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Le ferite dell'amore

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2009 11:39
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Sesso: Maschile
13/09/2009 11:39

Alcuni anni fa, in un caldo giorno d'estate nel sud della Florida, Stati Uniti, un ragazzo decise di tuffarsi in un lago dietro casa sua.

Per la fretta di provare l'acqua fredda, uscì fuori dalla porta del retro, gettandosi dietro le scarpe, le calze e la maglietta. Corse verso l'acqua, senza rendersi conto che mentre nuotava dritto verso la metà del lago, un aligatore stava nuotando a riva. Sua madre però, che era in casa e stava guardando fuori dalla finestra, una volta visto che entrambi si stavano avvicinando, terrorizzata, corse verso l'acqua gridando con quanta voce aveva al figlio.

Quando sentì la sua voce, il ragazzo si allarmò e incominciò a tornare dalla madre. Ma ormai era troppo tardi. Giunto da lui, l'alligatore lo afferrò dalle gambe. Dal molo, la madre lo afferrò dalle braccia, mentre l'alligatori lo aveva afferrato ai piedi. Così ebbe inizio una guerra tra i due. L'aligatori era più potente della donna, ma la madre era molto decisa a non lasciare la presa. Per caso un agricoltore passò da quelle parti con la sua auto, e sentito le sue urla, scese dalla macchina, prese la mira e con il suo fucile sparò all'alligatore.

Per miracolo, dopo settimane di ospedale, il ragazzo è sopravvissuto.

I piedi del ragazzo avevano i tremendi segni dell'attacco dell'animale, mentre nelle braccia aveva graffi profondi, nel posto dove le unghie della madre si erano affondate nella sua carne nel disperato tentativo di tenere stretto il suo caro figliolo. Un giornalista che ha intervistato il ragazzo dopo essersi ripreso, gli ha chiesto se avesse potuto mostrare i segni delle piaghe. Il ragazzo ha sollevato i pantaloni. Ma poi, con un orgoglio ben visibile, ha detto al giornalista: "Ma vedi qui, ho anche i segni di ferite di grandi dimensioni tra le mie braccia, ho questi segni perché la mamma non voleva mollarmi.

Noi possiamo a volte essere come questo piccolo bambino. Abbiamo anche noi ferite o segni profondi. No, non fatti da qualche alligatore in un incidente così drammatico. Ma sono ferite lasciate da un avvenimento doloroso. Alcuni di quste ferite sono invisibili e ci hanno causato il più grande dispiacere. Ma alcune di queste ferite, fratelli, li abbiamo perché Geova non ha rinunciato alla sua stretta su di noi. Nel mezzo della vostra guerra, egli è stato lì, dietro a te per proteggerti. Le Scritture ci insegnano che Dio ci ama. Se nella nostra vita troneggiano Geova Dio e Gesù, allora siamo diventati per loro, come dei figli. Geova vuole proteggerci e può adottare misure di qualsiasi maniera. Ma alcuni di noi, scioccamente si avventurano in situazioni pericolose. Il Lago della vita è pieno di rischi, e ci si dimentica che il nemico è sempre in attesa. Pertanto, quando avrà inizio la guerra, se abbiamo su di noi i "segni" del suo amore tra le nostre braccia, vogliamo essergli grati. Egli non ci ha lasciato e anche noi non lo lasceremo.

Walter Simoni

walter.simoni@yahoo.it
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