"Io ti assolvo", di Giordano Bruno Guerri

Cosi' commenta l'autore:

„Spero che il dibattito sia civile, che da parte cattolica si accetti di discutere la sostanza del libro, invece di impastare il discorso sulla sua metodologia. E che i laici non si intimidiscano o si scoraggino di fronte alla reazione ecclesiastica, come tanto spesso accade. I veri problemi da discutere sono: quali effetti hanno provocato e possono ancora provocare i confessori mettendo in contraddizione la religione con l’etica laica e le leggi dello stato? I sacerdoti sono davvero cittadini al di sopra di ogni sospetto? E’ sensato affidare loro, nel segreto dei confessionali, anche i bambini piu’ piccoli?”

Giordano Bruno Guerri

Una lettura interessante

Simon

Effettivamente la questione della confessione, così come viene intesa e praticata nel cattolicesimo, ha sempre destato molte polemiche fra i laici. Tra l'altro, una delle cause di abbandono della chiesa, da parte di molti cattolici, è proprio quello di non volersi sottomettere a tale pratica.
Sarebbe interessante sviluppare in modo più approfondito questo argomanto, considerando se effettivamente la confessione cattolica ha una base scritturale e se non contrasti con il diritto alla privacy.

Asgardiano, 6/9/2009 8:44 PM:

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Effettivamente la questione della confessione, così come viene intesa e praticata nel cattolicesimo, ha sempre destato molte polemiche fra i laici. Tra l'altro, una delle cause di abbandono della chiesa, da parte di molti cattolici, è proprio quello di non volersi sottomettere a tale pratica.
Sarebbe interessante sviluppare in modo più approfondito questo argomanto, considerando se effettivamente la confessione cattolica ha una base scritturale e se non contrasti con il diritto alla privacy.

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Il libro mette in risalto, sulla base di registrazioni di confessioni vere e proprie, la relatività e la soggettività di questo "sacramento". A seconda del sacerdote di turno ne risultano condanne o assoluzioni. Tutti sembrano invece d'accordo se viene tirata in ballo direttamente la chiesa cattolica stessa: in questi casi non c'è comprensione nè perdono. Anche questo fa molto riflettere e, come diceva un famoso politico: "a pensar male si commette peccato, ma talvolta ci si azzecca...".

Simon