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Isarele ripudiato?

Ultimo Aggiornamento: 10/03/2011 23:58
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04/06/2010 07:20

Spesso sento dire che Israle è stato ripudiato per non aver accolto il Messia Gesù Cristo. Questa affermazione risulta falsa alla luce di questa scrittura:

Romani 11:
"1 Io domando dunque: Dio avrebbe forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch'io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino. 2 Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio. O non sapete forse ciò che dice la Scrittura, nel passo in cui Elia ricorre a Dio contro Israele?"

Lo stesso capitolo poi spiega:

Romani 11:25-26a:
"Perché io non vorrei, fratelli, che siate ignoranti di questo mistero, a meno che vi riteniate saggi nella vostra presunzione; che ad Israele è avvenuto un parziale accecamento, fino a che la pienezza dei Gentili sia entrata. E così tutto Israele sarà salvato".

Da questi versetti mi sembra di capire che Israele abbia subito un temporaneo accecamento per permettere la predicazione della salvezza anche ai gentili, ma alla fine Isarele avrebbe superato questa fase temporana di accecamento (indurimento o intorpidimento come dicono altre traduzioni) per poi essere salvato come nazione, alla fine dei tempi.

Vorrei conoscere il vostro parere in merito.
[Modificato da Roberto Carson 10/03/2011 23:58]

"Nulla infatti è malvagio fin dall'inizio."
J.R.R. Tolkien
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06/06/2010 10:18

Re:
Mary,
come sai la questione è molto dibattuta e non solo da oggi.
Uno stralcio del modo di pensare dei primi cristiani, tutti rigorosamente ebrei di discendenza ed elezione divina, è ritrovabile nel libro degli Atti. Eccone un brano:


Mentre Pietro stava per entrare, Cornelio gli andò incontro e si gettò ai suoi piedi per rendergli omaggio. 10,25 Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Àlzati: anche io sono un uomo!». 10,26 Poi, continuando a conversare con lui, entrò, trovò riunite molte persone 10,27 e disse loro: «Voi sapete che a un Giudeo non è lecito aver contatti o recarsi da stranieri; ma Dio mi ha mostrato che non si deve chiamare profano o impuro nessun uomo. 10,28 Per questo, quando mi avete mandato a chiamare, sono venuto senza esitare. Vi chiedo dunque per
quale ragione mi avete mandato a chiamare». 10,29 Cornelio allora rispose: «Quattro giorni or sono, verso quest’ora, stavo facendo la preghiera delle tre del pomeriggio nella mia casa, quando mi si presentò un uomo in splendida veste 10,30 e mi disse: “Cornelio, la tua preghiera è stata esaudita e Dio si è ricordato delle tue
elemosine. 10,31 Manda dunque qualcuno a Giaffa e fa’ venire Simone, detto Pietro; egli è ospite nella casa da Simone, il conciatore di pelli, vicino al mare”. 10,32 Subito ho mandato a chiamarti e tu hai fatto una cosa buona a venire. Ora dunque tutti noi siamo
qui riuniti, al cospetto di Dio, per ascoltare tutto ciò che dal Signore ti è stato ordinato».



Qui la conclusione di Pietro:


10,33 Pietro allora prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, 10,34
ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga. 10,35 Questa è la Parola che egli ha inviato ai figli d’Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesu Cristo: questi è il Signore di tutti.



Il senso del discorso è dunque molto chiaro e lampante al lettore moderno.
Ci si potrebbe chiedere se il senso in lingua originale sia un altro o contenga sfumature differenti.
Cinque capitoli dopo troviamo un'altra disucussione molto illuminante e riguarda essenzialmente l'osservanza dei comandamenti della legge mosaica stessa, ovviamente necessari e fondamentali per il popolo d'Israele. Ecco un estratto:


È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie:
15,28 astenersi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!».



Dal momento che la discussione verteva anche sull'obbligo della circoncisione letterale per i cristiani di lingua greca, è lampante la rottura con le abitudini dell'Israele storico.

Detto questo, sarebbe magari interessante esaminare l'idea se Dio avrà voluto e approvato un "doppio binario": Israele carnale da una parte, con regole loro, e il resto dei cristiani dall'altra, con regole essenzialmente opposte.

Simon
[Modificato da (SimonLeBon) 06/06/2010 10:20]
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