Roberto Carson, 08/07/2009 18.17:
Voi testimoni non festeggiate i compleanni per motivi religiosi e questo è risaputo.
Vorrei sapere in primis quale sia il motivo.
Inoltre, se uno di voi dovesse decidere di parteciparvi, a cosa andrebbe incontro?
e-mail anonima.
I principi implicati li ho espressi commentando a Oreste.
Come è stato fatto notate, il comando, non essendo esplicitamente scritto nella bibbia, non incorre in una violazione diretta di un qualcosa che sia "scritto".
Ciò non di meno, per gli stessi principi che ho esposto nel commento sopra citato, chi pubblicamente praticasse questa usanza essendo un dedicato e battezzato testimone di Geova, non rispecchierebbe una condotta cristiana eccellente, da imitare o da apprezzare.
Se il fatto è pubblico,
saranno gli anziani di congregazione che ne dovranno valutare gli effetti sull'intera congregazione.
Generalmente, è ovvio, una condotta del genere non qualifica un cristiano come idoneo a servizi di privilegio nella congregazione o di rappresentanza alla congregazione stessa.
Esso si squalifica da solo al riguardo (ripeto, se il fatto è noto, pubbblico, e peggio ancora, reiterato).
In ogni caso, essendo un "principio" di condotta cristiana, il probelma resta principalmente fra la persona e Geova che essa ha dichiarato di servire. Seguendo certe pratiche mondane, potrebbe perdere molto facilmente la propria spritualità che aveva in origine.
Comincerebbe a dare onore all'uomo, più che al suo creatore.
Inoltre, come cristiani, facciamo o non facciamo ogni cosa per piacere a Geova, non tanto perché, diversamente, si possa incorrere in questo o in quel provvedimento disciplinare che è generalmente attivato in modo speciale per la protezione della congregazione e per la salvaguardia della fede dei fratelli.
Giuseppe.