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L'intervista/Mamma Concetta «Sarah, il vuoto è incolmabile»

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2011 22:16
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05/04/2011 22:16

TARANTO (31 dicembre) - Si respira aria di festa e di attesa ad Avetrana, come in qualsiasi altro paese più o meno grande che in questi ultimi giorni di dicembre tradizionalmente si riveste di luci e colori sfavillanti per festeggiare il Natale e la fine dell’anno vecchio in un connubio in cui la festa religiosa si tocca e si confonde con aspetti più consumistici e commerciali, poco spirituali Tutto intorno alla casa di vico Verdi, i balconi e le finestre si illuminano di mille colori, presentano improbabili “Babbi Natale” che si arrampicano alle ringhiere, si arricchiscono di ghirlande rosse e verdi, insomma comunicano che in quelle case c’è aria di festa.
Non in casa della signora Concetta Serrano, dove i motivi per festeggiare sono brutalmente venuti meno in un pomeriggio assolato di fine agosto, uno come tanti altri, un pomeriggio che ha segnato la fine della giovane vita della piccola Sarah Scazzi.
Ci accoglie con la consueta gentilezza e cortesia, atteggiamenti che in lei non sono mai venuti meno nemmeno nei giorni più difficili. Con lei anche Giacomo, suo marito e padre di Sarah e un gattone, un trovatello che un paio di anni fa hanno adottato, grazie al proverbiale amore per gli animali che da sempre univa madre e figlia.

Signora Concetta, questi sono tradizionalmente giorni in cui le famiglie si riuniscono, i ragazzi non vanno a scuola, si lavora meno e ci sono maggiori possibilità di stare insieme. Sono per lei momenti in cui la mancanza di Sarah, se mai fosse possibile, si fa sentire ancora di più?
«Non esistono giorni in cui la mancanza di Sarah si fa sentire di più del solito. La sua assenza è un vuoto incolmabile, indipendentemente dalle feste. Noi testimoni di Geova non festeggiamo il Natale, né altre ricorrenze. Ogni giorno per noi potrebbe essere festeggiato, non abbiamo ricorrenze convenzionali secondo un calendario prestabilito. L’assenza di Sarah l’avverto tutti i giorni con la stessa intensità. Manca nelle piccole cose quotidiane, quando ad esempio usciva dalla sua camera chiudeva la porta e accendeva lo stereo o la tv. Io sentivo ogni cosa e avevo l’impressione di vedere ciò che faceva. Manca il suo sorriso e la sua vivacità, mancano i suoi occhi grandi e tutto ciò indipendentemente dal Natale o dalle feste di fine anno».

Cosa pensa dello sviluppo delle indagini sull’omicidio di Sarah, adesso che tutto il clamore sembra essere finito?
«Non so se si riuscirà mai ad accertare la verità completa. La verità la sanno i diretti interessati, ma non so quando e se questa verità fuori in tutta la sua completezza, se finalmente verrà detta».

Tra qualche giorno sarà presentato anche il calendario realizzato dall’associazione “Chi li ama ci segua”, che quest’anno devolverà l’intero ricavato alla realizzazione del rifugio per cani che l’associazione “Sarah per sempre” intende realizzare.
«Trovo che sia una buona iniziativa, anche se la raccolta fondi per realizzare l’intera struttura sarà ancora lunga perché, vista l’ingente somma di cui c’è bisogno per la realizzazione. Intanto sarebbe già tanto se riuscissimo ad avviare una campagna di sterilizzazione dei molti cani randagi presenti sul territorio di Avetrana, per evitare che il loro numero aumenti sempre di più».

Intanto la solidarietà nei confronti di Sarah e della sua famiglia non si è mai fermata, come testimoniano le lettere che lei ancora continua a ricevere ed il monumento realizzato e donato dalla Sbc Italia di Milano.
«È vero, continuo a ricevere lettere dai miei fratelli di fede sparsi per il mondo. Una mia sorella americana mi ha già scritto cinque volte. Sono loro e la nostra fede comune a darmi grandissimo supporto. Quanto al monumento, ho avuto modo di vederlo ed ho molto apprezzato il gesto di quell’azienda. Un gesto veramente disinteressato, perché venuto da persone lontane che non ci conoscevano, ma che in questo modo hanno voluto contribuire al ricordo di Sarah».

Venerdì 31 Dicembre 2010 - 00:21 Ultimo aggiornamento: Lunedì 04 Aprile - 17:21

Fonte: www.quotidianodipuglia.it/articolo.php?id=144338&sez=TUTTO_...



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
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