PARTE 5
Gli Studenti Biblici erano al settimo cielo e i quotidiani statunitensi pubblicavano articoli su questa profezia adempiuta, facendo così pubblicità al Pastore e ai suoi scritti. La guerra intanto stava coinvolgendo tutta l’Europa e presto anche l’America stessa vi avrebbe partecipato, sacrificandovi innumerevoli vite umane. Fu allora che Russell, con una correttezza comportamentale che va tutta a suo onore, scrisse sulla “Torre di guardia” del Febbraio 1916: “Quando scoprimmo che eravamo in attesa di cose inesatte nell’ottobre del 1914, fummo ben lieti che il Signore non avesse cambiato il Suo Piano per compiacerci. Non desideravamo che facesse questo. Il Signore per mezzo della Sua Parola, sembra che abbia rinviato il Suo popolo a quattro diversi riferimenti cronologici: 1874, 1878, 1881, 1914. Ma Dio non ci disse che sarebbe stato così. Ha permesso che pervenissimo a tale conclusione e crediamo che tutto ciò possa essere considerato come una prova necessaria per tutti i cari Santi di Dio d’ogni dove”. Spiegò che la mietitura dell’età del Vangelo non era cominciata nel 1874 ma nel 1878: sarebbe finita quarant’anni dopo, nel 1918.
Era il 31 Ottobre 1916 quando il Pastore morì, all’età di sessantaquattro anni. Il decesso avvenne in treno quasi a codificare la sua vita di missionario. Stava infatti attraversando il Texas per una serie di sermoni e visite pastorali. Di sermoni pare che ne avesse pronunciati oltre trentamila, un po’ dovunque nel mondo. Produsse anche una lunga serie di diapositive colorate a mano: “Il fotodramma della Creazione” (1914), che fece proiettare nelle principali città d’America e d’Europa. Era un riassunto della Bibbia per immagini. Il commento era registrato su dischi. Per due volte Russell si era recato in Terra Santa: nel 1892 e nel 1910. Ne aveva approfittato per tenere discorsi agli Ebrei locali sull’imminente adempimento della profezia di Isaia sulla restaurazione di Israele in Palestina. Al suo ritorno a New York, aveva perlato su “Il Sionismo nella profezia” a un uditorio di quattromila Ebrei. Quell’uomo alto, vestito di nero e con una barba bianca, sembrava davvero un antico profeta biblico.
Prima di morire aveva pubblicato come “International Bible Students Association” (I.B.S.A.) sei volumi intitolati
Studi sulle Scritture, pieni zeppi di citazioni bibliche e dei suoi commenti sulle medesime. Nel primo,
Il Piano delle età (1886), ripeteva ed arricchiva quello che aveva già scritto nei
Tre mondi con Barbour. Nel secondo,
Il tempo è vicino (1889), illustrava la sua cronologia fino al 1914. Nel terzo,
Venga il Tuo Regno (1890), spiegava le profezie di Daniele secondo la tradizione che faceva capo a Wycliffe e a Miller, adattandone però la cronologia. In appendice a questo volume pubblicò la sua interpretazione della struttura architettonica della grande piramide, contando i pollici delle sue gallerie e traducendoli in anni per trovare una conferma extrabiblica alla validità dei suoi calcoli. Nel quarto,
Il giorno della vendetta o
La battaglia di Armaghedon (1897), parlava dei suoi tempi e del loro e del loro inesorabile avanzare verso l’anarchia universale. Nel quinto,
Riconciliazione fra Dio e l’uomo (1899), illustrava il valore del sacrificio di riscatto di Cristo per tutta l’umanità e come questo adempiva gli antichi riti della legge di Mosè. Nel sesto,
La nuova creazione, che uscì nel 1904, parlava della Chiesa cristiana, delle regole che essa deve seguire per essere accettata da Dio come vera Chiesa e dei suoi fondamentali principi. Quand’era in punto di morte gli fu chiesto: “E il settimo volume?”. Rispose: “Qualcun altro lo scriverà”.
Russell, nonostante le insistenze dei suoi seguaci, non aveva ancora scritto il settimo volume, quello sull’Apocalisse. Riteneva che non tutto di quel libro misterioso gli fosse chiaro e che quindi non potesse compiere un lavoro soddisfacente. Quando morì lasciò un’avviata società editoriale con varie filiali in America e in vari paesi del mondo. I suoi seguaci avevano preso il nome di “Associazione internazionale degli Studenti Biblici” con sede principale a Brooklyn (New York), dove esisteva il loro “tabernacolo”, un edificio in cui vivevano i membri della direzione della “Torre di guardia”. Insieme e tutto ciò Russell lasciò, morendo, anche il pesante fardello delle sue profezie ancora inadempiute e la delusione delle attese di molti Studenti Biblici per il 1914. Ai suoi funerali parteciparono innumerevoli persone e molti oratori si alternarono per celebrare le sue lodi di Cristiano. A un certo punto della cerimonia funebre si fece largo tra la folla una donna velata che andò a deporre sulla bara i fiori preferiti dal Pastore: un mazzolino di mughetti. Era sua moglie.
La biografia sopra riportata è tratta dall’appendice del libro Il Mistero di Dio è compiuto, Charles Taze Russell, a cura di Sergio Gabrielli, Global Print, Gorgonzola (MI), 2007.