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Astenersi dal sangue, fino a che punto?

Ultimo Aggiornamento: 25/03/2010 22:23
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19/02/2010 00:03

Domanda ricevuta in redazione

Una curiosità: I testimoni sono famosi in tutto il mondo perché rifiutano trasfusioni di sangue. Questo si sa! Ma quello che vorrei capire è perché rifiutano alcune parti del sangue come il plasma o le piastrine. Però accettano altre parti come le gammaglobuline. Non ca...pisco ...la bibbia non dice genericamente di astenersi dal sangue? Perché fare questa distinzione?

E-mail anonima.



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19/02/2010 12:07

La questione nasce dal fatto che la scienza moderna ci pone di fronte a nuove questioni bioetiche che richiedono un'attenta riflessione.
Nella fattispecie, la tecnologia permette di scomporre il sangue e ricavarne delle frazioni, sia dalla parte liquida (il plasma) sia dalla parte corpuscolata (le cellule). Quindi siamo posti di fronte a nuovi elementi che richiedono una riflessione etica che in precedenza non si poneva.

Il sangue è formato da cellule (globuli rossi, globuli bianchi e pisstrine) e plasma. Queste componenti si suddividono spontaneamente dopo la raccolta per azione della forza di gravità, che determina la sedimentazione della parte cellulare. Tale separazione è determinata dalla diversa densità dei componenti del sangue. Perciò è piuttosto intutivo ritenere sangue queste componenti ematiche, dette appunto Emocomponenti, che sono distinguibili addirittura ad occhio nudo!

Oggi la tecnologia permette di frazionare questi Emocomponenti, con procedure complesse che richiedono un'organizzazione industriale, e ottenere così frazioni chiamate Emoderivati (es. albumina, immunoglobuline, fattori della cogulazione...). Teniamo presente che queste frazioni, gli Emoderivati, sono dei veri e propri farmaci, e quindi soggetti a registrazione.

Quindi è proprio in ambito medico che viene fatta la distinzione fra i componenti del sangue (plasma, globuli rossi, g. bianchi e piastrine) e le frazioni che ricavo dal sangue (ossia dal plasma e dalle cellule ematiche) e commmercializzate come farmaci.

Le frazioni sono si ottenute dal sangue, cioè derivate dal sangue. Ma possono essere ancora considerate sangue?

Riflettiamo su questo fatto. La materia si manifesta a vari livelli: tissutale, cellulare, subcellurare, molecolare, atomico, subatomico...Le proprietà della materia che compaiono a un determinato livello non sono riscontrabili a un livello inferiore.
Per es. la molecola dell'ossigeno H2O è formata da 2 atomi di idrogeno e uno di ossigeno. Quindi l'acqua è tale se intesa al livello molecolare. Ma se scendiamo al livello atomico possiamo ancora parlare di acqua. Es. se io prelevo atomi di ossigene dalle molecole di acqua e le somministro ad un individuo, posso dire di aver somministrato acqua? Assolutamente no, perchè le proprietà dell'acqua (H2O), un liquido, sono diverse da quelle dei due elemnti gassosi (H e O) che la costituiscono. In pratica ogni livello di organizzazione della materia possiede proprietà diverse rispetto agli altri livelli.

Qualcosa di simile, anche se il discorso è più complesso, lo possiamo considerare con il sangue.

Se io dal sangue formato da cellule disciolte nel liquido plasma, estraggo delle molecole e le somministro ad un individuo, posso dire di aver somministrato sangue?
[Modificato da christofer2006 19/02/2010 12:34]
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19/02/2010 14:35

Caro anonimo,


la bibbia non dice genericamente di astenersi dal sangue? Perché fare questa distinzione?



Proprio perché la Bibbia è generica ciascuno, in coscienza, può fare delle distinzioni. Cosa intendiamo per sangue? Certamente quello che vediamo come un liquido rosso, ma certe componenti del sangue sono ancora definibili come sangue? Dopo tutto il sangue svolge la sua funzione basilare di tenere in vita il corpo anche senza immunoglobuline, dunque per la coscienza di alcuni non sarebbero "sangue" tout court. Per altri invece potrebbe essere diverso, è la coscienza di ciascuno che deve decidere il senso biblico di "astenersi dal sangue". Nessuno deve criticare le decisioni di altri su questioni dove le Scritture sono generiche se queste sono prese in piena coscienza.

Shalom
[Modificato da barnabino 19/02/2010 14:39]
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19/02/2010 16:49


Proprio perché la Bibbia è generica ciascuno, in coscienza, può fare delle distinzioni



Ma la genericità riguarda il "comandamento" o l'"accezione" di sangue?
A me pare che il discorso vada sempre più approfondendo il secondo prospettando nel tempo un'apertura a discutere il primo.
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22/02/2010 20:46

L'utente che ha posto la dimanda iniziale ha fatto pervenire al forum una ulteriore replica:

Dal mio modesto punto di vista caro Christofer la risposta è ovviamente SI!
Infatti non siamo di fronte ad una scomposizione molecolare, come quella da te indicata con l'esempio dell'acqua.

Per farti capire facciamo un semplice esempio.

Ti viene offerta la vendita di un auto rubata, tu da persona onesta la rifiuti, anche se sarebbe economicamente vantaggioso accettarla. Ma se ti offrissero una componente principale di quella stessa auto che faresti? Per esempio il motore? Bèh è chiaro che considereresti il motore come parte integrante della macchina rubata, quindi in coscienza lo rifiuteresti.
La cosa sarebbe diversa però se ti offrissero, che sò, un accessorio? per esempio l'autoradio? L'autoradio non è un componente principale dell'auto, questo è vero! D'altronde se l'auto è rubata lo è necessariamente anche tutto quello che c'è dentro! Autoradio inclusa! Quindi sarebbe coerente da parte tua rifiutare anche l'autoradio! Che senso avrebbe rifiutare l'auto ma accettare l'autoradio? Nessun senso avrebbe. Si tratterebbe in entrambe i casi di un atto immorale, indipendentemente dalle "dimenzioni" dell'oggetto in questione.

Veniamo al sangue. Se Geova vieta l'uso del sangue è chiaro che lo vieta tutto! Geova nella bibbia è stato "tassativo" e allo stesso tempo "completo". Il comando è "astenersi dal sangue". Non credi che se Dio avesse voluto fare una discriminazione tra sangue intero, componenti principali e componenti secondarie, avrebbe potuto tranquillamente farlo scrivere nella bibbia?

C'è da aggiungere una seconda interessante riflessione:
Sulla base di quanto affermato fino adesso si evince che un cristiano potrebbe in coscienza accettare TUTTE le parti del plasma, purché prese in contesti e situazioni differenti; ma NON potrebbe accettare una trasfusione del sangue nella sua interezza. Questo solleva una seconda questione morale di non scarso valore. Per capirla riprendiamo l'esempio dell'auto.
Secondo te cosa cambierebbe se ti offrissero di acquistare il motore della "famosa" auto rubata, tutto assieme in una volta? O se invece te l'offrissero un pezzo alla volta, vendendotene ogni giorno un componente? un giorno la testata, un giorno il pistone ...e così via, finche non ti sei comprato l'intero motore. Cosa cambierebbe a conti fatti? Nulla, in entrambe i casi ti saresti comprato il motore di un'auto rubata!

Veniamo al plasma.
Qua siamo di fronte alla stessa situazione, infatti la suddivisione che viene fatta del sangue non è una trasformazione del sangue in singoli atomi, ma in molecole, che in natura si posso trovare "SOLO" nel plasma e quindi per loro naturale struttura SONO parte del sangue! Quindi un cristino potrebbe trovarsi nella paradossale situazione di rifutare una trasfusione di plasma, ma di accettarne poi, in tempi successivi, TUTTE le sue componenti. A conti fatti cosa cambierebbe?

Infine c'è da sottolineare che tutta questa a me pare una discussione più di carattere scientifico che di carattere biblico.
Ora visto che i testimoni di Geova (a quanto ho capito studiando con loro) basata sempre TUTTO sulla bibbia. Io ti chiedo:
Attenendosi strettamente alla bibbia, su che base si può dire (per chiarezza facciamo un esempio preciso) che le Scritture vietino l'uso di "globuli bianchi", che rappresentano poco + di un millessimo di tutto il volume sanguigno e sono presenti per altro diffusamente in tutto l'organismo (tanto che se si accetta un trapiano di un organo, al suo interno potrebbero esserci cospicue quantità di leucociti), ma non vietino l'uso di albumina, presente nel sangue in quantità decine di volte superiore ai leucociti?
Qual'è la base scritturale per affermare ciò?
Se è vero che i Testimoni di Geova si basano ESCLUSIVAMENTE sulla bibbia per trarre le loro conclusioni, qual'è il passo biblico che li spinge a trarre la suddetta conclusione?

Ciao e grazie per la tua disponibilità!

Alessandro



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23/02/2010 12:22

Caro Alessandro,

rispondo subito alle tue ulteriori osservazioni.
Tu cerchi di inficiare la riflessione che ho fatto in precedenza portando a supporto della tua osservazione l'esempio dell'auto rubata. Mi dispiace ma il parallelismo non è per nulla pertinente.

L'impossibilità di accettare in coscienza anche un piccolo componente di un'auto rubata, non nasce dalle proprietà intriseche del materiale in questione. Non mi pongo nemmeno il problema se un componente del motore posso ancora considerarlo parte costitutiva dell'auto. Qui l'obiezione è legata al fatto che l'auto è rubata e in quanto tale la mia conscienza mi impedisce di accettare tutta l'auto o anche solo un singolo bullone perchè appunto rubato!

Per il sangue invece la questione è proprio legata alle sue proprietà intrinseche. La Bibbia vieta l'assunzione di sangue. Non entra certamente nel merito della questione delle frazioni. Come ho spiegato in precedenza, gli emoderivati si possono ricavare dal sangue solo mediante complesse procedure industriali, fatto non realizzabile in passato. Ottengo così delle molecole che poi vengono commercializzate come farmaci. Infatti la sommistrazione di tali frazioni, non è considerata in medicina una trasfusione di sangue. Viene equiparata alla somministrazione di un farmaco, tanto è vero che tali sostanze sono inserite nella farmacopea.

Quindi, ai fini della nostra questione è sicuramente più pertinente l'es. dell'acqua (H20)e dell'H e dell'O che posso da essa ricavare, rispetto all'es. dell'auto rubata, la cui pertinanza nella fattispecie è pari a zero!

Con questo non sto dicendo che l'accettazione degli emoderivati sia giusta o sbagliata alla luce del divieto biblico del sangue.
Dico solo che la tecnologia moderna ci ha posto di fronte ad una situazione nuova, che non era prevista secoli fa, allorchè venne redatta la Bibbia. Di conseguenza siamo costretti ad una riflessione bioetica che parte dalla Bibbia, dal suo comando circa il sangue e dai principi in essa ravvisabili. Ma tale riflessione non si può limitare alla Bibbia, richiede ovviamente anche delle valutazioni biologiche per poter trarre poi delle conclusioni etiche, che rimarranno in ogni caso del tutto soggettive.

Qualcuno potrà concludere infatti che in coscienza non si sente di accettare anche le frazioni, perchè pur non essendo più sangue, sono comunque ricavate dal sangue.
Altri invece potranno concludere che in coscienza si sentono di accettare tali frazioni perchè pur essendo ricavate dal sangue, tali molecole non possono più essere considerate sangue.

Qui è anche doveroso precisare che non è vero che tali molecole, come ad es. l'emoglobina, sono presenti solo nel sangue. Ci sono in merito in corso importanti ricerche per ottenere emoglobina e altre sostante necessarie all'essere umano, a partire da fonti diverse dal sangue, in particolare dai vegetali.
Ad es. recenti studi hanno dimostrato che nelle leguminose è presente una vera e propria emoglobina vegetale chiamata "leghemoglobina". Inoltre Michael Marden e i suoi collaboratori dell'ospedale Bicentre e dell'universita' di Ceseaux ad Asbiere (Francia)(notizia riportata sulla rivista Nature), sono riusciti a fabbricare dalla pianta del tabacco l'emoglobina umana. E' una ricerca promettente che permetterebbe così di non dipendere dal sangue.

Un'ultima precisazione è doverosa. L'accettazione o il rifiuto di frazioni del sangue, non è nemmeno una questione di quantità. Non si tratta di accettare una piccola quantità di sangue o di globuli bianchi, come tu hai affermato. E' invece una questione di qualità. Quindi non importa nulla se una molecola è presente in quantità maggiore delle celluele della serie biancha del sangue.
Io non potrei accettare sangue intero a prescinderne dalla quantità. Ma potrei accettare delle frazioni, a prescindere dalla quantità, ma a motivo delle sue proprietà intriseche, ossia perchè pur essendo ricavate dal sangue, alla luce delle riflession bioetiche non ritengo di considerarle più sangue.

Ma si tratta sempre, ribadisco, di valutazioni personali, che possono pertanto portare ogni individuo a conclusioni diverse. Quindi troverai cristiani testimoni di Geova che non accetteranno nemmeno gli emoderivati o alcuni di essi, e altri che invece li accetteranno. Ogni posizione va rispettata in quanto espressione del proprio libero arbitrio, giusta o sbagliata che sia, secondo il tuo punto di vista!



[Modificato da christofer2006 23/02/2010 13:05]
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24/02/2010 17:47

Ulteriore replica dell'utente giuntaci per e-mail

Caro Christofer,
Osservo con piacere la tua preparazione in materia. La cosa mi fa molto piacere. Fino ad adesso mai mi ero imbattuto in un Testimone di Geova preparato in materia anche solo un decimo di quanto lo sei tu ...e questo ti fa onore.

D'altronde devo dissentire da te su alcuni punti.

L'esempio dell'auto rubata, mi spiace dirtelo, ma è perfettamente pertinente.
E' vero che tra un' auto rubata ed una trasfusione di sangue c'è una differenza importante legata alla natura intrinseca dei due soggetti in questione. Un'auto ed il suo uso di per se non sono cose sbagliate!

Quello che però conta nella mia illustrazione è il comando morale relativo e la sua interpretazione. La morale cristiana (e non solo) insegna che il comando di non rubare implica in se anche il non favorire in alcun modo il "riciclaggio" di materiale rubato. Percui è pacifico che sia moralmente discutibile acquistare un'intera auto rubata, tanto quanto lo sia acquistarne un singolo componente.

In merito alla problematica "sangue", qual'è il principio implicato? La bibbia dice semplicemente ASTENERSI DAL SANGUE. Da qui nasce, come da te sottolieato, la necessità di dare un "senso" a questa frase alla luce delle scoperte scientifiche. Il problema non è certo recente, risale bensì ad alcuni secoli fa quando si cominciò in medicina a fare uso di trasfusioni di sangue. DA QUESTO momento storico in poi nasce la necessità di leggere il passo biblico alla luce della medicina.

A mio avviso da qui in poi ci sono solo due modi di leggere la questione, due soluzioni possibili.

1 - Visto che il comando di "astenersi dal sangue" aveva in epoca biblica un' unica applicazione possibile, quella alimentare, potrebbe essere ragionevole concludere che il divieto non abbia alcun valore nel caso di un trapianto di tessuto organico (come del resto qualsiasi cristiano non vede alcun parallelo tra l'accettare il trapiano di un organo umano e la sua assunzione, a scopo alimentare, per via orale!). Per questo un cristiano potrebbe evitare di mangiare, ad esempio, un bel panino al sanguinaccio, ma non porsi alcun problema ad accettare una trasfusione, visto che alla luce del contesto storico in cui fu scritto il passo biblico, la pratica della trasfusione di sangue era totalmente sconosciuta.

2 - L'alternativa è non prendere in cosiderazione il contesto storico-culturale.
In questo caso il comando di "ASTENERSI DAL SANGUE" avrebbe un valore letterale. 'Mi astengo dal sangue non solo non mangiandolo, ma anche non immettendolo nel mio corpo in alcun modo'.

Ora se i testimoni di Geova di fronte alle nuove scoperte scientifiche, legate ad un uso del sangue assolutamente impensabile in epoca biblica, hanno detto no più volte, attenendosi ad una lettura del passo biblico, fuori dal contesto storico-culturale, perché farlo adesso? Che senso ha?

Se mi attengo ad una interpretazione letterale del comanda "astenersi dal sangue", lo devo fare sempre! Se di fronte ad una trasfusione per me il comando di "astenersi" è pertinete, se di fronte ad una trasfusione di una parte del sangue (plasma) il comando di "astenersi" è pertinete; allora deve esserlo anche quando mi viene offerta una medicina che include una "parte" del sangue. I primi cristinani non conosceva certo le complesse procedure industriali con cui si ricavanon proteine dal sangue, ma nenache conoscevano la trasfusione di sangue intero come terapia, né tantomeno la trasfusioni di globuli bianchi!

Asserire quindi che la Bibbia col suo comando non entra "nel merito della questione delle frazioni" è di per se fuorviante. Infatti la bibbia col suo comando non entra neanche nel merito delle trasfusionidti sangue! Il punto è se vogliamo dare al passo biblico una lettura in chiave Storica oppure no. Se gliela diamo le tue osservazioni hanno valore. Ma in tal caso anche le osservazioni per cui "la trasfusione è una terapia sconosciuta all'epoca in cui il comando in questione fu formalato" sono parimenti pertinenti.
Diverso il caso in cui si voglia dare al comando un valore "universale". In quel caso allora il comando ASTENERSI DAL SANGUE vale nella sua globalità.

Vale per le trasfusione di sangue intero (cosa sconosciuta in epoca biblica)
Vale per le trasfusioni di parti del sangue (leucociti)
Vale per l'assunzione di farmaci contenenti componenti del sangue (fattori di coagualzione)

Fra l'altro, sulla base di questo risulta fuorviante anche la tua insistenza sul distinguere tra "trasfusione" e "farmacoterapia", come se il comando biblico implicasse in se un divieto di trasfusione. Ma la bibbia non dice "astenetevi dalle trasfusioni", bensì dal "sangue"!

Torniamo ora all'esempio dell'auto rubata.
Se tuo padre ti dicesse ASTIENTI DAL COMPRARE AUTO RUBATE, tu disobbediresti sia se tu comprassi tutta l'auto che una sua componente!
Se tuo padre ti dicesse ASTIENITI DAL PRENDERE SANGUE, tu disobbediresti sia prendendo sangue intero o frazioni di esso!

Veniamo adesso al tuo esempio e alla tua teoria percui le frazioni di sangue possono non considerarsi sangue. Tu affermi che la scomposizione molecolare dell'acqua nei suoi atomi costituvi fa si che l'acqua non sia più acqua. Questo è pacifico. La prova del nove l'hai nel fatto che i tre atomi che ottieni, idrogeno e ossigeno, sono diffusamente presenti in natura.

Per la questione del "sangue" però non siamo di fronte ad una scomposizione molecolare. Qua mi appello alla tua competenza medica, che è senz'altro superiore alla mia. Lo faccio con un esempio. Se sono emofiliaco ho bisogno di un fattore di coagulazione il fattore 8. Questo è una frazione di sangue. Ma posso dire che non sia più sangue? E' presente in natura liberamente? Direi di no se ho bisogno di sangue umano per ricavarlo. E' quindi una componente del sangue, volente o nolente!

Il punto è sempre quello: Che senso vogliamo dare al passo biblico.

Per capire meglio ricolleghiamoci ad una di quelle che dai Testimoni di Geova vengono definite "parti principali" del sangue:I leucociti.
Questi si possono definire "sangue"?
In termini stretti sarebbe difficile dirlo, visto che i globuli bianchi sono presenti in tutto l'organismo umano, dove viaggiano liberamente. Addirittura nel latte materno sono presenti in quantità maggiori che nel sangue, ma questo non vuol dire certo che una madre non possa allattare al seno il proprio figlio!

Vista in quest'ottica sarebbe più ragionevole considerare "sangue" i fattori di coagulazione, presenti solo nel sangue, che il globuli bianchi presenti ovunque nel corpo umano.

Veniamo adesso alle mie due considerazioni sulla "quantità" e "qualità".
Il pargano è perfettamente pertinente. Infatti io non mi riferivo all'accettare o meno una goccia di sangue in rapporto all'accettare o meno un litro di gammaglobuline. Il paragone era tutto interno al concetto di "frazione" di sangue. Se infatti considero una frazione di sangue, come l'albumina, accettabile ma una frazione di sangue come i globuli bianchi, inaccettabile, mi trovo di fronte ad un paradosso, visto che la "frazione albumina" è presente nel sangue in quantità decine di volte superiore alla "frazione leucociti".

Ancora una volta si torna al punto di partenza. Come vogliamo intendere il passo biblico in questione. E' chiaro che quando gli apostoli dissero di "astenersi" dal sangue, la loro idea di sangue era di gran lunga diversa dalla nostra; e come nulla sapevano delle gammaglobuline, allo stesso modo nulla sapevano dei globuli bianchi. Se quindi intendiamo il comando in senso universale, questo deve valere non solo per tutte le frazioni, tanto più se alcune (ammissibili per la dottrina dei Testimoni) sono presenti in un rapporto decisamente inferiore rispetto ad altre (inammissibili per la dottrina dei Testimoni).

Non solo. Il mio riferimento alla "quantità"-"qualità" delle frazioni del sangue solleva un'altra situazione, ancor più paradossale.
Infatti come Testimone di Geova posso accettare tutte le frazioni del plasma, ma non posso accettare il plasma nella sua interezza.
Visto che l'illustrazione dell'auto rubata ti pare poco pertinente, provo a farti capire il punto con un esempio "alimentare". Se il dottore mi dice che non posso mangiare le lasagne, dimostrerei di avere a cuore il divieto se mangiassi per colazione la pasta, per pranzo il ragù e per cena parmigiano e pan grattato? Certo che no!


Ecco che tutto ci conduce al punto di partenza.
La bibbia afferma "genericamente" di asteniersi dal sangue. Per cui come facciamo ad asserire (biblicamente) che: accettare una trasfusione di leucociti sia violare il comando biblico in questione; ma accettare una terapia a base di albumina no?

Invece di ricorrere a tutta una serie di speculazioni (come stiamo facendo io e te) per decidere cosa significa il comando e cosa non significa. Non sarebbe più onesto e umile lasciare il cristiano libero di prendere decisioni in coscienza?

Quando gli apostoli dettero quel comando nulla sapevano dell'uso del sangue come terapia per salvare una vita. Al massimo potevano pensare ad un bel sanguinaccio!

Tenendo conto di ciò perché ricorrere ad una intepretazione minuziosa, e del tutto priva dell'uso della bibbia, su quello che significa e non significa il divieto apostolico? Non si corre il rischio di fare come i rabbini con la Torà?

Concludo sottolienando il fatto che la questione non è affatto di scarso valore. Non si tratta di decidere se mangiare una fetta di sanguinaccio o saltare un pasto. Si tratta di casi che spesso ti pongono di fronte alla morte!

Saluti,
Alessandro


PS: Un ultimo pensiero:

Ho riflettuto sulla tua illustrazione dell'acqua e mi è venuta in mente questa considerazione.

Se l'acqua non la si puo più considerare tale una volta che la si scompone nei suoi mattoni costitutivi, forse allora è logico pensare che anche il sangue non lo si possa più considerare sangue una volta scomposto nei suoi mattoni costitutivi.

I globuli bianchi non sono una manifestazione della materia ad un livello "inferiore" rispetto al sangue? Infatti non è il sangue un tessuto e i globuli bianchi delle cellule?

Quindi la problematica posta da te con l'esempio dell'acqua per cui "Le proprietà della materia che compaiono a un determinato livello non sono riscontrabili a un livello inferiore", si pone già prima della questione degli emoderivati. Infatti già nel momento in cui si scompone il sangue in plasma, leucociti, piastrine e globuli rossi si passa da un livello di materia ad un altro.

Per cui sulla base delle tue riflessioni, perché considerare i leucociti Sangue?
Non sarebbe più coerente lasciare libero il cristiano di prendere una decisione personale in materia, visto che non si può affermare con certezza la natura sanguigna dei globuli bianchi?



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25/02/2010 14:31

Intervengo in questa dissertazione semplicemente per fare delle rilevazioni che possono ridettare certi assunti di partenza che penso svincolino dalle conclusioni finali.

Innanzitutto lo svolgimento ci fa capire quanto complessa sia la questione e cosa dovrebbe guidare una profonda meditazione in coscienza per poi dettare la scelta finale sull'uso o meno di frazioni di sangue in terapie mediche.

Le rilevazioni sono le seguenti:

1) Non sono speculazioni o congetture né tantomeno posizioni personali o contesti storico-sociali a dettare il senso con il quale comprendere cosa significhi astenersi dal sangue oggi.
Alla base del dilemma su come considerare le frazioni di sangue in terapie mediche c'è un'osservazione, un semplice dato di fatto che prima del XX secolo non si conosceva.
Grazie alle nuove tecnologie è stato possibile osservare che madre e figlio, nel grembo materno, pur detenendo due diversi e separati apparati per la circolazione del sangue, ciònonostante condividono frazioni del plasma (immonuglobuline) che passano dal sistema circolatorio della madre a quello del feto.

Questa semplice osservazione pone le basi della riflessione che ne scaturisce: Se Geova Dio è il progettista della creazione e fa scrivere che sia Sua volontà astenersi dal sangue, ma permette che frazioni di un componente principale siano trasmesse da un individuo all'altro, significa questo che suddette frazioni non siano considerate ai suoi occhi sangue?

La risposta a questa domanda è una questione di coscienza personale.

Nonostante nei paragoni del nostro lettore ci siano degli errori di fondo, che in seguito evidenzierò, la conclusione a cui porta sull'uso delle frazioni è una conclusione condivisibile, ma non significa che sia l'unica.
Il paragone dell'auto rubata e la sua semplificazione nell'illustrazione del piatto di lasagne non è del tutto pertinente, ma si può essere ancora più drastici e riducenti facendo questo corretto e semplice ragionamento: se Deuteronomio 12:22-24 dice che l'unico uso consentito del sangue dopo averlo estratto da un corpo è di gettarlo al suolo e Atti 15:28, 29 mi dice di astenermi dal sangue, e se l'estrazione e l'uso di frazioni di componenti principali costituisce di per sé una lavorazione di sangue umano e non, allora concludo che non accetto nessuna frazione, nessun derivato, nessun uso del sangue diverso da quello menzionato nella Bibbia.

Questo ragionamento è corretto. Ma non significa che sia l'unico. In coscienza e sotto preghiera, quindi, un cristiano potrebbe concludere che anche quelle frazioni di componenti principali violano in un certo modo la legge di Dio. Secondo la sua coscienza, addestrata agli occhi di Dio, le considera a tutti gli effetti sangue e quindi decide di astenervisi.

Un altro cristiano, invece, potrebbe pensarla diversamente facendo un altro tipo di ragionamento anch'esso corretto: Dato che frazioni di componenti principali del sangue passano dal sistema circolatorio della madre a quello del figlio in un contesto naturale creato da Dio, che a Sua volta comanda di astenersi da sangue, allora agli occhi di Dio le frazioni di componenti principali del sangue non sono più da considerarsi sangue a tutti gli effetti, per cui non violano il comando di Atti 15:28, 29. Conclude quindi che sia tollerabile e in armonia con la sua coscienza addestrata secondo la Bibbia accettare determinate frazioni di sangue perché non più considerabili come sangue.

Entrambi vanno rispettati poiché alla fine ognuno renderà conto a Dio di se stesso e di come ha condotto la sua vita.

2) Non è affatto vero che nel primo secolo l'unico uso del sangue conosciuto era a soli fini alimentari. Si usava il sangue anche come terapia medica. I romani erano soliti prescrivere sangue per la cura dell'epilessia, in egitto veniva considerato come rimedio alla lebbra e in assiria veniva usato per aiutare la convalescenza.

3) Alla luce delle rilevazioni di cui ut sopra gli esempi del nostro lettore non appaiono del tutto pertinenti, si dovrebbe riformularli con informazioni aggiuntive: Da un'auto rubata vengono venduti pezzi separati che finiscono reintrodotti nel mercato. Uno dei bulloni di quest'auto viene venduti insieme ad altri che non provengono dal mercato nero e viene usato insieme agli altri per produrre un nuovo pezzo di meccanica regolarmente inserito nel circuito di vendita. L'acquisto di questo nuovo pezzo costituisce ricettazione?

Similmente a corollario della versione semplificata di quest'ultimo relativa alla proibizione del medico di mangiare lasagne si dovrebbe riformulare in questo modo: Se il medico vieta di mangiare lasagne è ovvio non si possa scomporla in ragù, pasta e formaggio grattuggiato, né assumere queste componenti principali per affermare di non magiare lasagne. Che dire però se dal componente ragù viene estratto un suo ingrediente che viene poi usato per produrre un piatto diverso dalla lasagna e in questa forma assunto? Posso ancora dire di aver mangiato una lasagna se ho preso un ingriedente di un suo componente principale e l'ho riutilizzato per creare qualcosa di nuovo?

Ma ancora questi esempi non sono del tutto calzanti poiché come spiego al punto 1) ciò che viene lasciato alla coscienza individuale è un dato di fatto naturalmente osservato che viene utilizzato dalla coscienza di ogni cristiano per comprendere appieno il comando di Dio sull'astenersi dal sangue.

Buon proseguimento.
[Modificato da Methatron 25/02/2010 14:53]
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Ulteriore replica dell'utente

Cari amici,
Le vostre risposte sono interessanti. Solo vorrei farvi notare come siano di natura speculativa ed assolutamente fatte al di fuori del contesto biblico. Cosa per un testimone non del tutto ortodossa.

Mi spiego con un semplice esempio:
Se è vero quello che dici sul feto e sugli emoderivati è altresì vero che una volta che il feto diventa bambino, se la madre decide di allattarlo al seno, i globuli bianchi delle madre passeranno copiosamente ed in un contesto naturale dalla madre al figlio.
Questo significherebbe che i leucociti non si possano considerare sangue a tutti gli effetti se il Creatore permette una cosa del genere in un contesto naturale. Quindi sulla base di qeuste semplici considerazioni sarebbe logico aspettarsi che un cristiano possa scegliere in conscienza se prendere o meno una trasfusione di leucociti. Ma questo secondo i dettami dei testimoni di Geova non è possibile!

Con questo esempio ho voluto solo sottolineare la fraglie natura di certe considerazioni e speculazioni che, se svincolate totalemente dal contesto biblico e storico culturale dell'epoca, ci portano su di un terreno impervio e suscettibile di diverse conclusioni.

Giunti a questo punto della conversazione il problema iniziale mi pare ancora irrisolto:

Se la bibbia dice genericamente ATENETEVI DAL SANGUE,
1 - su che base biblica i testimoni ne concludono cheil diveto debba riferirsi anche ad un eventuale trapianto di tessuto sanguigno a scopo terapeutico?
2 - su che base biblica i testimoni asseriscono che l'accettare una frazione come i leucociti a scopo terapeutico, sia violare il suddetto comando?
3 - su che base BIBLICA i testimoni dicono no alle trasfusioni di globuloi bianchi ma si (o meglio lasciano liberi) nel caso di altre frazioni come l'albumina?

saluti
Alessandro



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27/02/2010 19:04


Se è vero quello che dici sul feto e sugli emoderivati è altresì vero che una volta che il feto diventa bambino, se la madre decide di allattarlo al seno, i globuli bianchi delle madre passeranno copiosamente ed in un contesto naturale dalla madre al figlio.



Evidentemente non comprende o più probabilmente non vuole comprendere la serietà dell'argomento. Le rispondo solo a beneficio di chi ci legge.

Il sangue è un tessuto fluido. Il problema etico e di coscienza che stiamo disquisendo nasce dal comando biblico di astenersi dal SANGUE. Se si potessero produrre e utilizzare immunoglobuline dal colostro umano o anche leucociti da qualunque altra sostanza o derivato, il cristiano non avrebbe nessun problema ad usarli poiché non sta violando nessun principio biblico. Il colostro infatti è secerso dalla ghiandole mammarie e non è SANGUE. (Al momento per diverse ragioni non si possono sintetizzare componenti del colostro umano a fini terapeutici).

Equiparare quindi l'allattamento al seno (anche solo di colostro) ad una trasfusione di leucociti provenienti dalla lavorazione di SANGUE esogeno è un salto metaforico assurdo, non pertinente, irrilevante. Sarebbe come affermare che dato che il plasma sanguigno è composto al 92% di acqua, ogni volta che assumo H2O è come bere pressocché del plasma e che quindi potrei tranquillamente trasfondermi o bermi del plasma. Più che una seria obiezione sembra più un arrampicarsi sugli specchi per delegittimare a tutti i costi un costrutto logico che invece è altamente significativo, pertinente e perspicace.

Le frazioni di componenti principali sulle quali stiamo discettando invece sono frazioni di SANGUE che interessano un interscambio che avviene tra il SANGUE della madre e il sistema circolatorio del feto: interessano il SANGUE di entrambi. Questo merita l'attenzione e le riflessioni che fino a qui sono state esposte perché in riferimento al divieto divino esposto in Atti 15:28, 29 in merito al SANGUE.

Se si potessero estrarre e sintetizzare simulacri del plasma, piastrine e globuli rossi da altra sostanza diversa dal SANGUE, come ad esempio fantasioso, dalla clorofilla piuttosto che da fibre vegetali, il cristiano non avrebbe nessun problema ad accettarle poiché non esisterebbe nessun divieto biblico sull'uso di tali sostanze così prodotte.

A motivo di quanto esposto ut sopra questa sua inferenza è del tutto fuori lugo, errata e, a mio modesto avviso, faziosa:

Questo significherebbe che i leucociti non si possano considerare sangue a tutti gli effetti se il Creatore permette una cosa del genere in un contesto naturale. Quindi sulla base di qeuste semplici considerazioni sarebbe logico aspettarsi che un cristiano possa scegliere in conscienza se prendere o meno una trasfusione di leucociti. Ma questo secondo i dettami dei testimoni di Geova non è possibile!



Con la stessa certezza ritengo, sempre a mio modesto avviso, che di fragile ci sia solo la sua superficialità quando espone quanto segue:

Con questo esempio ho voluto solo sottolineare la fraglie natura di certe considerazioni e speculazioni che, se svincolate totalemente dal contesto biblico e storico culturale dell'epoca, ci portano su di un terreno impervio e suscettibile di diverse conclusioni.




Giunti a questo punto della conversazione il problema iniziale mi pare ancora irrisolto



Lei ancora non comprende che la questione se accettare o meno frazioni di componenti principali è lasciata alla coscienza individuale. Se Lei fosse un cristiano e decidesse in coscienza e sotto preghiera di astenersi totalmente dal sangue, persino rifiutando una semplice analisi del sangue (perché comporta un determinato uso prima dell'evacuazione "al suolo"), Lei sarebbe altamente rispettato per questa sua decisione di coscienza e nessuno dovrebbe muoverle appunti sulla fallacia o meno del suo ragionamento.

Quello che non vuol capire è che ne esistono altri altrettanto validi che potrebbero portare un altro cristiano a pensarla diversamente. Il suo orizzonte cognitivo e contemplativo sarebbe sufficientemente allargato da comprendere la logicità, anche se non condivisa, dell'altrui decisione di coscienza e rispettarla?

Da quanto scrive sembra proprio preoccupato della mancanza di uniformità che sembra irritarla. Spesso ci accusano di essere marionette decerebrate che hanno delegato a Brooklyn le nostre facoltà mentali. Ora che si pone una grande responsabilità alla coscienza individuale devo sentirmi dire:

Le vostre risposte sono interessanti. Solo vorrei farvi notare come siano di natura speculativa ed assolutamente fatte al di fuori del contesto biblico. Cosa per un testimone non del tutto ortodossa.



Per finire Le notifico che la speculazione o congettura è un sistema investigativo razionale usato molto più spesso di quanto si creda e assai molto più spesso di quanto i nostri detrattori credano nelle loro speciose asserzioni.

Cordialità.
[Modificato da Methatron 27/02/2010 19:46]
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25/03/2010 21:02

Ulteriore domanda sull'argomento:

Tralasciando tutto il trattato sulle piastrine, globuli bianchi etc, laddove ritengo abbiate raggione, visto che si tratta di interpretazione delle Sacre scritture, mi permetto di esporre questa tesi:

Le Scritture dicono:

Poiché la vita della carne è nel sangue. Per questo vi ho ordinato di porlo sull'altare per fare l'espiazione per le vostre persone; perché il sangue è quello che fa l'espiazione, per mezzo della vita" (Levitico 17:11);

"Guàrdati assolutamente dal mangiarne il sangue, perché il sangue è la vita, e tu non mangerai la vita insieme con la carne" (Deuteronomio 12:23).

Visto che si parla di bibbia e in speciale modo del vecchio testamento, si conviene che si tratta di una scritti di innumerovoli anni fa' prima di Cristo. A quei tempi, come testimoniano i fossili trovati sia di esseri umani che di animali, si moriva spesso per infezioni. Quindi i virus e i batteri che a quei tempi gia' esistevano, pur non essendo conosciuti, mietevano parecchie vittime! Ora, visto l'INFINITA SAPIENZA di DIO, la questione che pongo e' la seguente: Avrebbe DIO detto "astenetivi dal sangue" per evitare una infezione mondiale che avrebbe potuto coinvolgere tutti gli esseri umani viventi, visto che a quei tempi non erano tanto sapienti ne badavano a tante precauzioni come al tempo attuale?


Ciro



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25/03/2010 22:23


Avrebbe DIO detto "astenetivi dal sangue" per evitare una infezione mondiale che avrebbe potuto coinvolgere tutti gli esseri umani viventi, visto che a quei tempi non erano tanto sapienti ne badavano a tante precauzioni come al tempo attuale?



Tutto è possibile, ma non tutto è probabile. Le scritture che cita additano ed elevano il Sangue a Simbolo di vita. Nell'escatologia biblica la santità del sangue e dei sacrifici propiziatori simboleggiavano il più grande sacrificio di Cristo, che dovette versare il suo sangue in favore del genere umano. Questa santità, questo sacrificio propiziatorio, è di sicuro il più grande mezzo di salvezza per l'umianità, più di qualsiasi profilassi igienica che il divieto poteva in ogni modo comportare.

Cordialità.
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