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Separazione

Ultimo Aggiornamento: 24/11/2009 19:03
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13/11/2009 16:46

caro Titti,
le separazioni prima del 17 ci sono state, eccome!
le case editrici c'entrano come i cavoli a merenda
né prima del 17, né dopo..
QUESTE SEPARAZIONI AVVENNERO PER DIVERSITA' DI PENSIERO
nella maggioranza dei casi.
Russell stesso si separò da Barbour, poichè questi non credeva al
sacrificio di riscatto di Cristo.
La separazione da Patton avvenne sempre per "diversita di pensiero"

Nel 1881 Paton cominciò a sostenere tesi analoghe (anche se non identiche) a quelle di Barbour sul valore del sacrificio di riscatto di Cristo. Russell si trovò costretto a rifiutare gli articoli di Paton, che erano in discordia sul suo pensiero;
ne seguì un contrasto fra i due. Nel 1881 Paton e Russell si separarono definitivamente.

J.H. Paton, The Day Dawn, or the Gospel in Tipe and Prophecy Pittsburgh, Pa, AD. Jones, 1880.



Ci furono due edizioni di questo volume, ma solo la prima fu approvata da Russell, ovvero quando Paton la pensava come Russell.
La seconda edizione apparve dopo la rottura tra Paton e Russell e quest'ultimo scoraggiò la lettura della seconda edizione in quanto sostanzialmente diversa dalla prima.

Come fai a dire che queste non furono separazioni?

Lo stesso vale per i quattro espulsi da Rutherford.
almeno 3 di essi crearono ciascuno un proprio gruppo
sostanzialmente diverso dagli altri. (hai visto il diagramma?)

io la vedo così, come già detto:
ciascuno voleva la preminenza e Rutherford non godeva di
molta simpatia.

così fu per Frytag, per Johnson, per Sturgeon e per altri.

1Corinti 1:10
Ora vi esorto, fratelli, per il nome del nostro Signore Gesù Cristo, a parlare tutti concordemente, e a non avere fra voi divisioni, ma ad essere perfettamente uniti nella stessa mente e nello stesso pensiero.

esempio:
gli studenti biblici aurora (almeno quelli della Polonia, non so voi), pensano di far parte
dei 144.000. Come è possibile se allo stesso tempo dicono che la chiamata dall'alto ha avuto luogo in 1881 e terminò nel 1916?
Allora dovrebbero essere tutti ultranovantenni!!

by bruciolis







[Modificato da bruciolis 13/11/2009 16:51]
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13/11/2009 17:30

Informazioni utili sulla vicenda dell'espulsione dei quattro direttori avvenuta nel 1917, sono presenti nel libro "La Fede in cammino" di Alexander H. Macmillan, opera che presenta una ricostrizione storica del movimento dei TdG, dalle loro origini fino agli anni 50.

tdgstoriasoctel.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

Di seguito riporterò il quinto capitolo del libro.



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13/11/2009 17:31

IL GIUDIZIO DI DIO INIZIA NELLA SUA CASA

C. T. RUSSELL ERA MORTO. Ma l’opera alla quale aveva dato così tanto tempo non era ancora stata completata. In quel momento noi non lo realizzammo completamente. Alcuni erano certi che con la sua morte sarebbe terminata l’opera di ‘mietitura’, sebbene egli ci avesse detto chiaramente che c’era ancora molto lavoro da fare. Gesù avvertì molte volte gli apostoli, che sarebbe stato ucciso a Gerusalemme; ma essi, quando egli morì, rimasero tutti perplessi. Noi sapevamo che Gesù Cristo è il Signore della mietitura, ma la nostra relazione con Russell ci aveva portato a credere che lo stesso Russell avesse qualche incarico speciale che non avrebbe potuto essere assegnato a nessun altro. Ecco, Russell era morto, ma l’opera era ancora lì dinanzi a noi e doveva essere completata. Dovevamo fare qualcosa, ma rimanemmo perplessi per un certo tempo.

Fu a nostro vantaggio che alla data delle elezioni, per eleggere il direttivo della Società, vi fossero ancora 2 mesi. Avemmo tempo per pensare, per preparare le nostre menti e fare le giuste considerazioni per le prossime elezioni. In quel momento nessuno voleva prendersi la possibilità della direttiva. Io non lo stavo certamente cercando, sentivo di essere solo un predicatore e la responsabilità esecutiva non era mai stata mio desiderio. Ci riunimmo e formammo un comitato composto da J. F. Rutherford, legale della Società, che non era ancora membro del direttivo; W. E. Van Amburgh, segretario-tesoriere; A. I. Ritchie, vice presidente; io dovevo servire quale aiuto o assistente di questo comitato esecutivo. Poi iniziammo ad operare, cercando di capire cosa si poteva fare per fare in modo che l’opera continuasse.

All’inizio cercammo solamente di tenere insieme la cosa, incoraggiando coloro che erano associati alla Società, affinché continuassero attivamente senza perdere il coraggio e la confidenza. La Torre di Guardia continuò ad apparire regolarmente con il materiale che Russell aveva terminato prima della sua morte.

Man mano che si avvicinava il giorno dell’elezione del direttivo, la tensione aumentava. I pochi ambiziosi della direzione generale tenevano piccoli comizi qui e là, facendo un po’ di propaganda, affinché fossero eletti i loro candidati. Ad ogni modo, Van Amburgh ed io ottenemmo il maggior numero di voti. Molti azionisti, sapendo della nostra lunga associazione con Russell, diedero a noi le loro preferenze affinché scegliessimo colui che ritenevamo fosse il più adatto per l’incarico.



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13/11/2009 17:32

GLI INDIVIDUI NON SONO IMPORTANTI PER L’OPERA DI DIO

Era una grande responsabilità. Per farvi comprendere meglio la posizione nella quale personalmente mi trovavo, dovrei forse raccontarvi un’esperienza che ebbi con C. T. Russell poco prima della sua morte.

Russell trascorreva sempre la mattinata prima di mezzogiorno, dalle 8 alle 12 nel suo studio, preparando gli articoli della Torre di Guardia o qualunque altro scritto o ricerca sulla Bibbia. Nessuno andava mai nel suo studio la mattina, a meno che non venisse chiamato, che avesse qualcosa molto importante, o che si fosse trattato di un caso di vita o di morte.

Una mattina, circa 5 minuti prima delle 8, uno stenografo mi disse: “Il fratello Russell vuol vederti nello studio.”

“Che c’è ora?” Pensai.

Andai su e bussai alla porta dello studio. Egli disse: “Entra fratello. Va nel salotto ti prego.” (Era una stanza adiacente allo studio) “Sarò da te fra un minuto o due”.

Quando egli entrò, con un’espressione seria sul volto, disse, “fratello, hai ancora un profondo interesse per la Verità come quando iniziasti?”

Lo guardai sorpreso.

Egli continuò, “Non essere sorpreso, è solo una domanda retorica.” Poi mi descrisse le sue condizioni fisiche, ed avevo sufficienti nozioni di patologia da sapere che non avrebbe vissuto ancora molti altri mesi, a meno che non si fosse risparmiato.

“Ora fratello, questo è ciò di cui voglio parlare con te: Io non sono più in grado di fare il lavoro da solo. Ho bisogno di qualcuno che possa fare da assistente al presidente. Il lavoro aumenta rapidamente e continuerà a crescere, perché vi è un’opera mondiale di predicazione del ‘Vangelo del Regno’ che deve essere fatta in tutto il mondo.

Egli mi fece un’illustrazione dell’opera, come la vedo ora in espansione, costruendo la Società del Nuovo Mondo. Egli la vide dalla Bibbia, mentre io pensavo che egli parlasse di qualcosa che avrebbe voluto vedere, ma non ero molto sicuro che egli la vedesse.

Poi feci un’osservazione sfortunata. “Fratello Russell, ciò che stai dicendo, non mi è chiaro”.

“Cosa vuoi dire fratello?”

“La tua morte e la continuazione dell’opera. Perché quando tu morirai, noi ce ne resteremo qui, con le mani in mano, compiacenti, aspettando di andare in cielo con te. Ci fermeremo.”

“Fratello, se questa è la tua idea, tu non ne vedi lo sbocco. Questa non è un’opera umana, è l’opera di Dio. Nessun uomo è indispensabile al suo successo. Ora, tu conosci fratelli in ogni luogo a causa dei tuoi frequenti viaggi, servendo le congregazioni. Dimmi, chi potrebbe essere adatto per questo posto?”

Discutemmo di fratelli di vari luoghi del paese, che erano attivi nella predicazione del messaggio del Regno, ma egli non considerava adatto nessuno di loro o pensava che non fosse nella posizione di venire a Brooklyn.

Lasciai il suo ufficio che erano circa le 11.30 a.m. C’era una porta scorrevole che dal salotto immetteva nell’atrio, ed egli aprì quella porta. Mentre stavo uscendo, mi prese per un braccio e disse: “solo un momento. Va nella tua camera e prega il Signore su questa faccenda, poi ritorna e vienimi a dire se il fratello Macmillan sarà disponibile per occupare questo incarico.”

Poi chiuse la porta, ed io rimasi lì mezzo stordito. Ci pensai su seriamente e pregai per qualche tempo, infine gli dissi che sarei stato felice di fare qualunque cosa avrei potuto per assisterlo.

Tutto ciò accadde poco prima che morisse, durante il suo ultimo giro di conferenze. Appena prima di partire, egli scrisse delle lettere a coloro che noi chiamavamo i capi dei vari dipartimenti, sottolineando i loro doveri e informandoli che: “durante la mia assenza A. H. Macmillan deve essere considerato completamente responsabile del lavoro della Betel. Fate qualunque cosa egli vi dice di fare, non ha importanza se siete d’accordo o no, se vi darà ordini errati, lo riprenderò al mio ritorno.” Poi mi diede le copie di tutte le lettere e disse: “Tu hai lo schema della Società. Lavora e produci.”

Questa cosa pesò grandemente nella mia mente durante i due mesi che precedettero quelle elezioni. Ovviamente Russell si aspettava che l’opera proseguisse. Io volevo assisterlo durante la sua assenza, ma il pensiero di avere la responsabilità dell’intera organizzazione ma spaventava. La scacciai.

Poi qualcuno mi disse, “Mc, tu hai grandi responsabilità di essere eletto. Tu eri il rappresentante particolare del fratello Russell; quando egli partì ci disse di fare qualunque cosa tu ci avessi detto. Egli se n’è andato per non tornare più, sembra che tu sia l’uomo che necessita per andare avanti.”

“Fratello”, dissi, “questo non è il modo giusto di affrontare l’argomento. Questa è l’opera del Signore, e l’unica posizione che occupiamo in essa è quella che il Signore stesso stabilisce e che è adatta a noi, ed io sono sicuro di non essere l’uomo adatto per quest’opera.”



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13/11/2009 17:33

VIENE ELETTO UN NUOVO PRESIDENTE

Stavamo ancora affrontando il problema di ‘chi sarebbe stato eletto?’, quando il fratello Van Amburgh venne da me e disse: “Fratello, chi pensi che dovremmo eleggere?”

Risposi, “ora, c’è un solo uomo che è completamente qualificato per farsi carico di quest’opera, ed è il fratello Rutherford.”

Egli mi prese la mano e disse: “Sono con te” Questo fu tutto quello che ci dicemmo.

Rutherford non sapeva cosa stava succedendo, egli non stava facendo nessun tipo di propaganda elettorale, né sollecitava voti, ma credo che nutrisse qualche preoccupazione, sapendo che se fosse stato eletto, avrebbe avuto fra le mani un gran lavoro da fare.

Il 6 Gennaio 1917, J. F. Rutherford venne eletto presidente: Nelle nostre menti non c’è alcun dubbio che in questa scelta era stata fatta la volontà del Signore. E’ certo che lo stesso Rutherford non ebbe nulla a che fare con quest’elezione.. E. Van Amburgh fu eletto segretario-tesoriere e A. N. Pierson Vicepresidente. I Direttori non furono eletti poiché erano stati incaricati a vita da Russell. Egli poté farlo poiché aveva la maggioranza dei voti, sebbene, in armonia con lo statuto avrebbero dovuto essere eletti ogni anno, come apprendemmo in seguito.

J. F. Rutherford ebbe, dalla maggioranza di coloro che in quel tempo erano associati con la Società, un caldo benvenuto a motivo della sua capacità, quale nuovo manager della Società. Ma fu subito chiaro che alcuni, sebbene pochi, specialmente alla Direzione Generale, non lo vedevano di buon occhio. Alcuni di questi pensavano che avrebbero dovuto essere eletti loro al posto di Rutherford, considerandosi maggiormente qualificati per la posizione di presidente. Il fatto che Rutherford venne accettato dagli azionisti della Società e che durante la sua amministrazione faceva ogni sforzo per seguire le disposizioni di Russell, sembrò non impressionarli.

E’ vero che Rutherford era un tipo di persona completamente diversa da Russell. La loro base culturale può aver influito su di loro. E’ certo che la vita casalinga di Russell abbia influito sul suo temperamento. Suo padre era sempre ben disposto e questo ragazzo era l’idolo del suo cuore. Fu educato in seno al lusso e in un’atmosfera di amore familiare, sebbene sua madre morì quando egli era ancora giovane. Sembra che ottenesse qualunque cosa desiderava e ne era riconoscente, sviluppò così uno spirito di mitezza e affezione. Non vi era assolutamente nulla di crudo o di rude in lui. Egli ereditò questa disposizione e suo padre lo nutrì fino alla fine.

Quando divenne grande, iniziò ad associarsi con altri nella sua attività di predicazione e queste sue caratteristiche divennero ancora più marcate. Occasionalmente doveva essere severo con gli associati all’organizzazione, ma era estremamente generoso, sopportava le sofferenze ed era gentile quando aveva rapporti con quanti sperava potessero essere recuperati. Ma con tutta la sua generosità e gentilezza, non diveniva mai, in nessun modo, un molle. Non avrebbe mai tollerato nulla che avrebbe potuto essere contrario a ciò che egli aveva compreso essere l’insegnamento della Bibbia. Su questo punto era così rigido, che quando era arrivato ad una spiegazione della verità, non permetteva nulla che potesse sembrare un compromesso.

I precedenti di J. F. Rutherford erano completamente diversi. Era nato l’8 Novembre del 1869 in una fattoria del Missouri, nella contea Morgan. Nella sua vita non ebbe giovinezza. Quando aveva 16 anni, decise di diventare avvocato. Per avere l’approvazione del padre, dovette assumere una persona che occupasse il suo posto nella fattoria del padre, come pure dovette pagarsi i contributi e le spese scolastiche, perché suo padre non lo avrebbe aiutato. Un amico gli fece un prestito senza alcuna altra garanzia che la sua parola e con quel denaro poté terminare gli studi. In breve tempo fu in grado di ripagare completamente il debito. Così a casa ebbe poco incoraggiamento. Suo padre era una persona estremamente severa che privò il giovane Rutherford di ogni emotività.

Quando egli identificò se stesso con l’opera dei Testimoni di Geova, ed entrò nel ministero, il suo genere di vita era già ben indirizzato, egli era un uomo maturo, si avvicinava ai 40 ed era a conoscenza delle leggi e della politica. In qualità di consigliere legale della Società Torre di Guardia, sin dal 1907 in poi, aveva una completa conoscenza degli affari della Società e del modo in cui Russell desiderava che venissero fatte delle cose.

Rutherford aveva manifestato sempre un profondo amore cristiano per i suoi conservi ed era molto gentile di cuore, naturalmente non aveva la stessa disposizione gentile e i modi calmi di Russell. Egli era schietto e non si vergognava di dire le cose o nascondere i propri sentimenti. La sua poca capacità di smussare gli spigoli a volte non veniva compresa nemmeno quando parlava con gentilezza. Ma egli era divenuto presidente solo da poco, quando divenne chiaro che il Signore aveva scelto l’uomo giusto per l’opera.



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13/11/2009 17:33

UN CAMBIAMENTO NELL’AMMINISTRAZIONE SI RIVELA UNA PROVA

Per comprendere l’attuale espansione dei Testimoni di Geova e la natura della loro Società del Nuovo Mondo, è necessario comprendere lo sviluppo progressivo della Società, relativamente alle condizioni esistenti in ogni periodo. Russell aveva la visone e l’abilità negli affari che posero un solido fondamento durante la sua amministrazione. Tutto ciò fu d’effetto e raggiunse lo scopo di Geova, di mettere insieme un popolo devoto all’attività del suo Regno.

Rutherford, d’altra parte, si fece carico della responsabilità quando non solo gli affari della Società, ma anche le condizioni del mondo, erano in condizioni precarie. Fu al culmine della 1a Guerra Mondiale il momento in cui molti degli associati della Società si aspettavano che l’opera sarebbe terminata con la morte di Russell. Con questo Geova diede a coloro che erano in linea con il suo Regno, l’opportunità di dimostrare se erano completamente devoti a Lui o no e le prove, le cause in tribunale, identificarono realmente coloro che erano interessati maggiormente a loro stessi quali individui, di quanto non lo fossero nel portare alle pecore smarrite la Buona Notizia del Regno di Dio.

Quest’opera di vagliatura non avvenne durante i giorni di Russell, ma improvvisamente, quasi senza nessun avvertimento, durante i primi due anni dell’amministrazione di Rutherford.

Russell era stato presidente della Società dal momento in cui fu incorporata, fino a quando morì nel 1916, e qualche volta guardiamo a lui con ciò che può quasi sembrare adorazione delle creature. La sua naturale capacità di comprendere le scritture e la sua abilità nell’esporle, era molto al di là di quella di qualunque altra persona, pochi l’avrebbero criticato o avrebbero trovato errori in lui o nelle sue spiegazioni della Bibbia. Mentre Rutherford, era solo un tipo di uomo completamente diverso ma si associò al nostro movimento più tardi di coloro che si opponevano a lui. Quando divenne presidente cominciò ad apparire che alcuni erano associati con noi, non per amore della verità, o per il desiderio di servire Geova, quanto per il loro piacere personale o per la compagnia di un uomo come Russell. Ma quando Rutherford si unì, fece tutto unicamente per la crescita dell’opera. La sua attitudine era, “Fate il lavoro e non venite a chiacchierare con me”. Per alcuni questa fu una dura prova. Avevano ammirato tanto le qualità naturali di Russell, che pensavano di dover sviluppare le stesse qualità. Alcuni erano così pieni di quell’idea, che non riuscivano a vedere la forza e l’integrità di un uomo come Rutherford e non riuscivano neanche a conciliare questi attributi con l’amore che egli continuamente cercò di manifestare verso tutti. Così per alcuni divenne un caso di personalità nel suo complesso; la domanda alla quale tutti noi eravamo obbligati a rispondere era: Siamo nell’organizzazione solo per associarci con un uomo che ha una disposizione piacevole e che reca gioia e conforto, o siamo qui perché amiamo Geova e vogliamo condividere solo con Lui e con Gesù Cristo nel fare la Sua volontà?

Fu un tempo di esperienze e di grandi pressioni, con o senza l’organizzazione e lo stesso Rutherford imparò molto presto a trattare con i suoi associati, come pure nello stabilire l’organizzazione di predicazione dei Testimoni di Geova.



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13/11/2009 17:34

L’AMBIZIONE PERSONALE SMEMBRA L’OPERA

Prima di partire per il suo ultimo giro di predicazione, Russell mi aveva dato precise istruzioni. Egli mi aveva suggerito di fare dei cambiamenti negli uffici, alcuni dovevano essere assegnati a compiti diversi. Feci subito queste variazioni. Ma dopo la morte di Russell, fui subito criticato per averli fatti.

Un’ulteriore disposizione che Russell mi aveva dato prima di partire, era di fare in modo di mandare in Inghilterra uno dei rappresentanti viaggianti, L. Johnson. Egli avrebbe dovuto cercare di predicare la Buona Notizia alle truppe, parlando del Regno di Dio ai soldati e ove possibile li avrebbe confortati mentre si preparavano all’azione.

Il Comitato esecutivo del quale Russell era presidente, stabilì, secondo il desiderio che Russell mi aveva espresso, di mandare Johnson in Inghilterra. Oltre a predicare alle truppe, egli doveva fare un giro per l’Inghilterra, visitare le congregazioni che erano sparse per tutto il paese, confortarle nelle ansietà del periodo di guerra e incoraggiarle a continuare con fermezza nell’opera di predicazione del Regno di Dio, quale speranza dell’uomo in generale. Egli doveva raccogliere intorno al progresso dell’opera in Inghilterra, quanto più notizie poteva. Doveva fare un completo rapporto delle condizioni esistenti in quel luogo e consigliare su come poter migliorare le cose. Questo rapporto doveva essere fatto alla Società, ma Johnson non doveva fare alcun cambiamento fra il personale della sede Inglese. Se fosse sembrato necessario qualcosa di questo genere, la Società l’avrebbe considerato sulla base del suo rapporto.

Quando Johnson arrivò in Inghilterra nel Novembre del 1916, ricevé dagli amici un caloroso benvenuto di cuore. Dopo la morte di Russell essi avevano molti problemi da risolvere ed erano lieti di avere un rappresentante della Sede Centrale con loro. Johnson fu il benvenuto in ogni luogo dove andò. Poteva dire loro molte cose circa la morte di Russell ed il progresso che l’opera stava avendo in America.

Le attenzioni accentrate su di lui iniziarono a fargli pervertire il giudizio ed iniziò a persuadersi, fino a quando giunse alla ridicola conclusione di essere ‘Il Servitore’ della parabola di Gesù sul ‘talento’. Successivamente pensò di essere il ‘Sommo Sacerdote del mondo’. La sua condotta in Inghilterra causò, relativamente all’opera, molta confusione e profonda preoccupazione. Cercò di ottenere il controllo del conto in Banca della Società, licenziò sommariamente alcuni dei dipendenti della sede Londinese senza avere il potere di farlo. Rutherford che nel frattempo era stato eletto Presidente della Società, si accorse che doveva agire prontamente per salvare dallo smembramento l’opera in Inghilterra.

Mandò a Johnson un telegramma cancellando il suo programma e richiamandolo negli Stati Uniti. Finalmente Johnson accondiscese alla chiamata di Rutherford, ma dopo aver mandato molti telegrammi, cercando di far vedere che vi era molto bisogno di lui in Inghilterra e che occorreva affidargli il controllo del campo Inglese. Dopo il suo ritorno in America cercò di persuadere Rutherford a rimandarlo in Inghilterra per completare lì la sua opera, ma non ebbe successo. Non riuscendo a ritornare in Inghilterra fu portato a pensare che Rutherford non era l’uomo adatto, con l’abilità necessaria per essere presidente.

Il passo successivo fu influenzare il consiglio dei direttori per obbligare Rutherford a rimandarlo in Inghilterra. Apparentemente ebbe qualche difficoltà ad ottenere il loro appoggio. Li persuase ad opporsi al presidente con lo scopo di dirigere la Società a modo loro. Essi conclusero che avrebbero dato una mano a Johnson e mostrato al loro autorità. “Non è buono che Rutherford abbia il controllo degli affari della Società. Gli faremo capire che può essere presidente; ma dovrà essere solo un capo figurativo. Dovrà camminare sotto la nostra guida e come consiglio dei direttori amministreremo noi la Società, dirigeremo i suoi indirizzi e avremo cura degli affari. Van Amburgh sarà il nostro segretario-tesoriere ed avremo l’intera cosa nelle nostre mani.” Ciò accadeva nella primavera del 1917.

Rutherford sapeva che Johson li stava consigliando in questo modo, e malgrado ciò era estremamente paziente verso tutta l’intera dura prova. Rutherford, consapevole di ciò che Johnson aveva fatto, mostrando la sua mancanza di reale interesse per il benessere della Società, aveva tutte le ragioni per allontanarlo dalla casa Betel, ma non lo fece. Non prese nemmeno alcuna iniziativa per interferire con il complotto che i ribelli tramavano per opporsi al suo incarico di presidente. Fece tutto ciò che poteva per aiutare i suoi oppositori ad accorgersi dei loro errori, avendo con loro numerose riunioni, cercando di ragionare con loro e mostrando loro quanto il loro comportamento fosse contrario al carattere della Società ed all’intero programma che Russell aveva seguito sin da quando era stata formata la Società. Egli si rivolse perfino a molti di noi e chiese: “Dovrei rassegnare le dimissioni, permettendo a coloro che si oppongono di prendere la direttiva? “Tutti noi rispondemmo: “Fratello, il Signore ti ha messo dove ti trovi, fermarsi e dare le dimissioni non sarebbe un comportamento leale verso il Signore.” Inoltre, coloro che lavorano negli uffici hanno minacciato di fermarsi se questi uomini otterranno il controllo.

Le cose cominciarono a venire a capo, quando ad una sessione allargata, durante l’annuale riunione del 1917, questi direttori tentarono di far passare una risoluzione per emendare le leggi della Società, concentrando il potere amministrativo nelle mani del consiglio dei direttori. Ciò non era solamente contrario ai provvedimenti organizzativi praticati da Russell, durante i 32 anni precedenti della sua amministrazione, ma era contrario all’espresso desiderio degli azionisti. Rutherford fu obbligato a stralciare la nozione e da allora l’opposizione crebbe più inflessibile e più determinata.



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13/11/2009 17:34

UN’AZIONE RIBELLE OBBLIGA A METTERE LE CARTE IN TAVOLA

Avendo la certezza che questi uomini avrebbero provato a vincolare i fondi della Società con un’azione illegale (come Johnson aveva provato a fare a Londra), Rutherford decise di agire. Era giunto il momento per un’azione strategica nell’interesse di tutti.

Egli si stava preparando per fare un giro di predicazione nell’ovest ed era molto preoccupato per ciò che avrebbero potuto fare i suoi oppositori durante la sua assenza. Mi disse: “Fratello questi uomini potrebbero provare a fare qualcosa mentre sono via, ma non aver timore e non preoccuparti di ciò che potrebbero fare.”

“Cosa devo fare se essi proveranno ad amministrare le cose mentre tu sarai via?” chiesi. “Se diventano troppo turbolenti, indicando che vogliono passare all’azione contro la Società, chiama un poliziotto.”

“Cosa ...! un poliziotto?”

“Sì, se diviene necessario non esitare.”

Io non comprendevo i meandri della sua mente legale. Ma rassicurato così, un giorno mentre Rutherford era via ed io ero nell’ufficio giù a Hick Street con il nostro direttore Robert J. Martin, questi quattro dignitari che pensavano di essere direttori, marciarono fino alla scrivania di Van Amburgh, nella parte posteriore dell’ufficio e dissero: “Fratello Van Amburgh, ti ordiniamo di andare di sopra, ‘alla cappella’”. Era al secondo piano, proprio sopra al suo ufficio, “Vogliamo che tu compia alcune transazioni.”

Van Amburgh sapeva cosa stava succedendo e disse: “Non infastiditemi amici, andate a fare le vostre cose, devo fare il mio lavoro.”

“Noi vogliamo che tu vada su. Dobbiamo raggiungere il ‘quorum’.” Erano in quattro ed erano la maggioranza del consiglio. Nel consiglio erano in sette e per approvare legalmente una decisione era necessario un ‘quorum’ di cinque. Io stavo a guardare cosa stava succedendo. Tutti gli altri lavoratori guardavano nervosamente, preoccupandosi di ciò che stava accadendo. I quattro andarono su, si sedettero e cominciarono a parlare di ciò che avrebbero fatto. Mi preoccupavo anch’io. Sapevo che se avessero raggiunto il ‘quorum’ necessario per approvare la decisione, potevano rivolgersi legalmente ai tribunali e avrebbero potuto cambiare l’intera struttura dell’organizzazione. Aspettai un poco e dissi: “Fratello Martin, andiamo su a vedere cosa stanno facendo i fratelli.” Quando arrivammo là, mi ordinarono di uscire.

“Ne abbiamo abbastanza di te! Tu hai cercato di dirigere questo posto perché il Pastore Russell ti ha lasciato incaricato dell’opera, ma ora comandiamo noi. Esci da qui.”

In quel tempo io ero vice presidente della nostra corporazione di New York. Pertanto in assenza del presidente Rutherford, io avevo il controllo e la responsabilità delle proprietà possedute dalla Società. Non ricordai loro questo particolare, ma dissi a Martin di chiamare un poliziotto.

Egli trovò un vecchio Irlandese, un tipo esperto, entrò agitando un lungo bastone nero che faceva ruotare in mano. Egli disse:

“Bene signori, qual è il problema?”

Io dissi, “Agente questi uomini non hanno nulla da fare qui, il loro posto è al 124 di Columbia Height, qui stanno disturbando il lavoro. Si sono rifiutati di andarsene quando glielo abbiamo chiesto, così abbiamo pensato di chiamare la legge.”

Essi saltarono su cominciando a reagire. Il poliziotto agitò il bastone facendolo ruotare in cerchio e disse: “Signori, per voi è ora una cosa seria, Faith ed io conosciamo questi due, Macmillan e Martin, ma a voi gente, non vi conosciamo. Ora è meglio che ve ne andiate se no saranno guai.”

Raccolsero i loro cappelli e scesero facendo le scale due alla volta e si affrettarono su a Borrough Hall per mettersi in contatto con un avvocato. Combattevano come matti. In seguito Rutherford disse che questo era il motivo per cui mi aveva detto di chiamare il poliziotto, per farli reagire. Si erano insinuati clandestinamente, cercando di disturbare le congregazioni, interferendo con l’opera. Egli lo sapeva e chiamando un poliziotto pose fine alla corsa che in qualche modo doveva essere chiarita per riportare l’unità nell’organizzazione.

Sebbene l’organizzazione legale della Società gli fosse completamente familiare, Rutherford sottopose l’accaduto ad una preminente società di legali di Philadelphia per determinare lo status del Consiglio dei Direttori; da un rapporto critico che ricevette, si accorse che questi uomini, non erano per niente membri legali del consiglio! Russell li aveva eletti direttori a vita, ma lo statuto stabiliva che i direttori dovevano essere eletti dagli azionisti ogni anno. Quindi, Rutherford, Pierson e Van Amburgh erano direttoti perché erano stati eletti ai posti di presidente, vice presidente e segretario-tesoriere; erano stati eletti come dirigenti e ciò li rendeva membri del consiglio. Mentre i quattro oppositori non erano stati eletti legalmente, quindi non avevano nessuna autorità legale di agire per conto della Società, e dal momento che l’attitudine che avevano mostrato aveva reso evidente che non erano uomini qualificati, fu una procedura semplice per Rutherford nominare ai posti vacanti altri direttori fino alla successiva elezione.

Il culmine giunse nel Luglio del 1917, solo sei mesi dopo che Rutherford era stato eletto presidente. Egli aveva stabilito di produrre il settimo volume sulle Scritture. Russell ne aveva scritti sei. Il settimo, chiamato “Il Mistero è Finito”, fu compilato con il materiale preso dalle note e dagli scritti di Russell e fu pubblicato come lavoro postumo di Russell. Poiché secondo lo statuto il presidente era anche direttore degli affari della Società, Rutherford non aveva consultato il consiglio dei direttori e i quattro che credevano di essere membri sollevarono violente obiezioni. Il risultato della loro opposizione agli indirizzi e al lavoro della Società, divenne così amaro che sarebbe stato impossibile mantenere l’unità alla Direzione Generale fino a quando fossero rimasti. Fu chiesto loro di lasciare la casa Betel o di mettersi in linea con l’opera. Scelsero di andarsene.



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13/11/2009 17:35

CIBO SPIRITUALE PER QUELLI APPROVATI

Vi chiederete perché vi sto dicendo tutte queste cose, perché parlando così dovrei rendere pubblici i nostri “guai di famiglia”. E’ stata certamente una delle più penose esperienze attraverso la quale sono passato in tutta la mia vita, vedere coloro che una volta avevano manifestato zelo per l’opera del Signore con i quali eravamo stati in una così intima relazione per numerosi anni, che ora, poiché non avevano ricevuto l’onore che essi pensavano fosse dovuto loro, cercavano di ottenere il controllo dell’organizzazione del Signore. Ma questo è il motivo per cui è divenuto una parte così importante della mia storia. Questi eventi non sono ricordi attuali, ma essi formano una parte significativa delle prove sulle profezie della Bibbia, ora in via di adempimento. Quello fu il momento dell’eliminazione delle erbacce, fu un tempo di giudizio, una pulizia dell’intera organizzazione, per farla divenire la famiglia separata dei servitori di Dio.

Tutti gli associati furono obbligati a prendere una decisione. Avrebbero continuato con l’organizzazione che Geova stava usando in quel tempo, che ha ovviamente benedetto, o avrebbero seguito alcuni individui che erano maggiormente interessati in opinioni personali piuttosto che a portare avanti il lavoro di mietitura? Alcuni lasciarono l’organizzazione di cattivo umore con i loro capi, sebbene la maggioranza non esitò a mostrare apprezzamento per l’indirizzo che Rutherford aveva preso e manifestare confidenza per la sua determinazione nel vedere compiuta la volontà del Signore.

Tutti noi fummo inclini a meravigliarci ed esclamammo: “Che strano dover avere una tale prova ora!”. Allora ci ricordammo le parole dell’apostolo Pietro: “Amati, non siate sorpresi per ogni dura prova che viene su di voi per provarvi, come se vi stesse succedendo qualcosa di strano.”

Vero, Gesù aveva detto: “Da questo tutti gli uomini sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi.” Ma lo stesso giorno in cui egli pronunciò queste parole, fu tradito da uno di quelli che dicevano di amarlo! Non è strano che allora nelle moderne congregazioni, alcuni vorranno seguire lo stesso esempio, gettando il discredito, togliendo la pace dalla famiglia, e mettendo in pericolo la vita dell’organizzazione stessa. Infatti, uno dei quattro oppositori, disse che avrebbe preferito vedere a pezzi la Società piuttosto che sotto il controllo di Rutherford.

Tale separazione fu inevitabile in vista della profezia che Gesù fece, informando che avrebbe gettato fuori tutti coloro che non erano veramente interessati a cibare il suo gregge. Egli promise di ritornare e avrebbe fatto sedere i suoi servitori a tavola per mangiare il cibo che egli stesso avrebbe servito. Ma indicò che alcuni degli osservatori non sarebbero stati fedeli nel compiere i loro doveri; infatti avrebbero battuto e abusato dei loro compagni - servitori. Egli disse che questi li avrebbe gettati fuori e messi da parte.

L’importante opera che avevamo di fronte, per la quale il Signore stava preparando il suo popolo, avrebbe richiesto un’organizzazione unificata, composta solo di quelli che erano volenterosi, ubbidienti e fedeli.

Il profeta Malachia predisse che sarebbe stata necessaria una pulizia, prima che venisse intrapresa questa grande opera di testimonianza al mondo intero. Disse: “Il messaggero del patto, colui che io desidero, che cammina dinanzi a me, dice Geova ... Egli purificherà i figli di Levi e li raffinerà come l’oro e l’argento; ed essi offriranno a Geova offerte di giustizia.” Questi sarebbero stati cibati alla tavola di Geova, in modo da essere rafforzati per portare avanti le loro assegnate responsabilità.

La lotta interna che era stata superata con successo, aveva pagato la sua tassa. Ma le nostre maggiori difficoltà dovevano ancora venire.



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
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17/11/2009 19:41

Caro bruciolis. Sul Paton sto ritirando le mie parole indietro. Non sapevo la storia. Sul Barbour esiste un pensiero che lui e ombra di Giuda. Che come nella prima venuta del Signore Giuda lo tradi, cosi nella seconda venuta, giusto 3 anni e mezzo dopo 1874, Barbour per attirare atenzione su se stesso, per far "entrare aria fresca" aveva tradito Signore negando il riscatto - la dottrina vitale dei s.b. Uno che rifuta riscatto non puo far parte della familia della fede. Stesso vale per Patton. Questi sono traditori. Non era quel tipo di divisioni di quali parlavo. Nel 1917 era un altro tipo di divisione. Quando i fratelli che credevano nelle stesse cose si sono separati. Ed anche era previsto da Russell. Che prevedeva separazione di piccolo gregge dalla grande folla nel 1917.
Motivo principale per quale prima lettera ai Corinti era scritta e proprio per divisioni che erano tra corinti. Ma non divisioni gravi ma secondarie, io di Apollo, io di Cefa e cosi via. Era un problema loro, ed e anche problema di s.b. Ma cio non impedisce a noi sentire che faciamo tutti parte della "Casa (familia) della fede" e siamo tutti in corsa per la corona. Per tutti studenti biblici, a parte movimento Epifania(ma anche loro non negano la possibilita di chiamata alta), la chiamata celeste non e terminata. "Poiché molti son chiamati, ma pochi eletti." (Matteo 22:14). Signore chiama a tutti, ma non tutti sono degni di ricevere la corona, e non spetta a noi decidere se aveva chiamato abastanza o no. Di una cosa siamo sicuri che quando chiesa sara complettata lo risentira mondo intero. Pace.
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17/11/2009 20:10

Per ilustrare quali ategiamenti o spirito della societa (che essa aveva adottato dopo 1917) ha provocato divisioni nella casa della fede (non parlo di traditori di dottrina di Cristo) vorrei presentare due lettere.
Questa piccola lettera e stata scritta nel 1919 dalla Societa ad un colporteur ed ex Pilgrim della Watch Tower .
Va notato che il Hutchinson sono stati pionieri da tempo durante gli anni del Pastore, e fr.Hutchinson servito come pellegrino per la societa e nella Societa. Lui aveva semplicemente chiesto un territorio dove poteva servire, e le tariffe per pionieri per i sei volumi di Studi in Scritture. Visto che erano in armonia con i sei volumi che Russell aveva scritto, a quanto pare hanno messo in chiaro che non avrebbero distribuito altre pubblicazioni. Che dire, questa e stata la risposta della Societa.


"Cari amici: - Non ce nessuna diversita nella verita contenuta negli scritti di fratello Russell e pubblicazioni successive della WTB & TS. Dopo la sua morte, la decisone che avete preso di distribuire i sei volumi e nessun altra pubblicazione porterebbe a non appropriato conclusione che siete rappresentanti della WTB & TS, di quale dovrete essere agenti, in quanto siamo gli editori e distributori esclusivi delle Studi nelle Scritture. Quindi, non possiamo assegnare per voi un territorio, come richiesto, e dal momento che avete definito la propria posizione per non sostenere il WTB & TS, nelle sue decisioni non si sarete rappresentanti apropriati. Questo, ovviamente, esclude il privilegio di tariffe da Colporteri sulle nostre pubblicazioni, sia acquistati in quantita o no. Per i Segretari di classe i prezzi speciali sono concessi, ma anche loro rapresentano filiali o gli uffici locali della WTB & TS, e sono istruiti ad essere piu discreti nel concedere privileggio di rappresentare la societa come anche loro lo fanno.
Cordiali saluti Christiani,
Al servizio del nostro Re".
[firmato] WTB & TS

A quanto pare, perche fr. e sr. Hutchinson hanno rifiutato di offrire "Mistero Compiuto", a loro e stata negata, non solo richiesta di distribuzione dei volumi, ma ma anche la pretesa di rappresentare la societa nella distribuzione di questi volumi, se dovrebbero mettere le mani su di essi in altro modo.
Questa e stata la risposta da parte di Hutchinson.


"Cari amici: -tengo proprio in mano la vostra lettera.
Noi, naturalmente, non posiamo far altro che rispettare la vostra decisione, anche se lasciamo il lavoro di Colporteri con molti rimpianti. Il vostro atteggiamento ci ricorda molto l'incidente nei giorni del nostro Signore, quando i suoi discepoli vennero a lui dicendo: "Abbiamo visto uno scacciare i demoni nel tuo nome e gli abiamo vietato, perche lui non ti segue insieme a noi". Ricordate quello che il Maestro ha risposto?Come ha rimproverato le loro motivazioni? Siamo contenti che non potete impedirci di predicare il Vangelo, ma potete negarci a noi soltanto il privilegio di distribuzione dei libri."

[firmato] J. & L. Hutchinson

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17/11/2009 21:18

Re:
@Titti, 17/11/2009 19.41:

Nel 1917 era un altro tipo di divisione. Quando i fratelli che credevano nelle stesse cose si sono separati.



caro Titti,
Hutchinson, per non voler distribuire il volume 7,
significava semplicemente che non credeva nelle stesse cose
di quelle in cui credeva la maggioranza.
quali erano i punti di questo volume sui quali non era daccordo?
ancora non mi hai spiegato come mai i quattro direttori
espulsi da Rutherford non hanno proseguito insieme,
(dato che avevano le stesse vedute), ma hanno formato gruppi differenti, con pensieri differenti!!
che mi dici di Johnson, di Sturgeon, di Freytag.
che mi dici degli odierni studenti biblici,
la pensate tutti allo stesso modo?
non credo proprio.
Certo che Russell l'aveva predetto...
ma chi annoverare, oltre Barbur e Paton, tra i "traditori"?
forse Rutherford, eletto dalla maggioranza,
solo per il fatto che aveva un carattere diverso da Russell?
o chi altri?
saluti









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19/11/2009 19:38

Re: Re:
bruciolis, 2009/11/17 21:18:


caro Titti,
Hutchinson, per non voler distribuire il volume 7,
significava semplicemente che non credeva nelle stesse cose
di quelle in cui credeva la maggioranza.
quali erano i punti di questo volume sui quali non era daccordo?
ancora non mi hai spiegato come mai i quattro direttori
espulsi da Rutherford non hanno proseguito insieme,
(dato che avevano le stesse vedute), ma hanno formato gruppi differenti, con pensieri differenti!!
che mi dici di Johnson, di Sturgeon, di Freytag.
che mi dici degli odierni studenti biblici,
la pensate tutti allo stesso modo?
non credo proprio.
Certo che Russell l'aveva predetto...
ma chi annoverare, oltre Barbur e Paton, tra i "traditori"?
forse Rutherford, eletto dalla maggioranza,
solo per il fatto che aveva un carattere diverso da Russell?
o chi altri?
saluti


Tutti i fratelli, studenti biblici odierni, ed anche i "bulli del quartiere" :) (epifanici) che credono di avere il "messagero di Epifania" (johnson), oltre messagero di parousia (Russell), quoteranno al cento percento le parole del pastor :


Quello Che Le Scritture Insegnano

CHE LA CHIESA E IL “TEMPIO DELL’IDDIO VIVENTE,”particolarmente l’opera delle sue mani, la cui costruzione è stata in progresso durante l’Età dell’Evangelo, dopo che Cristo divenne Redentore del mondo e pietra angolare di questo tempio. Quando questo tempio sarà completato per suo mezzo le benedizione di Dio saranno sparse su tutti i popoli che troveranno, così acccesso a Lui.—1 Cor. 3:16,17; Efes. 2:20-22; Gen. 28:14; Gal. 3:29


CHE NEL FRATTEMPO, CONTINUA L’OPERA DI PERFEZIONAMENTO dei consacrati credenti nel sacrificio espiatorio di Cristo. Quando l’ultima di queste “pietre viventi,” elette e preziose, saràpronta insieme con le altre, sarà da Dio riunita nella prima resurrezione. Il tempio, allora, sarà ripieno della gloria divina e diverrà luogo d’incontro tra Dio e gli uomini durante il Millennio.—Apoc. 15:3-8


CHE IL FONDAMENTO DELLA SPERANZA PER LA CHIESA E PER IL MONDO risiede in queste luminose speranze: che “Gesù Cristo, per la grazia di Dio, gustò la morte per tutti”; che fu un “riscatto per tutti” e che “al proprio tempo” sarà “la vera Luce che illumina ogni uomo che viene nel mondo.”—Ebr. 2:9; Gion. 1:9; 1 Tim. 2:5,6


CHE LA SPERANZA DEI MEMBRI DELLA CHIESA Edi divenire simili al loro Signore, “vederlo come egli è,” di esser “fatti partecipi della natura divina” e di prendere parte alla sua gloria come coeredi.—1 Giov. 3:2; 2 Piet 1:4; Giov. 17:24; Rom. 8:17


CHE LA PRESENTE MISSIONE DELLA CHIESA consiste nel perfezionamento dei santi per il futuro lavoro da compiere a beneficio dell’umanità; di sviluppare nel suo seno ogni grazia e di esser testimone di Dio per il mondo; di preparare i suoi membri a divenire Sacerdoti e Re nella prossima futura etá.—Efes. 4:12; Mat. 24:14; Apoc. 1:6; 20:6


CHE LA SPERANZA DEL MONDO risiede nelle benedizioni della conoscenza e delle opportunità favorevoli che saranno offerte a tutti nel regno millenniale di Cristo. Coloro che si mostreranno ubbidienti e di buona volontà riceveranno da Cristo e dalla sua Chiesa glorificata ciò che fu perduto in Adamo. Di contro i malvagi ostinati saranno distrutti per sempre con la “seconda morte.”—Atti 3:19-21; Isa. 35; Apoc. 21:8

E un estratto di nostra speranza che rimane e rimanera immutabile, per tutta casa della fede.

Russell sapeva che sucedera qualcosa nel 1917, che portera via con carro di fuoco, e nascondera con tempesta la classe di "Elia" dagli occhi di classe "Eliseo" e di classe di "figli dei profetti". Pastor sperava che sara trasformazione della chiesa. Ma non era sicuro e ha lasciato questione aperta fino a compimento della profezia. Invece, almeno per me, e chiaro, che la chiesa del Signore e stata nascosta in altro modo. Non e piu, come una volta (ai tempi di fr.Russel), facilmente identificabile con un gruppo, ma rimanera nascosta da tutti che la cercano, fino che sara complettata con ultima pietra preziosa e scelta dal Signore. Sono convinto che la chiesa e sciolta in mezzo dei sopravisuti difensori del Riscatto incondizionato (come incondizionato era anche gesto del Salvatore), la roccia della nostra convinzione e sicurezza che siamo sulla strada giusta.
Quindi inutile cercare di identificare la chiesa con questo gruppo piutosto che con altro. "Regno in mezzo a voi" aveva detto Signore. Lui tratta con ogni membro del Suo corpo (chiesa) personalmente. Non tratta chiesa come gruppo. Lui conosce i Suoi in faccia. Ma "chi non mangia corpo mio e non beve sangue mio (riscatto) non puo entrare nel regno celeste". Cosi era ai tempi di Russell colaborava con tanti con pensieri diferenti ma che rispettavano riscatto, cosi adesso. Saremo divisi ma unici che rispettano dotrina di riscatto, e in mezzo a noi ce regno celeste.
Le divisioni (tempesta e carro di fuoco) erano previsti e permessi da Signore. Motivo? Per provare vagliare e ripulire membri di Chiesa, non gruppo ma ogniuno personalmente, ogni membro deve "portare sua croce" personalmente, non ce una croce per gruppo, ma per ogniuno ce la sua personale. Seguaci del Signore non avevano mai vita facile, Signore stesso avertito che avremo e dovremo subire prove molto dure. Le divisioni in pasato, e ora, sono le prove per perfezionare carattere e i cuori (motivazioni). Chi e rimasto fedele o chi aveva raggione e chi sbagliava? Su alcuni posiamo essere certi, su altri no. Era una "tempesta". Ma tutti quei eventi una lezione per chi segue Signore, perche ogniuno dovra afrontare le prove che di sicuro non saranno piu facili di quelli che avevano i fratelli.
Posso esprimere mie opinioni personali sui personaggi della "tempesta", ma posso sbagliare visto che non e sempre chiara motivazione che spingeva fratelli a fare certe cose. Ma su quelli che hanno tradito riscatto posso assicurarti che sono scesi dalla corsa per Regno celeste. Per me sbagliavano tutti, qualcuno di piu qualcuno di meno. Gli giudichera Signore che guarda nel cuore e conosce motivazioni. Rutherford era eletto a posto giusto nel tempo giusto e fatto quel che doveva fare, e senza nessun dubbio i membri della chiesa che hanno superato la prova sono usciti piu forti, piu saggi, piu giusti, e piu misericordiosi, al immagine del nostro Signore. Pace.
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24/11/2009 19:03


Vorrei agiungere qualche riflesione personale sulle divisioni che cerano, ci sono e ci saranno. Come la vivo io quella malatia. Amettiamo che divisioni cerano da sempre. Questo e un dato di fatto. Prima lettera ai Corinti era scritta aposta per le divisioni nella chiesa. Ma qualsiasi cosa sucederebbe non spetta a noi fare giudizi. Ce un Giudice di nome Gesu che conosce i cuori e motivazioni. Posiamo essere sicuri che non ci sbaglieremo nel giudicare? Cerano tanti casi delle persone inocenti che erano scambiati per assasini ed hanno pasato la vita dietro le sbarre, e anni di indagini non hano riusciti di scagionarli. Qualcuno di loro e morto dentro, altri sono riusciti di uscire anni dopo. Nello stesso tempo ci sono asasini in mezzo a noi che pasano la vita da "bravi". Quindi mio consiglo a tutti non giudicare nessuno.
I sinceri cristiani forse chiederanno, ma come mai Signore permesso una cosa del genere? E come dobbiamo comportarsi nei tali casi?
Geova permesso questi cose sgradevoli, per stesso motivo per quale aveva permesso la esistenza del male. Perche Lui vuole che ci impariamo, perche faciamo una scelta di seguire le Sue vie consapevolmente, sapendo che sara molto dura la strada, ma giusta e nobile. Signore avertito che suoi seguaci devono avere vita dura, e se uno crede seguirlo ma ha vita facile, sta sbagliando qualcosa. Le soferenze, la croce personale sulla via stretta del Signore e testimonianza importante uguale come i frutti dello spirito, se non abbiamo questi stiamo sbagliando la strada amici. Non e la via stretta e difficile del Signore che facciamo. Questo non vuol dire che non siamo bravi e buoni, ma soltanto che non seguiamo Signore. Nessuno e obligato a farlo. Ci sono "tanti chiamati, ma pochi eletti", e veramente "Pochi troveranno" la via del Signore. Ma possiamo essere sicuri se la troveremo, e se la faciamo tutta fino in fondo saremo straripagati. "Sii fedele fino ala morte e ti do corona della vita" ci assicura Gesu.

Dobbiamo ricordare che nostro servizio a Dio e una cosa personale, direi intima, perche ce solo uno "Mediatore tra Dio e uomini -Gesu Cristo" e nostra fede non dipende da cosa fanno credono o dicono altri, e se ce qualcuno per sostenerci nella "via stretta" o no. Quindi se seguiamo altri FALIREMO, loro sbaglieranno (tutti sbagliano anche i santi) piu di una volta, e avranno loro motivi per sbagliare giusti o ingiusti. Perche dobbiamo ripettere loro errori? Possano sbagliarci senza intenzioni malvaggi, ma se poniamo nostra fiducia nei uomini prima o poi ci imbattiamo nei "veri" falsi fratelli, che cercheranno distruggere nostra fede e fare di noi schiavi, loro seguaci per nutrire loro orgolio e ambizioni, vogliamo provare? Quali orme dobbiamo seguire di Gesu o di altri? Anche se qualcuno puo avere "Forma di bonta" puo aver "rifutato la sua forza", e ci hanno avertito. Quindi invece di perdere tempo e decidere a chi seguire, e aveva ragione e chi no e chi era malvaggio, non e meglio concentrarsi sul nostro rapporto personale con Signore e Geova (se vogliamo seguirlo), sulla conoscenza delle loro vie, sulla verita, forza e giustizia del nostro Salvatore? Le storie di sbagli dei nostri fratelli ci servono e come! Ma per cosa? Per sapere chi aveva raggione? No, ma per vedere quali tentazioni hanno afrontato e quali errori hanno fatto, per evitare che ripetiamo anche noi loro sbagli. Per me fratello Andrew Pierson e un esempio da ammirare in questa storia. E credo che fratelli con un po di calma e preghiera per la guida, ponendo tutto nele mani del Signore, e mostrando umilta uno al altro, avendo bellisimo esempio di Russel (e non sono dacordo che umilta di Russell era una sua carateristica naturale, ma era svilupata nei 40 anni di consacrazione ala causa) potevano uscire dignitosamente dalla prova. Invece sucesso quel che sucesso, e sucedera ancora fino al momento che ultimo membro della chiesa sara ritenuto dal Capo di essa degno ad entrare nella sua casa e ricevere "Corona della vita", il qualle evento di "rivelazione dei figli di Dio" e aspettato con ansia da tutta umanita. Pace.
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