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È arrivato il Regno?

Ultimo Aggiornamento: 09/02/2019 10:23
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24/12/2018 21:17
 
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Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 24/12/2018 18.32:


Dio stesso ha permesso a Paolo di scrivere nella sua parola delle proprie opinioni



Che Dio abbia permesso che scrivesse la sua opinione, è solo una tua
inferenza.
Il tuo presupposto, riguardo al permesso divino, non trova riscontro
oggettivo nella Bibbia: per cui non puoi giungere alle tue
conclusioni basandoti su qualcosa di indimostrabile: (...ma te lo
avevo già spiegato in passato).
Quando entro nella Sala del regno, sulla parete del podio vedo
scritto: "Tutta la Scrittura è ispirata e utile...".
Se tutta la Bibbia è ispirata, non c'è spazio per le opinioni
personali.
Ma se continui ad insistere sulla tua posizione, allora, come ti ha
fatto notare Verderame e come anch'io ti ho chiesto in passato,
dovresti spiegare come fai a distinguere l'ispirazione dall'opinione?
Perché, è ovvio che tutto ciò che è umanamente opinabile, è passibile
di errore e quindi esula da ciò che è insegnamento dottrinale.

Ciao.
24/12/2018 21:27
 
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La Bibbia è ispirata e non dettata. Paolo non scriveva solo opinioni personali ma ciò che lo spirito voleva che ci pervenisse per nostro insegnamento. Anche quello, che in principio i cristiani nutrissero aspettative eccessive, è un insegnamento utile per noi. Si impara anche dagli errori altrui.

Shalom
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24/12/2018 21:28
 
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Re: Re:
berrios, 24/12/2018 12.55:




Guarda caso, quando lo scrive Paolo o Pietro che il tempo è breve, o che la fine è vicina, ecco che erano loro impressioni e dite che si sono sbagliati, mentre poi a convenienza ti contraddici:
biblicamente parlando non si può misurare il tempo "breve" con il nostro "metro",

Quando si dice appunto due metri e due misura secondo convenienza.. [SM=g2037509]




l'apostolo Paolo quando scriveva ancora della fine , verso il 65 di li a poco venne giustiziato e non la potè vedere.

Ma nel 70,POCHI ANNI DOPO venne la fine da lui dichiarata, venne su tutti gli abitanti di Gerusalemme e furono letteralmente trucidati e il tempio "tritato"
24/12/2018 21:37
 
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appunto!
Una cosa è la parousìa, per cui Gesù fornisce il segno per riconoscerla, altro è la manifestazione della parousìa, cioè a dire il momento in cui sui renderà manifesta agli occhi di tutti, non più quindi soltanto con gli occhi della fede

Mi capisci?

Mi sembra che il ragionamento sia logico
Gesù riduce a nulla l'uomo dell'illegalità (Babilonia la grande)
**************

Mediante la manifestazione della sua presenza (quando inizia a
**********************************************
governare)

E siccome Babilonia la grande non è stata distrutta,Gesu non ha scacciato satana dai cieli e non ha ancora iniziato a governare.
24/12/2018 21:37
 
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Angelo, è vero quello che dici, ma Paolo aspettava anche il ritorno di Cristo.

Shalom
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24/12/2018 21:47
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Luciano_59, 24/12/2018 21.17:



Che Dio abbia permesso che scrivesse la sua opinione, è solo una tua
inferenza.




non è una mia inferenza, è biblico (1 Corinti 7:12,25,40).
Mi dispiace….ma ricordi che ne avevo già parlato proprio con te?
Ti sei già dimenticato?

Luciano_59, 24/12/2018 21.17:



Il tuo presupposto, riguardo al permesso divino, non trova riscontro
oggettivo nella Bibbia: per cui non puoi giungere alle tue
conclusioni basandoti su qualcosa di indimostrabile: (...ma te lo
avevo già spiegato in passato).







[SM=g7405]


buona questa!
Veramente ero io che lo avevo già spiegato a te!



Luciano_59, 24/12/2018 21.17:


Quando entro nella Sala del regno, sulla parete del podio vedo
scritto: "Tutta la Scrittura è ispirata e utile...".
Se tutta la Bibbia è ispirata, non c'è spazio per le opinioni
personali.
Ma se continui ad insistere sulla tua posizione, allora, come ti ha
fatto notare Verderame e come anch'io ti ho chiesto in passato,
dovresti spiegare come fai a distinguere l'ispirazione dall'opinione?
Perché, è ovvio che tutto ciò che è umanamente opinabile, è passibile
di errore e quindi esula da ciò che è insegnamento dottrinale.

Ciao.




DA CAPO!

L' uomo scelto da Dio per farci avere la sua parola ispirata non è un essere "robottizzato", questi "mostri" li lasciamo volentieri a te!


No, è un essere umano - di cui Dio si serve - che non comprende nemmeno quello che scrive sotto ispirazione (Daniele 12:8), a cui Dio concede di esternare le proprie aspettative, perchè il cristiano possa vivere in ogni tempo avendo in mente quel Giorno, perchè le loro aspettative possano essere le nostre (2 Pietro 3:11-12).

Ma anche questa è parola di Dio, perché Dio permette a degli uomini di esternare le proprie aspettative, le proprie debolezze (Romani 7:14-24), di citare da una traduzione umana (la LXX) i passi veterotestamentari (quindi una traduzione è a tutti gli effetti parola di Dio, visto che i richiami veterotestamentari del N.T. sono tratti da quella traduzione!), di citare nella sua parola i poeti greci Arato e Cleante e perfino dal corpus enochiano (Giuda 14-15).

Perché la BIBBIA è stata scritta per l' uomo e a misura d' uomo e questo per volontà di DIO, mentre per i "mostri infallibili" rivolgersi a Luciano o a qualche papa infallibile (ex cathedra, ovviamente!)


L' uomo ispirato da Dio, come detto, non è solo colui che riporta oracoli divini o interpreta sogni divinamente ispirati, come Daniele, ma - come Paolo - è uomo a cui Dio, per mezzo del suo spirito, ha concesso sapienza.
E quel che scrive in talune circostanze, come il caso di 1 Cor. 7:40, è comunque espressione di un uomo a cui Geova ha concesso sapienza. Esprimendo quindi la propria opinione sotto la guida dello spirito di Dio, perchè solo attraverso lo spirito divino si può avere la sapienza divina (2 Pietro 3:15-16).

Finchè non riuscirai a cogliere la differenza tra un dio che si serve di uomini per farne dei "mostri" perfetti e il solo Dio che si serve degli stessi per far riportare la sua parola, ma scrivere anche le loro debolezze umane (Daniele docet) e le loro legittime aspettative, anche se non raggiunte al loro tempo, non avrai capito nulla!




Si chiama, ripeto, fattore umano.
Per le macchine perfette, rivolgersi non a Geova ma a qualche altro dio...


Stammi bene




[SM=g27987]



[Modificato da Aquila-58 24/12/2018 21:55]
24/12/2018 22:24
 
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Re:
barnabino, 24/12/2018 21.27:

La Bibbia è ispirata e non dettata.


Appunto. E' ispirata secondo le volontà di Dio. ...o mi sbaglio?


Paolo non scriveva solo opinioni personali ma ciò che lo spirito voleva che ci pervenisse per nostro insegnamento.


La tua risposta mi sembra ambigua.


Paolo non scriveva solo opinioni personali


Stai dicendo che Paolo, oltre a scrivere ciò su cui veniva ispirato
da Dio, ci aggiungeva del suo? Aggiungeva anche ciò che non era
ispirato?


ma ciò che lo spirito voleva che ci pervenisse per nostro insegnamento


Stai dicendo che anche le opinioni di Paolo erano ispirazioni divine?


Anche quello, che in principio i cristiani nutrissero aspettative eccessive, è un insegnamento utile per noi


Che le aspettative possano essere più o meno "eccessive", è un fatto
soggettivo e di conseguenza "opinabile".

Quindi, se anche le opinioni dei vari scrittori sono ispirazioni
volute dallo spirito, significa che anche gli errori commessi da
questi scrittori sono errori voluti da Dio?

Ciao.
24/12/2018 22:37
 
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Stai dicendo che anche le opinioni di Paolo erano ispirazioni divine?



Ispirazione non è dettatura, Paolo scrive quello che lo spirito lo sospinge a scrivere, conservando la sua personalità è cultura, comprese le sue aspettative. Tutto quello che scrive è per nostra istruzione, compresi gli errori che commise e che lo spirito ha voluto farci conoscere. Ma non capisco il problema, la Bibbia non è il Corano, non è scritta sotto dettatura ma contiene la personalità dell'autore.

Shalom
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24/12/2018 22:38
 
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Re: Re:
Luciano_59, 24/12/2018 22.24:


Appunto. E' ispirata secondo le volontà di Dio. ...o mi sbaglio?




certamente!

Luciano_59, 24/12/2018 22.24:



Paolo non scriveva solo opinioni personali ma ciò che lo spirito voleva che ci pervenisse per nostro insegnamento.


La tua risposta mi sembra ambigua.


Paolo non scriveva solo opinioni personali


Stai dicendo che Paolo, oltre a scrivere ciò su cui veniva ispirato
da Dio, ci aggiungeva del suo? Aggiungeva anche ciò che non era
ispirato?





aggiungeva ciò che Dio per mezzo dello spirito gli permetteva di scrivere, ti ricordo per l' ennesima volta anche quello che è scritto in 2 Pietro 3:15

Luciano_59, 24/12/2018 22.24:




ma ciò che lo spirito voleva che ci pervenisse per nostro insegnamento


Stai dicendo che anche le opinioni di Paolo erano ispirazioni divine?





erano permesse dallo spirito e sono anch' esse, a tutti gli effetti, parola di Dio!

Luciano_59, 24/12/2018 22.24:




Anche quello, che in principio i cristiani nutrissero aspettative eccessive, è un insegnamento utile per noi


Che le aspettative possano essere più o meno "eccessive", è un fatto
soggettivo e di conseguenza "opinabile".

Quindi, se anche le opinioni dei vari scrittori sono ispirazioni
volute dallo spirito, significa che anche gli errori commessi da
questi scrittori sono errori voluti da Dio?

Ciao.



non sono "ispirazioni volute dalla spirito" ma sono opinioni di un uomo a cui Dio ha dato sapienza che lo spirito permette facciano parte della parola di Dio.
Le aspettative non realizzate non sono "errori" se non nelle tue fantasie.
Sono le aspettative che ogni cristiano in ogni epoca ha, nel I secolo come oggi il cristiano vive come descrive 2 Pietro 3:11-12 e gli apostoli non sfuggono a questa regola.

Ciao



24/12/2018 22:47
 
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Re:
Roberto 62,5, 24/12/2018 21.37:

appunto!
Una cosa è la parousìa, per cui Gesù fornisce il segno per riconoscerla, altro è la manifestazione della parousìa, cioè a dire il momento in cui sui renderà manifesta agli occhi di tutti, non più quindi soltanto con gli occhi della fede

Mi capisci?

Mi sembra che il ragionamento sia logico
Gesù riduce a nulla l'uomo dell'illegalità (Babilonia la grande)
**************

Mediante la manifestazione della sua presenza (quando inizia a
**********************************************
governare)




no no.
Gesù inizia a regnare alla parousìa, che significa "presenza".
Il sostantivo parousìa indicava, nel mondo greco romano, la visita di un principe o di una persona altolocata, anche di un re, quindi la domanda apostolica di Matteo 24:3, in sostanza, anche alla luce di Atti 1:6, significa:
quale il segno della tua parousìa (visita) come re e della fine dell’ era presente

La manifestazione della parousìa è invece il culmine della stessa, quando Cristo viene sulle nubi del cielo per il Giudizio (Matteo 24:30) e per separare le pecore dai capri

Roberto 62,5, 24/12/2018 21.37:



E siccome Babilonia la grande non è stata distrutta,Gesu non ha scacciato satana dai cieli e non ha ancora iniziato a governare.




vedi sopra


[Modificato da Aquila-58 24/12/2018 22:49]
25/12/2018 08:43
 
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Aquila::


Gesù inizia a regnare alla parousìa, che significa "presenza".
Il sostantivo parousìa indicava, nel mondo greco romano, la visita di un principe o di una persona altolocata, anche di un re, quindi la domanda apostolica di Matteo 24:3, in sostanza, anche alla luce di Atti 1:6, significa:
“quale il segno della tua parousìa (visita) come re e della fine dell’ era presente

La manifestazione della parousìa è invece il culmine della stessa, quando Cristo viene sulle nubi del cielo per il Giudizio (Matteo 24:30) e per separare le pecore dai capri


Gesu inizia a governare quando viene ridotto a nulla l'uomo dell'illegalità non quando separa le pecore dai capri.
2 tessalonicesi dice che la presenza del Cristo è contestuale alla rivelazione e alla distruzione dell'uomo dell'illegalità.
Se rapportiamo Babilonia la grande con l'uomo dell'illegalità è evidente che la loro identità è nascosta ( rivelazione 17:5-2 tessalonicesi 2:6,7) e subiscono entrambi una distruzione.
E ciò avviene quando Dio mette nei loro cuore(dei dieci re) di eseguire i loro unico pensiero di dare il regno alla bestia selvaggia
.
25/12/2018 10:15
 
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Come spiegato in Apocalisse l'eliminazione di Babilonia avviene in 2 momenti

1. La caduta, subito dopo che Gesù è intronizzato in cielo, la parousia

2. La distruzione, per mano dei re della terra subito prima della venuta di Cristo

Se non consideri Giovanni rischi di confondere le parole di Paolo, antecedenti.

Shalom
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25/12/2018 11:12
 
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La presenza di Cristo non' è contestuale alla manifestazioneC

Una persona può arrivare in un posto ma la maggioranza può non accorgersi della sua presenza. perché ci può essere sostanziale differenza tra "venuta" e "presenza" e tra "presenza" e "manifestazione della presenza"

Prima di lasciare la terra, Gesù Cristo promise che sarebbe tornato.

Avvenimenti emozionanti che hanno a che fare col Regno di Dio sono messi in relazione con quella promessa di ritorno ma va appunto notata questa differenza nei termini "venuta", "presenza" e "manifestazione di presenza"

Infatti, mentre la venuta di qualcuno (collegata col suo arrivo o ritorno) si verifica in un dato momento, la sua presenza può successivamente estendersi per un periodo di anni mentre la manifestazione può riguardare solo il momento culminante

Abbiamo un esempio anche nel passato che illustra la differenza tra venuta , presenza e manifestazione

Quando ci fu la festa dei tabernacoli I fratelli di Gesù lo incoraggiarono ad andare al tempio e mostrare la sua presenza pubblicamente. Dissero :

"Parti, va’ in Giudea, in modo che anche i tuoi discepoli possano vedere le opere che fai.  Nessuno fa qualcosa di nascosto quando cerca di farsi conoscere pubblicamente. Se fai queste cose, mostrati al mondo”. (Giovanni 7:3,4)

Gesù cosa fece?

Andò alla festa ma inizialmente lo fece In segreto :

"Comunque, quando i suoi fratelli furono saliti alla festa vi andò anche lui, non apertamente ma di nascosto". (Giovanni 7:10)

A un certo punto della festa però Gesù rese la sua presenza manifesta :

"Quando la festa era ormai per metà trascorsa, Gesù salì nel tempio e si mise a insegnare" (Giovanni 7:14)

Nello stesso modo anche la venuta di Gesù nel suo Regno non fu manifesta al mondo intero .

D'altra parte Gesù in Luca 17:20 lo disse chiaramente :

“Il Regno di Dio non viene in un modo evidente a tutti (o in modo appariscente)"

Ma nemmeno la successiva presenza o i segni che l'avrebbero accompagnata sarebbero stati evidenti a tutti . Infatti in Matteo 24:39 Gesù disse :

"non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e li spazzò via tutti, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo.

Anche Atti 1:9-11 fa capire che il ritorno di Cristo nel suo Regno non sarebbe stato una manifestazione pubblica

Atti dice :

“Mentre [gli apostoli di Gesù] guardavano, fu innalzato e una nube lo nascose alla loro vista. E come guardavano fisso in cielo mentre egli se ne andava, ecco quindi che due uomini in vesti bianche stettero accanto a loro, e dissero: ‘Uomini di Galilea, perché state a guardare in cielo? Questo Gesù che di fra voi è stato assunto in cielo verrà nella stessa manierain cui l’avete visto andare in cielo’”.

Si noti che è detto “nella stessa maniera”

In che “maniera” ascese? Come mostra il versetto 9, scomparve alla vista, e la sua partenza fu osservata solo dai suoi discepoli. Il mondo in generale non si rese conto di ciò che stava accadendo Lo stesso sarebbe avvenuto al ritorno di Cristo) .

Invece la manifestazione della sua presenza sarà semplicemente una rivelazione al mondo intero della sua presenza , una presenza però già iniziata da tempo e contrassegnata con segni di cui pochi si sarebbero avveduti

Qua un interessante trattazione sul soggetto :

wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1101989263

Ps : chiedo gentilmente ai moderatori se è possibile convalidare questo post e quello in cui rispondo a berrios , grazie


25/12/2018 11:37
 
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barnabino, 24/12/2018 20.29:


Qui mi sembra chiaro che non è aspettativa ne opinione di Paolo, ma parola di Geova.

Paolo dice che alcuni di loro sopravviveranno per essere rapiti.

Ora il rapimento deve ancora venire.

Cosa dobbiamo pensare? Ispirato o non ispirato?



Alcuni di loro in che senso? Parlava ad una classe di persone o a precisi individui? Vedi che l'interpretazione può risolvere i problemi a livello mentale, ma la fede resta una questione di cuore...

Shalom




Dicendo "noi viventi"...che sopravviveremo...non sta parlando di un gruppo futuro, ma di loro stessi, dei cristiani della sua epoca, se no avrebbe scritto "quelli che sopravviveranno".

Visto che è Parola di Geova ispirata e che ha tratto ad una profezia futura, quella della risurrezione durante la parousia e del rapimento nelle nubi...la domanda sorge spontanea: Perché mai Dio avrebbe ispirato Paolo a dare false aspettative ai Tessalonicesi e a tutti i cristiani suoi contemporanei, riguardo il tempo della seconda presenza di Gesù?
Dio ha bisogno di questo espediente per mantenere vivente la fede dei cristiani?

Dio



----------------------------------------------------------------------------------------------------------
La vita è piacevole. La morte è pacifica. È la transizione che crea dei problemi.

Isaac Asimov
25/12/2018 11:52
 
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Re:
Roberto 62,5, 25/12/2018 08.43:

Aquila::


Gesù inizia a regnare alla parousìa, che significa "presenza".
Il sostantivo parousìa indicava, nel mondo greco romano, la visita di un principe o di una persona altolocata, anche di un re, quindi la domanda apostolica di Matteo 24:3, in sostanza, anche alla luce di Atti 1:6, significa:
“quale il segno della tua parousìa (visita) come re e della fine dell’ era presente

La manifestazione della parousìa è invece il culmine della stessa, quando Cristo viene sulle nubi del cielo per il Giudizio (Matteo 24:30) e per separare le pecore dai capri


Gesu inizia a governare quando viene ridotto a nulla l'uomo dell'illegalità non quando separa le pecore dai capri.




sbagli. In 2 Tessalonicesi 2:8 si parla della manifestazione della parousìa di Cristo, ed è la quarta volta che te lo dico!

Roberto 62,5, 25/12/2018 08.43:



2 tessalonicesi dice che la presenza del Cristo è contestuale alla rivelazione e alla distruzione dell'uomo dell'illegalità.



NON LA PAROUSIA' ma la MANIFESTAZIONE DELLA Parousìa.
La parousìa di Cristo ha bisogno di un segno per essere riconosciuta (Matteo 24:3), la manifestazione della parousìa non avrà invece bisogno di alcun segno perché sarà evidente a tutti in quanto sarà il momento in cui CRISTO RENDERA' MANIFESTA AGLI OCCHI DI TUTTI la sua presenza come Re, mi capisci?


Roberto 62,5, 25/12/2018 08.43:


Se rapportiamo Babilonia la grande con l'uomo dell'illegalità è evidente che la loro identità è nascosta ( rivelazione 17:5-2 tessalonicesi 2:6,7) e subiscono entrambi una distruzione.





Apocalisse 17: 5-2 che roba è? Boh! 2 Tess. 2:6-7 dice solo che l' illegale è già all' opera e che sarà rivelato al tempo stabilito


Roberto 62,5, 25/12/2018 08.43:


E ciò avviene quando Dio mette nei loro cuore(dei dieci re) di eseguire i loro unico pensiero di dare il regno alla bestia selvaggia
.



e allora?


Sbagli su tutta la linea, è questa la verità e non capisco perché tu voglia continuare a sbagliare quando sai benissimo che lo schiavo fedele e saggio non ti insegna queste favole ma la verità scritturale


Ciao



[Modificato da Aquila-58 25/12/2018 11:55]
25/12/2018 12:00
 
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Re:
verderame.1958, 25/12/2018 11.37:




Dicendo "noi viventi"...che sopravviveremo...non sta parlando di un gruppo futuro, ma di loro stessi, dei cristiani della sua epoca, se no avrebbe scritto "quelli che sopravviveranno".

Visto che è Parola di Geova ispirata e che ha tratto ad una profezia futura, quella della risurrezione durante la parousia e del rapimento nelle nubi...la domanda sorge spontanea: Perché mai Dio avrebbe ispirato Paolo a dare false aspettative ai Tessalonicesi e a tutti i cristiani suoi contemporanei, riguardo il tempo della seconda presenza di Gesù?
Dio ha bisogno di questo espediente per mantenere vivente la fede dei cristiani?

Dio




Dio non ha bisogno di alcun "espediente".
Dio tiene conto del fattore umano - lo avevo già spiegato a Luciano ma evidentemente non leggi i miei post e mi tocca ripetere" - e permette a Paolo di esprimere una sua aspettativa come di esprimere della sue opinioni in 1 Corinti 7.

MA E' TUTTO PAROLA DI DIO, SIA CIO' CHE E' SCRITTO SOTTO ISPIRAZIONE SIA CIO' CHE LO SPIRITO DI DIO PERMETTE CHE VENGA SCRITTO, MI CAPISCI?
SCRIVO IN GRANDE AFFINCHE' A TE E A LUCIANO VI ENTRI (FORSE) NELLA TESTA (MA CI CREDO POCO, AHIME''''')


[Modificato da Aquila-58 25/12/2018 12:01]
25/12/2018 12:02
 
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Caro Verderame,

Le false aspettative erano di Paolo... Dio ha bisogno di suscitarle per tenere desti i suoi servitori? Può darsi, Dio conosce la natura umana e sa come stimolarla. Geova ingannata Paolo? Non direi, Paolo era sinceramente convinto della possibilità di sopravvivere fino alla parousia, ma si dovette anche ricredere successivamente.

Resta il fatto che quei noi viventi potrebbero benissimo essere noi (unti come gruppo) che vivremo in quel tempo, e non lui stesso.

Shalom
[Modificato da barnabino 25/12/2018 12:04]
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25/12/2018 12:02
 
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Re: Re:
Aquila-58, 25/12/2018 11.52:


la manifestazione della parousìa non avrà invece bisogno di alcun segno perché sarà il momento in cui CRISTO RENDERA' MANIFESTA AGLI OCCHI DI TUTTI la sua presenza come Re, mi capisci?






[B"]Allora nel cielo apparirà il segno del Figlio dell’uomo, e tutti i popoli della terra si batteranno il petto per il dolore e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con potenza e grande gloria"



----------------------------------------------------------------------------------------------------------
La vita è piacevole. La morte è pacifica. È la transizione che crea dei problemi.

Isaac Asimov
25/12/2018 12:03
 
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Re:
barnabino, 25/12/2018 12.02:

Caro Verderame,

Le false aspettative erano di Paolo... Dio ha bisogno di suscitarle per tenere desti i suoi servitori? Può darsi, Dio conosce la natura umana e sa come stimolarla. Geova ingannata Paolo? Non direi, Paolo era sinceramente convinto della possibilità di sopravvivere fino alla parousia, ma si dovette anche ricredere successivamente.

Shalom




è quello che ho cercato di fargli capire nel mio post n. 136


25/12/2018 12:08
 
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Re: Re: Re:
verderame.1958, 25/12/2018 12.02:




[B"]Allora nel cielo apparirà il segno del Figlio dell’uomo, e tutti i popoli della terra si batteranno il petto per il dolore e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con potenza e grande gloria"




questa è l' erchomenon di Cristo, cioè a dire il momento culminante della presenza, cioè la venuta sulle nubi del cielo.

Mi pare che anche un bambino piccolo lo capisca



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