È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Il racconto del "ricco e Lazzaro" è da intendersi letteralmente o si tratta di una parabola?

Ultimo Aggiornamento: 18/06/2011 17:16
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 111
Città: ALLEIN
Età: 51
Sesso: Maschile
25/05/2009 17:02

Con questa parabola, Gesù desiderava comunicare con la gente, ponendosi al loro stesso livello. Egli parte così da ciò che è per loro familiare, per insegnare un'importante lezione spirituale. Utilizza, probabilmente, un racconto popolare del suo tempo, circa la condizione dei morti nell'Ades, ma non fa questo perchè ne approva la tradizione, ma per sottolineare l'importanza di dare ascolto agli insegnamenti di Mosè e dei profeti, perchè da ciò può dipendere la vita o la distruzione eterna. In ogni caso si tratterebbe di un linguaggio figurato, simbolico, dove il fuoco assume il significato di distruzione eterna, definitiva, e il seno d'Abramo rappresenta la posizione di favore di colui che vi si trova.

Gesù ha usato un'immagine comune, semplicemente per comunicare meglio il suo insegnamento. Non vuol dire che condividesse questo racconto dalle origini pagane, risalenti alla Grecia di quel tempo, nè che Egli credesse nel suo contenuto.
Quella di Gesù era solo una parabola, proposta per insegnare una verità fondamentale, per cui i dettagli d'essa non hanno affatto un significato letterale!

Perchè non è possibile che si debba interpretare letteralmente?
Un'interpretazione letterale viene a crollare sotto il peso delle sue stesse assurdità e contraddizioni. I sostenitori del letteralismo asseriscono che il ricco e Lazzaro siano spiriti senza corpo. Eppure il ricco è descritto come una persona che ha "occhi" che vedono, una "lingua" che parla e che cerca sollievo dal "dito" di Lazzaro: tutte parti concrete di un corpo. Vengono descritti come individui esistenti fisicamente, malgrado il fatto che il corpo del ricco fosse già seppellito nella tomba.

Se la parabola va letta letteralmente, allora Lazzaro ha ricevuto il suo premio e l'uomo ricco la sua punizione, immediatamente dopo la morte e prima del giorno del giudizio. Ma le Scritture dicono che tali ricompense sono state riservate per la fine degli 'ultimi giorni', quando il Signore verrà con giudizio per separare le simboliche pecore dalle simboliche capre. (Mt 25:31,32)

Un'interpretazione letterale della parabola contraddice anche la testimonianza concorde dell'Antico e del Nuovo Testamento, secondo la quale i morti, giusti ed empi, giacciano nel silenzio e nell'incoerenza della morte fino al giorno della risurrezione. (Eccl. 9:5,6)

Cosa intendeva insegnare Gesù con questa parabola?

Il contesto del brano in questione, lo rivela! Hai notato cosa dice il verso 14? In esso si legge: "Ora i farisei, che erano amanti del denaro, ascoltavano tutte queste cose..." .
Credo sia alquanto chiaro che il famoso "ricco" della parabola, fosse la classe farisaica del suo tempo. Questi erano infatti "amanti del denaro". Appropriatamente vengono descritti come al "ricco".
Ma se il ricco rappresenta la classe dei farisei, chi potrebbe rappresenterebbe il povero Lazzaro, accolto nel seno di Abramo?
Ebbene, Lazzaro rappresentava la gente comune di quel tempo, considerata dai farisei come gente di basso livello, priva di istruzione, e incapaci di accedere al meraviglioso messaggio delle Scritture.

Gesù, con questa parabola, volle dare ai farisei una chiara lezione: non sarebbe stato a motivo della loro sapienza, della conoscenza o della loro cultura teologica, che avrebbero ottenuto l'approvazione di Dio, il più grande Abramo, ma solo gli umili, i semplici, coloro che si erano cibati delle briciole cadute dalle tavole imbandite e sfarzose dei ricchi farisei, coloro avrebbero ottenuto accoglienza nel Regno di Dio.

I simbolici tormenti, dunque, non avevano a che fare con fiamme di fuoco letterali, che avrebbero arrostito, senza mai farli morire, coloro che vi erano gettati dentro. Ma erano i tormenti causati ai farisei, da quei semplici e umili cristiani che, con la loro predicazione, smascheravano il comportamento materialistico e carnale di quei sacerdoti irriverenti.
Il salmista dice: "L'empio lo vede e si irrita; digrigna i denti e si consuma; il desiderio degli empi non potrà mai avverarsi" (Sal 112:10)
I tormenti, che causano lo stridor dei denti, non sono altro che la conseguenza della disapprovazione di Dio e la consapevolezza del giudizio che riceveranno. Una rabbia struggente, che non servirà a salvarli.

Nessun inferno di fuoco, dnq! Ma una semplice lezione cristiana, spiegata da Gesù con l'uso di un'illustrazione dal linguaggio comune per l'uditorio al quale Egli si rivolgeva!
(tratto dal blog Apologia del cristianesimo)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:04. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com