio della settimana
prossima.

Pensa che il padrone del locale anche lui Zingaro quando ha capito veramente
per cosa ci eravamo riuniti non ha voluto i soldi dell'affitto essendo un uomo
molto credente. E’ venuto anche un mussulmano di etnia turca. Mi ha confessato
prima il dircorso di essere molto confuso. “C’e’ chi dice che Gesu’ e’ solo un
profeta e chi lo considera Dio. Ho capito che cio’ che insegnate si avvicina
molto a cio’ che io sto cercando ed e' per questo che sono venuto. Ti dico che
a volte non so neanche piu’ chi io sia. . . . “ . Ibrahim lo visiteremo presto
. .
.
Cosa dirti ancora, che in un Bulgaria e’ nata il primo gruppo di lingua Rom o
Zingaresco. Sono 23 proclamatori e per questa Commemorazione la Betel aveva
approvato la stampa della prima pubblicazione in lingua Romski parlato in
Bulgaria, ovvvero l’invito della Commemorazione, in appena 5.000 esemplari. Il
grruppo ha preso in affitto una scuola nel centro di un quartiere Rom di Sofia
con 200 sedie. Lazar ci racconta che mezz’ora prima dell’inizio c’erano gia’
400 persone. Il totale e’ stato 703. Peccato per gli altri circa 300 sono
dovuti tornare a casa perche’ non c’era piu’ posto neanche nel cortile dove i
fratelli preventivamente avevano montato delle trombe acustiche.

Insomma dai 3.800 presenti del 2010 speriamo di superare i 5.000 nel 2011. Vi
informeremo. Per ultimo vi volevamo informare anche del video che avete visto.
Purtroppo da alcuni anni in occasione di eventi preceduti dalle campagne con un
invito si radunano delle turbe aizzate da un partito politico il VMRO e vari
gruppi organizzati di estrema desta. Purtroppo l’ultimo di questi episodi e’
stato piu’ violento e diretto degli altri passati, dei quali anche noi eravamo
stati testimoni.
I fratelli locali sono un po’ spaventati perche’ purtroppo i media anziche’
condannare questi episodi di brutale e cieca violenza cercano dei pretesti per
giustificare i nazionalisti bulgari. Devi sapere che i Bulgari sono come i
laziali, complessati e con la paura di scomparire. La polizia non ci difende,
spesso se ne lava le mani. L’opinione generale sui TDG e' inspiegabilmente
negativa. Si continuano a dire bugie dai telegiornali, giornali, pulpiti e
comizi. Insomma come dai noi 35, 40 anni fa'. 5 anziani di congregazione di
Burgas sono finiti in ospedale, altri tra cui dei nostri cari amici italiani
hanno preso botte vere e sono ancora sotto shok. La sala di Burgas esternamente
e’ semi distrutta. Tra le altre cose il gruppo politico VMRO ha dichiarato in
diretta in TV che i prossimi a prenderle saremo noi di Sofia. La data e’ il 1
maggio prossimo. In quella occasione avremo la visita di Zona e tutti i
fratelli della Bulgaria sono invitati qui’ per un dircorso di un fratello del
Corpo Direttivo.
Ti ringraziamo delle vostre preghiere a nostro favore. Noi subbiamo
discriminazione ogni settimana, veniamo aggrediti verbalmente, cacciati dal
territorio, e spesso col benestare della polizia. A volte non ci e' stato
permesso neanche di predicare nei posti pubblici. Per i bulgari questa e' solo
propaganda aggressiva, lavaggio del cervello, induzione alla sovversione e al
suicidio. Una nostra sorella di 65 anni e' stata accoltellata a morte e
sfregiata da uno squilibrato solo per essere una Testimone. non vi aggiungiamo
altri particolari. Naturlamente i giornali hanno detto che siamo noi i matti
squilibrati e che l'omicidio e' stato un sacrificio o rituale che i testimoni
compiono annualmente a Geova, il loro Dio.
L’unica cosa che ci conforta in questo momento e’ sapere che abbiamo tanti
amici come voi che ci pensano e pregano per noi e inoltre, che Geova vede tutto
e ci assicura: ‘La vendetta è mia; io ricompenserò,’”.
Noi cerchiamo solo di instillare nei nostri cuori e nei cuori dei nostri
fratelli locali i sentimenti espressi in Romani 12:21: ‘Non fatevi vincere dal
male, ma continuate a vincere il male col bene’.

Inoltre li incoraggiamo a non rallentare proprio ora che il territorio ptrebbe
farci domande e reagire positivamente. Gesu' disse, Se questi tacessero, le
pietre griderebbero”. E gia' le pietre e qualche vaso di fiori. . . . .

Un’atra cosa che potrebbe risultare anche utile fare e che non e’ stata mai
fatta e’ di poter mandare delle lettere che spesso l'Organizzazione definisce
di protesta. Noi italiani scriveremo in questi giorni una lettera all’
Ambasciata Bulgara in Italia e al consolato di Milano esprimendo il proprio
sdegno per l’escalation di discriminazione negli ultimi anni contro i
Testimoni
di Geova della Bulgaria culminata con le violenze di Burgas del 17 aprile e
la
conseguente diffusione di notizie errate e distorte sul nostro conto. Setta
pericolosa ecc. ecc.

Se volete scrivere due righe anche voi naturalmente sarebbe bene che la
lettera o l' EMail firmata fosse scritta da singoli e non a nome di un gruppo,
congregazione o altro. E infine, siccome scriviamo a delle autorita’,
scrivendo
con mitezza e profondo rispetto.

Naturalmente sentitevi liberi di girare a chi meglio credete queste
informazioni,
magari a fratelli e sorelle di una certa maturita'. Alcuni di noi pionieri
dall’Italia abbiamo informato la Betel locale di questa nostra iniziativa
personale, sottolineamo, personale. La Betel non ha espresso nulla in
contrario.
Anzi forse se le Autorita' capiscono che entrando in Europa si sono affacciati
al mondo e il mondo li guarda ci penseranno due volte a definire i Testimoni
Setta Pericolosa.

GRAZIE DEL VOSTRO SOSTEGNO.


AMBASCIATA DI BULGARIA
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