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Assemblea di distretto internazionale 2001 - Insegnanti della Parola di Dio

Ultimo Aggiornamento: 12/04/2011 20:25
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16/11/2009 19:27

Dramma: Rispettiamo l’autorità di Geova

Filippo Laudadio


Elcana nato in Egitto, figli di schiavi, uno dei tre figli di Cora. Geova si servi di Mosè per liberarli. Fu detto che avrebbero dovuto osservare il suo patto sarebbero divenuti la sua speciale proprietà. Nel deserto li attendevano dure sfide. La sua famiglia si stava adesso riprendendo.
La lealtà verso Geova avrebbe avuto la precedenza su quella degli amici e parenti???
Vediamo cosa accadde:
Un levita, suo cugino, si lamenta dell’autorità di Mosè con Elcana ed altri. Si ostina ad accusare Mosè di elevarsi sull’autorità di Geova. Ricordano come Cora uccise 3.000 idolatri con la spada. Gli altri lo contrastano dicendo che Mosè è l’uomo più mansueto.
Geova nominò Mosè per condurre alla Terra Promessa. Ricordano come Mosè era riluttante nel parlare con il Faraone essendo lento di bocca. Fu nominato poi Aaronne, quindi furono nominati da Geova. Il cugino allora si chiede come mai sono ancora nella Terra Promessa.
Fanno riferimento alla ribellione di Miriam per la quale fu colpita dalla lebbra.
Il cugino non comprende perché sostengono Mosè, contrastando il loro padre, Cora. In effetti vogliono essere leali verso Geova, al di sopra della famiglia? Sono addolorati dai motivi sbagliati del padre che non è contento della disposizione della propria famiglia nel tempio, come assistente nel tempio. Inoltre sembra che ci sia un’intesa tra i rubeniti e il padre.
I figli insistono che “un giorno nei cortili di Geova è migliore di cento altrove”.
Altra scena:
Uomini riferiscono del coraggio di Cora e commentano che Mosè non ha la fiducia del popolo. Cora si lamenta che non è stato ritenuto degno di maggiori incarichi che sono stati dati a uomini più giovani. Dicono che Mosè dice che Dio è scontento del popolo. Il popolo si lamenta di questo.
Arriva Mosè e dice che Geova è indignato dei mormoratori contro Geova. Dice loro che farà loro come hanno parlato: diverranno cadaveri dai 20 anni in su. Nessuno vedrà la terra promessa, tranne Caleb e Giosuè. I loro figli potranno invece prenderne possesso. Allora urlano chiedendo pietà e vogliono essere riconciliati con lui. Vogliono case e città. Il popolo dice che combatterà i cananei, ma Mosè dice loro di non andate perché Geova non sarebbe stato in mezzo a loro. Cora li incoraggia a trasgredire a quanto riferito da Mosè per conto di Geova, il quale li esorta ulteriormente che cadranno di spada…
Salirono in cima al monte e gli amalechiti e i cananei li colpirono. I mormorii e le critiche li portarono a opporsi apertamente a Geova e Elcana riconosce che il comportamento del padre era stato veramente rovinoso: la loro lealtà sarebbe stata messa a dura prova.
Altra scena:
Il popolo ribelle si lamenta che la sconfitta è da imputarsi a Mosè. Suggeriscono di nominare un nuovo capo. Mettono in dubbio l’autorità di Mosè e dicono che è deplorevole non aver agito prima contro Mosè. Si sentono non più ingannati dalle parole persuasive di Mosè. Sospettano del Sommo Sacerdozio conferito ad Aaronne invece che a Cora. Il figlio di Cora mette in evidenza che il padre in effetti è interessato solo alla carriera. Gli uomini mettono in evidenza l’angoscia del popolo a Cora, il quale dice a sua volta che Mosè è divenuto potente con la persuasione e la perfidia. Il popolo si lamenta e dice che Mosè e Aaronne meritano di essere puniti. Cora chiede al popolo di chiedere ragione al conferimento della nomina ad Aaronne invece che a lui?! Il popolo propone Cora come nuovo capo e condottiero, visto che è della tribù di levi o come dice Cora meriterebbero in alternativa uomini della tribù di Ruben. Arriva Mosè che dice che Cora e altri sono capi principali e che Geova avrebbe fatto conoscere chi sceglierà come sommo sacerdote il giorno dopo tramite un segno. Datan e Abiram, rubeniti, si rifiutano di salire per la dimostrazione del segno. Mosè li invita vigorosamente di essere presenti con il loro porta fuoco con incenso come anche Aaronne.
Altra scena:
Quattro discutono circa la presunzione di Cora e il segno da parte di Geova. Alcuno concordano che è giusta questa prova. Mosè esorta il popolo di allontanarsi dalle tende dei malvagi affinché non siano spazzati. Il popolo schernisce i figli di Cora, i quali mettono che i primi tre comandamenti esigono la lealtà a Geova. Mosè dice che se la punizione sarà recata, conosceranno il mancato rispetto a Geova. Vi fu un terremoto che li inghiottì tutti… SCIAGURA!
Altra scena:
Mosè riflette sulla morte di Cora e i suoi seguaci, un fuoco uscì da Geova che consumava Cora e i ribelli. Etan riflette del dolore che colpì la sua famiglia, ma in effetti si rende conto che l’invidia, l’orgoglio spinsero il padre a ribellarsi; è quindi contento che si sia schierato dalla parte di Geova.
Riconosce che l’amicizia e la parentela non possono avere la meglio sulla lealtà da rendere a Geova. Così si dimostra rispetto per la sua autorità.
Lezioni: come possiamo metterli in pratica? Prossimo discorso.



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Tema: Sottomettiamoci lealmente all’autorità divina

Massimiliano Mattiucci


Vogliamo trarre un insegnamento dal dramma visto.
Sei aspetti dove vennero meno:

1. non sostennero l’autorità di Geova con lealtà

Non parliamo ingiuriosamente di coloro che Geova ha nominato.

(Giuda 8) In maniera simile, tuttavia, anche questi uomini, indulgendo nei sogni, contaminano la carne e trascurano la signoria e parlano ingiuriosamente dei gloriosi.
I gloriosi sono coloro che prendono la direttiva che sono stati nominati col suo spirito da Geova. Evitiamo l’esempio di Cora che un esempio ammonitore. Non resistiamo alla loro direttiva. Quando viene presa una direttiva non conosciamo tutti i particolari!

2. ambizione orgoglio e gelosia ebbero il sopravvento

Cora non era contento del suo incarico come assistente. Voleva essere il leader, il sommo sacerdote. Ignorò che Mosè ed Aaronne avevano ricevuto l’incarico da Geova. Per evitare tali caratteristiche antidoto:

(1 Corinti 13:4) L’amore è longanime e benigno. L’amore non è geloso, non si vanta, non si gonfia,

(Giacomo 4:6) Comunque, l’immeritata benignità che egli dà è maggiore. Quindi dice: “Dio si oppone ai superbi, ma dà immeritata benignità agli umili”.

3. Si concentrarono imperfezioni dei nominati

L’incarico di pascere il gregge viene da Geova. Se non lo riconosciamo e come se insinuassimo che Geova non li conosce così bene come noi o che non sa trattare le questioni dentro la congregazione.
Il giusto atteggiamento:

(Filippesi 2:3) non facendo nulla per contenzione o egotismo, ma con modestia di mente, considerando che gli altri siano superiori a voi,

4. Spirito di lamentela

Può essere distruttivo. Questo li portò a essere contro Geova. Evitiamo i discorsi polemici.

(Filippesi 2:14) Continuate a fare ogni cosa senza mormorii e discussioni,
Vogliamo operare senza lamentarci.

(Giuda 4,16) La ragione è che si sono insinuati certi uomini da tempo assegnati dalle Scritture a questo giudizio, uomini empi, che mutano l’immeritata benignità del nostro Dio in una scusa per condotta dissoluta e si mostrano falsi al nostro solo Proprietario e Signore, Gesù Cristo. 16 Questi uomini sono mormoratori, lamentatori della loro sorte nella vita, che procedono secondo i propri desideri, e la loro bocca pronuncia cose gonfie, mentre ammirano le personalità per il [loro proprio] beneficio.
Uomini empi, mormoratori: gli empi sono mormoratori, non accettano la condizione che stanno vivendo.

5. Insoddisfatti dei privilegi di servizio

Cora non comprendeva di avere alti privilegi di servizi, voleva un posizione che non gli competeva. I suoi figli non si unirono alla sua ribellione e furono salvati.
Anche se serviamo Geova da molto tempo non dovremmo provare risentimento verso i più giovani che ottengono privilegi. Dovremmo essere felici che altri fratelli usino il loro dono a favore degli altri. Non ha senso la competizione.

6. Lasciarono che i vincoli familiari avessero la precedenza sulla lealtà

Non facciamo leva sul sentimentalismo. Non dovremmo aiutare un familiare o amico ad occultare un peccato: faremmo sia il nostro che il loro male. Non vogliamo attribuire agli anziani la colpa dei peccati: “è colpa degli anziani se mio figlio non è servitore…”.
Non facciamo compromessi se un familiare è disassociato; non lo aiuteranno.
Vogliamo fare tesori di questi ammonimenti.
Anche noi possiamo avere benedizioni come i figli di Cora. A volte le cose possono non andare come ci aspettiamo, ma con umiltà vogliamo accettare qualsiasi disposizione presa da Geova. Non lasciamo che le prove di integrità ci inducano alla lamentela o a tramare.

(Salmo 37:28) Poiché Geova ama la giustizia, E non lascerà i suoi leali. A tempo indefinito saranno certamente custoditi; Ma in quanto alla progenie dei malvagi, sarà davvero stroncata.
Così eviteremo la condotta disastrosa di Cora e dei ribelli. Avremo invece l’approvazione di Geova su di noi!!



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Pomeriggio

Discorso pubblico: Chi sta insegnando la verità a tutte le nazioni?

Walter Farneti


Geova è la fonte della verità.

(Giovanni 17:17) Santificali per mezzo della verità; la tua parola è verità.

(Isaia 30:20) E Geova certamente vi darà pane in forma di angustia e acqua in forma di oppressione; eppure il tuo grande Insegnante non si nasconderà più, e i tuoi occhi dovranno divenire [occhi] che vedono il tuo grande Insegnante.
Come Dio trasmette la sua parola:
Geova diede la legge mediante angeli. Ad Abraamo diede sogni particolari. Parlò anche lui stessi.
Geova ha parlato all’umanità tramite Gesù.

(Ebrei 1:1-3) Dio, che anticamente parlò in molte occasioni e in molti modi ai nostri antenati per mezzo dei profeti, 2 alla fine di questi giorni ha parlato a noi per mezzo di un Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e mediante il quale fece i sistemi di cose. 3 Egli è il riflesso della [sua] gloria e l’esatta rappresentazione del suo stesso essere, e sostiene ogni cosa mediante la parola della sua potenza; e dopo aver fatto la purificazione dei nostri peccati si mise a sedere alla destra della Maestà nei luoghi eccelsi.
Dopo la risurrezione si mise a sedere alla destra di Dio e rivelò la sua volontà.

(Rivelazione 1:1-3) Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede, per mostrare ai suoi schiavi le cose che devono accadere fra breve. Ed egli mandò il suo angelo e per mezzo di lui [la] presentò in segni al suo schiavo Giovanni, 2 che ha reso testimonianza alla parola data da Dio e alla testimonianza data da Gesù Cristo, sì, a tutte le cose che ha visto. 3 Felice chi legge ad alta voce e quelli che odono le parole di questa profezia e osservano le cose in essa scritte; poiché il tempo fissato è vicino.
Felice chi legge ad alta voce e ode le parole di questa profezia!
Quello che Giovanni ha visto in visione lo ha ricevuto da Gesù il quale lo ricevette dal padre.
Siamo così lieti di avere la Sacra Bibbia.
Dobbiamo leggere accuratamente la Sacra Bibbia. Si tratta quindi di adoperarsi. Dobbiamo mettere in pratica.

(Proverbi 2:1-5) Figlio mio, se riceverai i miei detti e farai tesoro dei miei propri comandamenti presso di te, 2 in modo da prestare attenzione alla sapienza col tuo orecchio, per inclinare il tuo cuore al discernimento; 3 se, inoltre, chiami l’intendimento stesso e levi la voce per lo stesso discernimento, 4 se continui a cercarlo come l’argento, e continui a ricercarlo come i tesori nascosti, 5 in tal caso comprenderai il timore di Geova, e troverai la medesima conoscenza di Dio.
Noi abbiamo la possibilità di poter avere la medesima conoscenza di Dio. Ma non verrà come la manna dal cielo. Come ci impegniamo nei lavori per sostenerci, lo stesso impegno deve essere messo nello studio.
Cos’è la verità? E quale era quella a cui Gesù rese testimonianza?
Era quella relativa il proposito di Dio. Aveva a che fare col regno di Dio. Predicò per 3 anni questa buona notizia in relazione al Regno.
Gesù doveva fare più che parlare e insegnare. Dovette darla diventare realtà: si doveva adoperare per adempiere la verità. Essa divenne realtà con la sua nascita, la sua presentazione al battesimo, il suo ministero in relazione la regno, poi con la sua morte come un maledetto per provvedere il riscatto. Infine con la sua risurrezione e divenne così la personificazione della verità.

(Giovanni 14:6) Gesù gli disse: “Io sono la via e la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Gesù era la strada che conduceva alla verità che conduce alla vita. Chi ha fatto ciò avrà il privilegio di ottenere la vita eterna. Per andare al Padre dobbiamo farlo tramite Cristo.

(Giovanni 8:32-36) e conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. 33 Gli risposero: “Noi siamo progenie di Abraamo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come mai dici: ‘Diverrete liberi’?” 34 Gesù rispose loro: “Verissimamente vi dico: Chiunque opera il peccato è schiavo del peccato. 35 Inoltre, lo schiavo non rimane nella casa per sempre; il figlio rimane per sempre. 36 Se perciò il Figlio vi rende liberi, sarete realmente liberi.

(Giovanni 18:37) Perciò Pilato gli disse: “Dunque, sei tu re?” Gesù rispose: “Tu stesso dici che io sono re. Per questo sono nato e per questo son venuto nel mondo, per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla parte della verità ascolta la mia voce”.
Gesù disse che la verità avrebbe reso liberi. Quelli che si mettono dalla parte della verità è la condizione che ci consente di essere liberi. Vuol dire che accettiamo i suoi insegnamenti.
Riconosciamo il ministero di Gesù sulla terra come parte della verità.

(Giovanni 10:24-27) Perciò i giudei lo circondarono e gli dicevano: “Fino a quando ci terrai con l’anima sospesa? Se sei il Cristo, diccelo francamente”. 25 Gesù rispose loro: “Ve l’ho detto, e non credete. Le opere che faccio nel nome del Padre mio, queste rendono testimonianza di me. 26 Ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore. 27 Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed esse mi seguono.
È necessaria fede per accettare la conclusione a cui porta l’evidenza e ciò che Gesù è stato mandato per la redenzione del genere umano. È necessario prendere una posizione.
Abbiamo l’esempio degli apostoli e discepoli di Gesù.

(3 Giovanni 3,4) Poiché mi rallegrai moltissimo quando i fratelli vennero e resero testimonianza della verità che è in te, mentre continui a camminare nella verità. 4 Non ho motivo di gratitudine più grande di queste cose, che io oda che i miei figli continuano a camminare nella verità.
Ci vuole fede per accettare il provvedimento. Vuol dire camminare nella verità.
Alcuni obiettano che ci sono molte chiese e religioni: ma chi sta insegnando veramente la verità in tutti il mondo?
Tre aspetti:
1. la verità circa le nostre credenze
2. riguardo il modo di adorare Dio
3. riguardo il modo di vivere
I primi cristiani tenevano in considerazione la Parola di Dio come loro guida. Erano chiamati come coloro che appartenevano alla via.
I TG tengono in alta considerazione ciò che è scritto nella Bibbia.

(2 Timoteo 3:16) Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare, per riprendere, per correggere, per disciplinare nella giustizia,

1. Alcune credenze dei primi cristiani e messe in relazione con i TdG.

Essi non credevano in una trinità. Consideriamo l’enciclopedia Britannica: “la parola trinità non compare nel nuovo testamento” . Non adoravano una triade cristiana, ma accettavano tutte le dichiarazioni contenute nella Bibbia. Prima di iniziare il ministero Gesù ebbe le tentazioni:

(Matteo 4:10) Allora Gesù gli disse: “Va via, Satana! Poiché è scritto: ‘Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio’”.

(Giovanni 14:28) Avete udito che vi ho detto: Vado via e torno da voi. Se mi amaste, vi rallegrereste che me ne vado al Padre, perché il Padre è maggiore di me.
Inoltre veniva compiuta un’opera di predicazione che doveva condurre al battesimo … non nel nome di una triade. Riconoscevano Gesù come il mediatore del genere umano, il figlio di Dio. I TG insegnano anche questo.
Altro insegnamento è relativo all’anima, la morte e la risurrezione.

(Genesi 2:7) E Geova Dio formava l’uomo dalla polvere del suolo e gli soffiava nelle narici l’alito della vita, e l’uomo divenne un’anima vivente.
L’uomo divenne, non gli diede, un’anima vivente. Essa può morire come dice Ezechiele. Inoltre i primi cristiani accettavano la mortalità dell’anima.

(Giacomo 5:20) sappiate che colui che converte un peccatore dall’errore della sua via salverà la sua anima dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati.
Per quanto riguarda la condizione dei morti

(Ecclesiaste 9:5) Poiché i viventi sono consci che moriranno; ma in quanto ai morti, non sono consci di nulla, né hanno più alcun salario, perché il ricordo d’essi è stato dimenticato.

(Ecclesiaste 9:10) Tutto ciò che la tua mano trova da fare, fallo con la tua medesima potenza, poiché non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza nello Sceol, il luogo al quale vai.
C’è una speranza per coloro che sono morti: risurrezione.

(Atti 24:15) e ho in Dio la speranza, che questi [uomini] pure nutrono, che ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti.
Nel giorno di Dio udranno la sua voce. Alcuni su questo sono molto dubbiosi. Lo storico Minuccio Felice scrisse: “chi è stupido da sostenere che l’uomo creato da Dio non possa essere rifatto di nuovo?”.
Noi sosteniamo le medesime verità.

2. Verità riguardo al modo di adorare Geova.

I primi cristiani si radunavano come comunità.

(Ebrei 10:24,25) E consideriamoci a vicenda per incitarci all’amore e alle opere eccellenti, 25 non abbandonando la nostra comune adunanza, come alcuni ne hanno l’abitudine, ma incoraggiandoci l’un l’altro e tanto più mentre vedete avvicinarsi il giorno.
I primi cristiani avevano adunanze e si incoraggiavano e si consideravano a vicenda. Il cristiano doveva pensare ai fratelli. Il cristianesimo non era solo un modo di adorare, ma di vivere. Essi avevano bisogno di incoraggiamento per mantenere la fede, camminare nella verità considerare le pressioni. Lo stesso accade oggi per noi: l’incoraggiamento dei fratelli è indispensabile.
Anche se i primi cristiani erano pochi predicarono in tutta la terra, adempiendo l’incarico di Gesù e ricevendo così benedizioni.
A volte la congregazione si riuniva in case private come è scritto nella lettera ai Romani. Non era importante il luogo, ma riunirsi.
Le congregazioni inoltre avevano sorveglianti e servitori di ministero. Dovevano lavorare per assistere e aiutare i fratelli, per cui dovevano essere uomini maturi. Tali sorveglianti non dovevano avere titoli particolari:

(Matteo 23:8,9) Ma voi, non siate chiamati Rabbi, poiché uno solo è il vostro maestro, mentre voi siete tutti fratelli. 9 Inoltre, non chiamate nessuno padre vostro sulla terra, poiché uno solo è il Padre vostro, il Celeste.
Conoscendo di più avevano la responsabilità di aiutare i conservi.
Altra pratica era il battesimo per immersione completa, dopo la dedicazione. Il battesimo era per coloro che erano consapevoli.
Festività come il Natale, la Pasqua non era no osservate. Vi era solo la celebrazione della Commemorazione come comandò Gesù.
Inoltre erano tutti evangelizzatori della Parola di Dio.
Altro punto è che i primi cristiani erano sostenuti da contribuzioni volontarie per quanto riguarda la loro opera.

(2 Corinti 9:7) Ciascuno faccia come ha deciso nel suo cuore, non di malavoglia o per forza, poiché Dio ama il donatore allegro.
Oggi milioni di persone riconoscono le similitudini tra i primi cristiani e i testimoni di Geova.

3. Modo di vivere

I primi cristiani si sforzavano di seguire una condotta eccellente.

(1 Pietro 2:12) Mantenete la vostra condotta eccellente fra le nazioni, affinché, in ciò di cui parlano contro di voi come malfattori, in seguito alle vostre opere eccellenti delle quali sono testimoni oculari glorifichino Dio nel giorno della [sua] ispezione.
I cristiani non erano solo ebrei, ma anche gentili, ossia di tutto il mondo. Tutti seguivano l’insegnamento di Cristo: vi era unita e fratellanza mondiale. Questo perché Gesù disse “voi non fate parte di questo mondo”. Non partecipavano né a guerre ne a campagne politiche. Questo non vuol dire che non rispettavano le autorità secolari.

(Romani 13:1) Ogni anima sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio; le autorità esistenti sono poste nelle loro rispettive posizioni da Dio.
I primi cristiani di tutto il mondo dovevano essere ubbidienti alle autorità dei loro paesi in quanto consentite da Dio. Ubbidienti sotto diversi aspetti.

(Romani 13:7) Rendete a tutti ciò che è dovuto, a chi [chiede] la tassa, la tassa; a chi [chiede] il tributo, il tributo; a chi [chiede] timore, tale timore; a chi [chiede] onore, tale onore.
I primi cristiani erano onesti nel pagare tutte le tasse. Erano servitori di Dio fedeli che ubbidivano alla Bibbia anche quando si trattava di pagare.
Anche noi oggi manteniamo la nostra neutralità, ma paghiamo le nostre tasse. Così i primi cristiani usarono la loro condotta per dimostrare che la loro era la verità.
Chi sono oggi che dimostrano di farsi ammaestrare da Geova dedicandosi volontariamente alla buona notizia? Chi ha fatto della religione il proprio modo di vivere?
Siamo senz’altro d’accordo che sono i TG.
Risultati:

(Isaia 2:2) E deve avvenire nella parte finale dei giorni [che] il monte della casa di Geova sarà fermamente stabilito al di sopra della cima dei monti, e sarà certamente innalzato al di sopra dei colli; e a esso dovranno affluire tutte le nazioni.
Oggi i risultati dimostrano che milioni di persone si sono unite ai TG. Ogni settimana si formano 30 nuove congregazioni dei TG. Anche se culture diverse siamo uniti nel servire Geova.
Manifestiamo l’amore fraterno: anche in questa assemblea. Chi ha lavorato lo ha fatto perché ha amore per i fratelli.
Questo amore è possibile solo perché:

(1 Corinti 14:25) i segreti del suo cuore divengono manifesti, così che cadrà sulla [sua] faccia e adorerà Dio, dichiarando: “Dio è realmente fra voi”.
Lo vediamo? Ci mostriamo incrollabili a fianco di coloro che stanno predicando e insegnando la verità in tutto il mondo?
Siamo grati per la verità che conosciamo e di camminare con essa alla lode di Geova!!



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Tema: Assolviamo con urgenza il nostro incarico di insegnare

Theodore Jaracz (CD)


Come dovremmo considerare l’incarico di predicare? Avvertiamo il bisogno urgente di essere insegnanti della Parola di Dio? Questo insegnamento non è stato autorizzato da uomini imperfetti. Trascende le attività autorizzate dagli uomini.
Dopo la risurrezione quando Gesù ricevette ogni autorità ordinò un’opera mondiale.

(Matteo 28:18-20) E Gesù, accostatosi, parlò loro, dicendo: “Ogni autorità mi è stata data in cielo e sulla terra. 19 Andate dunque e fate discepoli di persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, 20 insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni fino al termine del sistema di cose”.
Alla luce di queste parole ci stiamo avvicinando al termine di questo sistema di cose? Gli avvenimenti lo dimostrano, abbiamo quindi una ragione in più per occuparci intensamente della Parola. È urgente trovare coloro che presteranno ascolto e avvertire altri.
Adempiamo con urgenza il nostro incarico di predicare.
Occhiata al programma stampato: in cima al programma 2Timoteo 3:16,17 che ha messo in evidenza i benefici nell’utilizzo delle scritture per insegnare; il discorso chiave ha rafforzato la convinzione che la Bibbia è alla base del nostro insegnamento; dobbiamo sostenere ciò che diciamo con la Parola di Dio; discorso vigoroso sulla necessità di evitare la pornografia; il discorso conclusivo ha accresciuto il nostro intendimento su Isaia 60.
Sabato 2 Timoteo 2:2 che esalta la nostra qualificazione all’insegnamento. Geova ci ha provveduto i mezzi. Siamo entusiasti riguardo il provvedimento della Scuola di Ministero.
Domenica: Ebrei 5:12 ha sottolineato che dobbiamo essere maestri a causa del tempo; due angolazioni: del tempo in cui siamo stati nella verità, l’altra in relazione al tempo in cui viviamo, gli ultimi giorni. Abbiamo seguito con interesse il simposio di Malachia che ci ha introdotto al dramma e abbiamo compreso che dobbiamo sempre essere sottomessi alla suprema autorità di Geova. Fondamentale la sottomissione nella famiglia. Sono stati incoraggianti i rapporti avuti da una ventina di paesi e ricevere i loro saluti e farci un’idea di come l’opera va avanti. Essi hanno conferito un carattere internazionale alle assemblee in Italia.
“Siamo felici di questa assemblea, della bella struttura e della relativa organizzazione” e dei fratelli che hanno lavorato come volontari (6.650 fratelli).
Trasmettiamo i nostri ringraziamenti ai fratelli volontari di Firenze e Palermo che sono collegati via cavo con noi. Altre assemblee: volontari complessivi 34.000, un esercito!
Ringraziamenti alle direzioni degli stadi per la loro collaborazione. Anche l’amministrazione capitolina ha collaborato per rendere possibile questo evento, il che include tutti i settori delle amministrazioni.
Quando un fratello ha parlato con due agenti di polizia: “Questo è un paradiso! Noi possiamo andare anche a dormire, venga la settimana prossima alla partita!”. Altri hanno detto: non ci sono altri agenti per lo stadio perché sapevamo che non ce n’era bisogno, magari fosse sempre così!” Lo sarà!!!
Un signore del corpo di vigilanza ha detto: “siete gente corretta, pulita, ordinata, rispettosa; in questo mondo schifoso riuscite ad arginare questa melma! Questo mondo è al limite! Ha detto di avere una grande ammirazione per voi!”
Questo non è passato inosservato ai mezzi di informazione.
Il Messaggero al Olimpico in 80.000 per studiare la Bibbia”.
Un altro “i tifosi di Geova”. L’articolo ha messo in evidenza il contrasto lo stadio con assemblea e quello coi tifosi. Ha dichiarato i TG come un derby in 80.000 allo stadio Olimpico; “il tempio dello Sport” diventerà la cattedrale dei testimoni di Geova!
Il Corriere dello Sport: “10.000 volontari tirano a lucido lo stadio”. Menzionava i tempi record con cui abbiamo fatto tutto e lodava la perizia dei volontari.
Corriere della Sera del 10 agosto menzionava 70.000 TG allo Stadio Olimpico. “Nonostante una temperatura balneare… ha messo in evidenza l’armonia delle varie nazioni …. Turchi gomito a gomito con i turchi… popoli balcanici di etnie diverse…”.
Siamo felici di essere dimostrazione del vincolo di amore che ci accomuna tutti!!
Un altro giornale di RAI net news “Geova all’Olimpico”. Il colpo d’occhio dell’Olimpico è straordinario. 77.000 persone occupano ordinatamente. L’organizzazione è perfetta. Tutti sono bene curati, gli uomini cravatta, le donne in modo sobrio. È impossibile trovare una persona con sigaretta accesa. Il tutto con visi sorrisi. Chi arriva dai paesi più poveri è ospitato dai fratelli. I TG hanno avuto il saluto delle più alte cariche dello Stato.
266 articoli di giornale in tutto, 139 le trasmissioni televisive.
Si apprezzano tutti i commenti positivi sulle assemblee tenute in Italia.
Sabato abbiamo visto gli eccellenti risultati dell’insegnamento. È stato commovente vedere i candidati sfilare per il battesimo e vedere fra i primi i candidati disabili. Loro e tutti hanno sperimentato:

(Atti 26:18) per aprire i loro occhi, per farli volgere dalle tenebre alla luce e dall’autorità di Satana a Dio, affinché ricevano il perdono dei peccati e un’eredità fra i santificati mediante la [loro] fede in me’.
Benvenuto ai 626 battezzati!!
Palermo: 89, Firenze: 182 e se aggiungiamo le altre sei città il totale complessivo è di 2.275.
Siamo stati entusiasti di ricevere le nuove pubblicazioni: Isaia rafforzerà la nostra fede mentre scaveremo a fondo in queste profezie, aumenteremo l’apprezzamento e incrementeremo la nostra aspettativa per quanto si deve adempiere. Inoltre attendiamo il nuovo libro di testo della Scuola di Ministero Teocratico.
L’incarico di insegnanti deve essere compiuto sia in tempo favorevole che difficoltoso. Gesù perseverò nonostante l’opposizione del mondo e predisse così per il futuro.

(2 Timoteo 4:3,4) Poiché ci sarà un periodo di tempo in cui non sopporteranno il sano insegnamento, ma, secondo i loro propri desideri, si accumuleranno maestri per farsi solleticare gli orecchi; 4 e distoglieranno i loro orecchi dalla verità, mentre si volgeranno a false storie.
Questa è la realtà di oggi! Molti vogliono che le loro orecchie siano solleticate da filosofie. Le persone di cuore retto sono sensibili alla verità. Incontriamo tribolazione perché “se faceste parte del mondo, esso amerebbe ciò che è suo” – disse Gesù. Queste parole sono risultate veraci.
Da qualche tempo i fratelli della Georgia affrontano difficoltà, subendo interferenze nelle adunanze, distruzione di cose personali e aggressioni. Anche se la Corte Suprema ha messo in evidenza che non si trattava di persecuzione dei testimoni, gli oppositori hanno approfittato e i fratelli ricevono ancora aggressioni. Le autorità doganali a maggio hanno svincolato la letteratura che adesso può essere distribuita e anche successivamente. Siamo felici che adesso abbiano a disposizioni tali pubblicazioni.
Il processo di Mosca ha segnato una vittoria per noi, la pubblica accusa ha presentato appello, ma l’opera non è fermata. Vi è stato a maggio un massimo di proclamatori. Nei pari ex URSS l’opera prosegue. In Ucraina 238.000 persone hanno assistito alla Commemorazione; 117.122 proclamatori. In maggio hanno dedicato la nuova Betel e il giorno dopo 72.000 fratelli hanno assistito a una speciale adunanza.
Ricordiamo i nostri fratelli in difficoltà ogni giorno nelle nostre preghiere!
La costruzione delle Sale del Regno in Africa prosegue a ritmo serrato. In alcuni paesi la sala dl regno era sotto gli alberi. In Congo vi sono più di 400 congregazioni e fino a poco tempo fa non avevano alcuna sala del Regno. Il programma di costruzione è partito e la presenza alle adunanze si è raddoppiata e triplicata. Anche se hanno risorse limitate, i fratelli occidentali hanno accresciuto le contribuzioni al fondo sale del Regno. Ringraziamo per la generosità!
Geova, anche nelle difficoltà, ha tenuto aperta una grande porta che conduce a grandi attività. Siamo incoraggiati dalla fedeltà e integrità dei fratelli che operano in tempi difficili.
Erano 23 anni che in Italia non si teneva un convegno internazionale e per molti di noi è la prima volta che partecipano a tale congresso dimostrandosi generosi ospitanti. Sono stati presi molti provvedimenti. Si prova gioia nell’aver dato se stessi e le proprie risorse. Siamo certi che non dimenticheremo questa realtà!
In questi tre giorni è staot messo in risalto che tutti dovremmo essere maestri a causa del tmepo. Nell’ultimo decennio, più di 3 milioni sono divenuti discepoli: pensiamo a quali opportunità si possono aprire se incrementiamo le visite ulteriori e gli studi? Se ci avvaliamo dei provvedimenti tutti possiamo affinare le nostre capacità d’insegnamento. Abbiamo doni degli uomini, adunanze, visita dei sorveglianti di circoscrizione e di distretto. Diamo precedenza allo studio e alle ricerche.

(1 Timoteo 4:15,16) Pondera queste cose; sii assorto in esse, affinché il tuo progresso sia manifesto a tutti. 16 Presta costante attenzione a te stesso e al tuo insegnamento. Attieniti a queste cose, poiché facendo questo salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.
Soprattutto rendiamo manifesto il nostro progresso a Geova e Gesù! Abbiamo un notevole incentivo: salveremo noi stessi e quelli che ci ascoltano.
[Modificato da Roberto Carson 12/04/2011 20:25]



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12/02/2011 13:02

Rileggere questi appunti, anche dopo anni, può essere solo di grande beneficio.



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