Personalmente sono convinto che, chi si trova in uno stato vegetativo, come nel caso di Eluana, benchè non possa agire, è un essere che cmq ha ancora anima in sè, è vivo a tutti gli effetti e prova interiormente emozioni precise. Uno studio scientifico, che ho postato giorni fa, dimostra come, grazie ad una risonanza magnetica al cervello di chi è in tale stato, davanti a situazioni in cui vengono sollecitate le sue emozioni, il cervello manifesta l'attività di chi percepisce e interiormente risponde, benchè tale risposta non arrivi visibilmente attraverso l'azione.
Non si tratta di staccare una macchina, come se la persona sia tenuta in vita artificialmente, solo grazie alla funzione meccanica di uno strumento, no! Si tratta di privare la persona di continuare ad essere alimentata, cosa che non può più fare da sola ma dipende completamente dagli altri. Proprio come un neonato non ha la coscienza per fare da sè, allo stesso modo, quando una persona si ritrova in uno stato vegetativo, dipenderà completamente dagli altri, nel senso che vivere o morire sarà determinato dall'interessamento che altri avranno verso tale individuo, tuttavia tale malato è e continuerà ad essere una persona che merita tutto l'aiuto possibile, fino all'esalazione dell'ultimo respiro!
Walter Simoni
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