Sincretismo antico e contemporaneo.
Sebbene il sincretismo religioso sia il tentativo di conciliare elementi, diversi tra loro, di più religioni, occorre distinguere tra sincretismo antico e contemporaneo.
Quello antico vide già nella religione babilonese l’assorbimento di elementi della religione sumero-accadica. Nell’ellenismo ci fu pure sincretismo, tanto che la religione greca risentì di influenze persiane e assorbì anche divinità dell’area mediorientale; si pensi, ad esempio, all’identificazione di Afrodite con Astarte e a quella di Zeus con Amon. Stessa cosa accadde a Roma. Anche nella religione islamica ci fu sincretismo, tanto che essa assorbì pensieri tratti dalle religioni persiana, indiana, greca, ebraica, cristiana e perfino cinese.
Altra cosa è il sincretismo contemporaneo. Mentre si sa che al fondo di ogni religione c’è la stessa concezione di un Dio universale e dell’amore che dovrebbe legare le persone, il sincretismo contemporaneo pone la sua attenzione sulla ricerca interiore all’interno della propria religione, indipendentemente dal credo professato.
Mentre il sincretismo di vecchio stampo non è ammesso dalla Sacra Scrittura, occorrerebbe riflettere su quello contemporaneo.
È indubbio il significato del comando biblico di Dt 7:25: “Darai alle fiamme le immagini scolpite dei loro dèi; non desidererai e non prenderai per te argento né oro che è su di esse, affinché tu non rimanga preso al laccio; perché sono abominevoli per il Signore tuo Dio”. E Gs 24:20 non lascia dubbi sul deciso rifiuto di quello che oggi si chiama ecumenismo: “Quando abbandonerete il Signore e servirete dèi stranieri, egli si volterà contro di voi, vi farà del male e vi consumerà, dopo avervi fatto tanto bene” (cfr. 2Cor 6:14-17). Tutte le religioni, che piaccia o no, provengono dall’“originale serpente, colui che è chiamato Diavolo e Satana, che svia l’intera terra abitata”. - Ap 12:9.
Pu essendo affiliati ad una religione, non si dovrebbe rimanere prigionieri di un credo o corpo dottrinale ufficiale. La nostra guida dovrebbe essere la Scrittura. A volte abbiamo evidenze che ciò che leggiamo nella Bibbia non è conforme a qualche punto del credo professato. Una volta domandai ad un mio insegnante della Facoltà di Scienze Bibliche perché rimanesse nella sua chiesa nonostante non condividesse tutto. Mi rispose: “Perché è l’unica chiesa che mi permette di scrivere ciò che penso”. Mi venne allora in mente che scribi, farisei e sadducei la pensavano diversamente tra loro, ma che tutti erano ebrei convinti. Anche oggi nell’ebraismo ci sono diverse scuole di pensiero e tutte sono accettate. Ovviamente non tutti potevano o possono aver ragione. La verità è sempre una sola. Se uno dice bianco e l’altro nero, ci possono essere solo quattro possibilità: o è bianco o è nero o è di altro colore o è incolore. La verità è una sola, ma le percezioni d’essa possono essere diverse.
“Sia questo dunque il sentimento di quanti siamo maturi; se in qualche cosa voi pensate altrimenti, Dio vi rivelerà anche quella. Soltanto, dal punto a cui siamo arrivati, continuiamo a camminare per la stessa via”. - Flp 3:15,16.