È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

Considerazioni su "La Trinità fra Antico e Nuovo Testamento"

Ultimo Aggiornamento: 17/02/2010 09:46
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 5.668
Città: AGORDO
Età: 47
Sesso: Maschile
07/02/2010 00:00

Risposta del Prof. Fernando De Angelis:

Contributo di Ellero Balzani
SOLO PER AMORE PER QUANTO È VERAMENTE SCRITTO

Aggiunta allo scambio fra Balzani (1/2/10) e Fernando De Angelis (4/2/10). Prendo atto con piacere delle riflessioni di Ellero e, trovandomi in piena sintonia, non replico. Fernando (6/2/10).
_______________________________________

Caro Fernando, (4/2/10)
più passa il tempo più mi convinco che comunicare per scritto è sempre un'impresa perché o ti spieghi per bene – ma molto per bene, perfettamente bene – oppure non conviene scrivere. Ecco perché preferisco una conversazione a quattr’occhi.
In merito allo Spirito Santo hai citato Luca, che non volevo citare per non creare ulteriori interrogativi, ma ormai siamo in ballo. Riguardo allo Spirito Santo che scese in forma corporea, non dimentico che noi cristiani crediamo in tre Persone Divine e quindi Giovanni ha visto la persona dello Spirito Santo il quale è sceso (e anche qui lo ripete) COME una colomba, cioè con la dolcezza di una colomba. Non ho detto che la forma di colomba sia scandalosa, ma non la vedo appropriata al testo. La ragione del mio intervento è stato motivato (come tutti) dal grande desiderio di leggere veramente ciò che è scritto, cosa del resto detta e ridetta anche da te, e per questo ti ammiro.
Non ho avuto il minimo sospetto che tu volessi negare il Nuovo Patto (non ho queste malizie e poi conosco la tua profonda serietà, diversamente non ti avrei scritto) ma avevo e ho intenzione di comunicare verità (per me) che mi hanno fatto del bene e chiariscono tante parti della Scrittura.
Del resto sono felice, felicissimo, che ognuno ami e serva Dio con la propria coscienza e con la verità alla quale è arrivato. (Tutta la tua folta e animata corrispondenza lo dimostra.) Però più conoscenza giusta si ha meglio si vive, più si comprende rettamente la Parola e Dio, più si è in grado di aiutare veramente il prossimo. Non è poco. Con affetto inalterato.

Ellero Balzani



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
OFFLINE
Post: 5.668
Città: AGORDO
Età: 47
Sesso: Maschile
13/02/2010 12:14

Risposta del Prof. Fernando De Angelis:

Contributo di Stefano Gotta – n.2
SPIRITO SANTO E COLOMBA, DIVINITÀ DI GESÙ E SALVEZZA

Stefano Gotta interviene nuovamente su Spirito Santo e colomba, per poi fare un utile collegamento fra la divinità di Gesù ed il suo salvare dal peccato. (DAF, 13/2/10).

Caro Fernando, (6/2/10)
amen alle motivazioni di Balzani, che mi rallegrano molto, ma continuo a non capire la sua obiezione (il “grosso errore interpretativo”): se il testo dice che scese in una forma corporea, probabilmente il significato di questo fatto è più profondo del semplice riferimento alla dolcezza della colomba. Perché poi una colomba dovrebbe essere più dolce di un piccione o di un passero? A me risulta che quando si beccano tra loro lo fanno senza pietà. Siamo sicuri che biblicamente la dolcezza sia il simbolismo giusto per questo fatto riportato da Luca? Credo che dobbiamo fare attenzione a non interpretare le Scritture secondo le nostre categorie personali o della cultura contemporanea. Forse avrei fatto meglio a non prendere parte a queste discussioni sull’uso del tetragramma e sulle colombe, perché mi sembrano questioni estremamente marginali rispetto ai grandissimi temi che tu hai sollevato.
Il passo in cui Gesù parla del Consolatore è, come tu hai giustamente sottolineato, il punto centrale della personificazione dello Spirito Santo, così come Luca 3:22, dove abbiamo tre persone distinte in una unità: questa è una bomba su cui confrontarsi, che ha delle implicazioni tremende nella vita di chiunque crede e nella chiesa di Cristo. Per non parlare del magnifico capitolo sulla “Duità”, in cui fai una panoramica sul tema dell’unità tra il Padre e il Figlio, con la natura divina del Figlio che sottende a tutto il NT. È su questo che mi sarei aspettato un confronto, per poter conoscere altre persone che magari hanno visto anche loro la vita trasformata dalla fede in Gesù, pur partendo da altri inizi e facendo percorsi differenti, in modo da arricchirci a vicenda.
Nel cap. 5 avrei sottolineato il fatto che, se Gesù non è Dio (YHWH, Elohim, Theos o qualsiasi altro nome di Dio si voglia usare per il “Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra”, Atti ???), allora nemmeno può salvarci. Se sulla croce è morto un superuomo, allora non c’è espiazione, né propiziazione, né giustificazione: siamo ancora “morti nelle nostre colpe e nei nostri peccati”, “senza speranza e senza Dio nel mondo” (Efesini ???). Se l’uomo Gesù non fosse anche uno con Dio (nella santità, nella giustizia, nell’eternità, nella potenza, insomma nella Deità), allora non avrebbe potuto nemmeno essere idoneo per compiere l’espiazione del peccato, la Sua morte non avrebbe potuto rendere Dio giusto e giustificante; pertanto saremmo ancora nemici di Dio e quindi nella più totale disperazione. Ma grazie a Dio non è così e ne abbiamo piena certezza da tutta la Bibbia. Che senso avrebbe se Dio avesse preparato un così grandioso piano di salvezza e poi avesse mandato un altro a realizzarlo?
Se Gesù non fosse stato pienamente uomo, Dio sarebbe troppo lontano perché noi potessimo avere comunione con Lui, ma se Gesù non è veramente Dio, allora non potrebbe salvarci dal peccato e dalla condanna del peccato, con nessun altro che potrebbe farlo. Negare questo non significa solo negare la Parola di Dio, ma anche la gravità stessa del peccato, quindi significa credere in un Dio debole, fatto a misura d’uomo, in pratica un idolo, una proiezione della nostra debolezza e corruzione.

È su questi temi, ripeto, che mi sarebbe piaciuto sentire il parere e l’esperienza personale di altri, per scoprire magari una fede simile anche in persone che normalmente ritengo molto distanti dal mio modo di sentire.

Stefano Gotta



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
OFFLINE
Post: 5.668
Città: AGORDO
Età: 47
Sesso: Maschile
13/02/2010 12:16

Contributo di Ellero Balzani – n. 3
CHIARIMENTI SULLO SPIRITO SANTO


Caro Fernando, (9/2/10)
pensavo di aver deposto la penna perché mi sembrava il tutto tanto ovvio, ma evidentemente non è così. Nessuno ha problemi, quando legge «per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni come un giorno» (2Pietro 3:8), nel pensare che un giorno non SONO mille anni, ma sono paragonabili a mille anni. Oppure, leggendo «Ora il giorno del Signore verrà come un ladro di notte» (2Pietro 3.10), nessuno pensa che il giorno del Signore SIA un ladro di notte, ma assomiglia a un ladro di notte, cioè avverrà all'improvviso. Non capisco perché il testo riferito allo Spirito Santo debba essere interpretato diversamente. Lo Spirito di Dio è sceso su Gesù COME una colomba, ma non ERA una colomba.
Quando Stefano Gotta scrive «Non capisco bene l’obiezione di Ellero Balzani in merito alla discesa dello Spirito Santo su Gesù, né il motivo di tale obiezione», ti voglio solo segnalare che la Nuova Riveduta traduce letteralmente il testo greco ed ha: «In una forma corporea come una colomba …». Sono io che non capisco ciò che non capisce. Avendo letto in greco (qualche volta mi prendo la briga di consultare chi ne sa più di me), come dice anche Stefano, «In una forma corporea come una colomba …», io credo a quello che leggo.
In merito poi al MOTIVO della mia obiezione, assicuro Gotta e altri che ho lo spirito di (o come) Fernando De Angelis: quello di esprimere con gioia e passione ciò che ho capito. La salvezza (Matteo 18:3) e la sapienza (Luca 10:21) sono date a coloro che diventano COME piccoli fanciulli. Non SONO un piccolo fanciullo, perché ho 67 anni di anagrafe e 44 anni di vita cristiana, ma leggo la Parola di Dio con passione COME un piccolo fanciullo.
Non credo che debba aggiungere altro.

Ellero Balzani



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
OFFLINE
Post: 5.668
Città: AGORDO
Età: 47
Sesso: Maschile
16/02/2010 22:01

Contributo di Bruno Burzi sulla Trinità– n. 4

Ringrazio Bruno per gli incoraggiamenti e i commenti al mio studio sulla Trinità, che riporto subito sotto senza commenti.

Fernando De Angelis (16/2/10).

________________________________________________

Caro Fernando, (13/2/10)
ho letto velocemente il tuo lavoro sulla Trinità con i successivi dibattiti e intendo quanto prima rileggere il tutto con calma. Intanto vorrei dirti che, a mio parere, quello che hai composto è un ottimo studio: per la chiarezza espositiva, la puntigliosa ricerca, la capacità di "passeggiare" nella Bibbia attraverso i secoli e i personaggi, comunicando a chi legge un senso logico comprensibile a prescindere da presupposti più o meno condivisi.
Nessuno finora mi aveva spiegato così efficacemente il "mistero" della Trinità. La mia cultura cattolica si era fermata proprio al "mistero", anche se ultimamente ho sentito un prete (salesiano) usare la metafora del fuoco per spiegare ai fedeli questa dottrina: Dio è rappresentato dal concetto generale del fuoco, la luce che emette rappresenta il Verbo e il calore che emana lo Spirito Santo. Nulla sussiste senza il fuoco, ma tutto sussiste in tutto. Credo di averlo ricordato bene, ma in fondo è lo stesso criterio tuo, cioè stessa natura ma diversa espressione e caratteristica, ovvero personalità.
Convergo senza nessun problema (anzi, con soddisfazione) sulla questione della continuità tra AT e NT, convinto come sono che Dio, Jahvè, Adonai, l'Onnipotente, Il Signore, lo Spirito Santo... sia sempre stato tra gli uomini che l'hanno cercato e riconosciuto. In fondo la Scrittura è anche questo: una raccolta delle modalità che alcuni uomini (di Dio) hanno adottato nei secoli per rapportarsi a lui, modalità peraltro che non differiscono neppure molto tra loro, per cui la ricerca di una continuità in tal senso mi pare quanto mai costruttiva.
Mi pare di rilevare invece che chi contesta questa continuità lo fa perché ritiene che alcuni modi di cercare Dio o di rapportarsi a Lui siano migliori o più legittimi di altri: forse è per questo che sono nate molte confessioni e molte divisioni. La parola divisione non contiene forse la stessa radice di diavolo? E questa non vuol dire separazione da Dio? Buon proseguimento e che il Signore ti (e ci) illumini.

Bruno Burzi



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
OFFLINE
Post: 1.038
Sesso: Maschile
17/02/2010 09:38

Cari amici,

Francamente trovo un pò goffo dire che lo spirito santo è una "persona" perchè è sceso COME una colomba, cioè con la dolcezza di una colomba, su Gesù il giorno del suo battesimo. E poi cosa vuol dire poi "persona" nelle scritture? Perché non ha lo stesso significato che le attribuirono i padri niceni per imbastire quella bella costruzione filosofica che è la trinità, naturalmente. L'episodio della colomba va ricondotta al linguaggio metaforico delle Scritture e nel contesto lessicale delle Scritture, per cui lo spirito santo resta una manifestazione della forza divina piuttosto che ad una descrizione naturalistica di una "persona" che scende su Gesù Cristo.

Shalom
[Modificato da barnabino 17/02/2010 09:46]
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:40. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com