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Concetta Serrano: perdonarle? Mai. Michele in quella casa era uno schiavo, non ho mai pensato che fosse un pedofilo

dal nostro inviato Marida Lombardo Pijola
AVETRANA - Sarah nelle foto e nei dipinti e nei disegni e nelle lettere d’affetto ammucchiate su una mensola, Sarah seduta qui in cucina assieme a lei come ogni giorno, «Sarah, sta’ attenta, non fidarti di loro», «mamma, che dici, figurati, e perché?».

Sarah dovunque e negli occhi di Concetta Serrano, che diventano gli occhi di sua figlia, per guardare ciò che lei ha visto prima che le mozzassero il repiro. E ora Concetta sprofonda continuamente in una stessa fantasia. E, ogni volta, viene uccisa assieme a Sarah: «Io me la vedo lì mentre la aggrediscono, e la vedo impazzire di paura, e vedo il suo terrore, il suo orrore, mentre persone che amava e di cui si fidava le saltano addosso per ucciderla. E chissà cosa avrà pensato, cos’avrà provato, e avrà chiesto aiuto, e avra gridato, e nessuno l’ha sentita, e...».

La voce di Concetta inciampa in un silenzio, lo sguardo cerca un punto da fissare sulle mattonelle, uno qualunque, un qualche altrove, dove niente di tutto questo esista più. «Ma che gente è, ma come hanno potuto, ma cos’hanno dentro?! Era una bimba, era debole, non era in grado di difendersi! Io sapevo bene che Sabrina e Cosima sono due persone gelose, invidiose, di tutti, non solo di noi. Ma come potevo immaginare!? Hanno agito come belve!». Libera finalmente gli aggettivi che per mesi ha trattenuto in cuore. «Assassina», ha detto davanti alle telecamere, parlando di Cosima, sua sorella. «Se l’avessi davanti, questo lei direi: che è un’assassina».

Adesso, seduta nella sua cucina, Concetta ha gli occhi asciutti, abitati da un dolore senza gesti, che le sta chiuso dentro come un organo vitale. Concetta è il suo dolore. Cerca consolazione nella Bibbia dei Testimoni di Geova che tiene aperta sul tavolo, e dice «qui c’è tutto, ogni risposta», e piange dentro, e continua a chiedersi perché. «Io devo capire, io non riesco a spiegarmelo ancora! Gelosia? Ma può bastare la gelosia, per uccidere una bimba? Ma com’è possibile? Sembravano persone normali. Cosa può averli trasformati in assassini? Credo che le ragioni siano tante. La principale è una: è gente senza Dio».

Anche suo cognato, Michele Misseri?
«Non ho mai creduto che fosse un pedofilo e un assassino. Non mi tornava. Mio cognato non è stato altro che uno schiavo, sin dall’inizio, in quella casa. Stava lì solo per obbedire. Ma ora vorrei chiedergli: che uomo sei? Perchè non l’hai aiutata? Perché non l’hai salvata? E come hai potuto gettare il corpo di una bimba dentro un pozzo?».

Sapeva di Ivano, Concetta? Crede che possa essere davvero così futile, il movente?
«Forse il fatto che Sarah abbia raccontato degli approcci in auto con Ivano ha ferito Sabrina. Ma non so, non mi è chiaro. Le sentivo parlare di Ivano al cellulare per ore, e Sarah le diceva: mandalo a quel paese, e poi mi raccontava che lei soffriva moltissimo. Restavo sbalordita: ma come, dicevo, una bambina che dà consigli alla cugina di vent’anni? Ora capisco tante cose. La sera della scomparsa di Sarah, Sabrina ha voluto che aprissimo il suo diario. Sedute attorno a questo stesso tavolo, io, lei e sua madre abbiamo letto dell’infatuazione di Sarah per Ivano. Sabrina ha fatto un sorrisetto sarcastico: sono solo sciocchezze, ha detto. Sapeva già che lei non le avrebbe più dato fastidio».

Non crede che potrebbero esserci stati, tra sorelle e, più tardi, tra cugine, strati di frustrazioni, di gelosie, di rancori che lei non ha mai colto?
«Non so. Con Cosima è con gli altri fratelli i rapporti sono sempre stati solo formali. Io non sono cresciuta con loro, e loro invece sono legatissimi, sono una cosa sola. All’inizio venivano a trovarmi, poi basta. Dopo l’arresto Emma è sparita, Dora viene a trovarmi qualche volta, ma, quando viene, non sento il suo cuore».

Lei è credente, Concetta. Potrebbe riuscire e perdonare?
«Solo Dio può perdonare, perchè legge nell’anima, comprende se c’è pentimento o no. Io non vedo nessun pentimento. L’ho ascoltata in televisione, Cosima, era fredda, non ha pronunciato nessuna parola di rimpianto per quella bambina. Si preoccupava solo di sua figlia. Io non posso perdonare, non spetta a me. Il perdono arriverà solo con il governo di Dio, quando saranno stati cacciati tutti i malvagi dalla Terra. Quel giorno tornerà anche Sarah».

Fonte: www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=150841&sez=HOME_INITALIA



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