II Parte
Diverse domande che sono state poste sopra, inserite proprio da chi affronta il problema dei culti abusanti, sono direzionate al modo che hanno i "capi" di dteterminate religioni di trattenere consapevolmente o inconsapevolmente i loro adepti dentro la loro organizzazione, la disassociazione e soprattutto il comportamento che hanno gli appartenenti al gruppo verso i propri ex fratelli, (comportamento vincolato dai "capi" che guidano l'organizzazione), secondo me entra pienamente in questa categoria.
Finalmente vieni allo scoperto! Lo apprezzo molto! Qui sollevi un problema non indifferente: chi si occupa dei culti abusanti? Da che prospettiva? Culti abusanti è un termine che può rientrare nell'avalutatività? La particolarità dei TdG, invece, è che sia la porta di entrata che quella di uscita sono ben aperte! E questo non lo dice il primo arrivato che scrive su internet, bensì
il maggior sociologo delle religioni vivente: Rodney Stark! Lungi dal considerare i TdG un culto deviante (il termine tecnico, per tua informazione è questo) li posiziona nella fascia delle religioni "strette ma non troppo" - vedi l'articolo di Stark e Iannacone "Why the Jehovah's Witnesses grow so rapidly" (se vuoi te lo posto).
Quindi, se vuoi parlare di sociologia, parliamo di sociologi veri, e non di truzzi anti-sette internettiani!
[Modificato da Telemaco77 25/01/2010 17:03]