Pertanto riguardo ad Eva, sarà solo Geova che potrà giudicare in merito se potrà rientrare nel beneficio della resurrezione. Noi non possimo dirlo ovvero non lo possiamo né confermare né smentire.
Tieni conto comunque che Eva, pur non avendo ricevuto il comando di non mangiare il frutto direttamente da Geova, sapeva bene che tale limitazione aveva origine da Dio. Inoltre Eva era perfetta, per lei non era "naturale" peccare così come purtroppo lo è per noi, quindi la sua violazione non era qualcosa di irrinunciabile.
Eva, come attesta la Bibbia, si lasciò ingannare dal serpente, ma la sua trasgressione rimane comunque molto grave agli occhi di Geova. Sicuramente ambiva a qualcosa di grande, di bello, di buono, sia per lei che suo marito, ma sapeva che Dio non voleva che mangiasse quel frutto e che se lo avesse fatto lo avrebbe fatto dispiacere.
Ella quindi, disubbidì esplicitamente ad un comando imposto dal suo Creatore, Colui che diede la vita a lei e a suo marito, Colui che le diede la possibilità di vivere eternamente in un paradiso, per cosa poi? Per dare ascolto ad un misero serpente parlante!
Personalmente credo che il peccato di Eva non fu meno grave di quello di Adamo, pur spendo che lei venne ingannata ed il primo uomo no. Rimane il fatto che comunque disubbì al Creatore nonostante poteva benissimo astenersi dal farlo dato che la sua natura era perfetta.