Re:
(SimonLeBon), 20/07/2009 10.53:
Ma io non sto' parlando, nè citando, dalla sola Torah. Come sai, altri libri, ispirati allo stesso modo, non avevano nè hanno alcun valore giuridico, pur essendo storicamente e religiosamente molto interessanti.
Topsy:
Il Topic parla del Nome di Dio nella Tradizione ebraica, io parlo di questa Tradizione e della Torah. Non so a cosa ti stai riferendo tu, a quale tradizione a quali testi :-)
Eppure non sono testi misteriosi, li ho elencati, per dare qualche esempio, nei miei post precedenti. Basta rileggerli.
Ad esempio in Es. 3,15 Dio stesso dice a Mosé "dirai cosi' ai figli di Israele: 'YHWH mi ha mandato a voi'".
Oppure Sl. 66,4 che invita a cantare le "lodi del Suo Nome".
Mi potresti spiegare quali leggi vengono esposte in Qoelet 1,1-6?
SimonLeBon:
Il paragone non regge. Come detto, non mi riferivo affatto alla sola Torah. Secondariamente, nessuna costituzione moderna pretende d'essere ispirata da Dio. Essendo cittadino del mondo, considero qualunque testo ispirato da Dio come un messaggio per l'umanità intera. Per questo motivo, il fatto che la Torah sia stata o sia legge vincolante per un singolo popolo non attribuisce a quello l'esclusiva sulla lettura dei testi. Qui siamo comunque OT.
SimonLeBon:
Il paragone regge perfettamente. La Torah assolve alla medesima funzione della nostra Carta Costituzionale; ogni popolo si dà delle leggi, così la nazioe ebraica, la cui "legislazione" è "rivelata". Esattamente come la Costituizione Italiana, la Torah enuncia principi generali e leggi, rimanda alle sentenze dei giudici "ebrei" di ogni generazione ed epoca, istituisce cariche pubbliche, prevede statuti e regolamenti...prova a leggerti il Deut. Oltre a tutto ciò, che è espressamente riservato al popolo ebraico, la rivelazione contiene "anche" degli insegnamenti e valori universali da trasmettere e diffondere, destinati all'intera umanità. Chi desidera conoscere e comprendere questi ultimi è sempre libero di studiarli, assieme ai maestri d'Israele.
Per quanto ne so' io, Israele è uno stato laico dove né il cittadino né il residente si attengono alla legge mosaica nè alla guida dei suoi interpreti moderni. Se mi sbaglio, correggimi.
Topsy:
Tu hai difficoltà a considerare il popolo ebraico come nazione la cui legislazione è ispirata a cui spetta di interpretarla e darle concreta attuazione. Ma è la stessa Torah che lo prescrive. Dio si rivolge ad un popolo particolare, Israele, dicendo "Osservate le mie leggi, i miei statuti e decreti", non lo dici a te. A te, è riservata solo una parte della Torah, quella appunto riservata a tutte le nazioni.
In realtà non ho alcuna difficoltà di questo tipo, puoi credermi: semplicemente stento a credere che Israele oggi lapidi le donne non sposate che commettono fornicazione, come prescrivono le Scritture. Tu pero' puoi dimostrarmi il contrario.
Esistono, anche in questa materia molto speciale, anche corsi universitari di diritto italiano all'estero. Per fare un esempio molto attuale, le leggi berlusconiane 'pro domo sua' vengono puntualmente sbeffeggiate nel mondo intero. Un secondo, nel parlamento americano siedono noti rappresentanti del mondo ebraico, che contemporaneamente si preoccupano molto da vicino dello stato laico d'Israele.
Qui pero' siamo ampiamento OT.
Topsy:
Le leggi berlusconiane sono ridicolizzate dagli stranieri? Certamente. Ma chi tra loro,a parte deridere le smanie del nostro Presidente, è un giurista così esperto da saper affrontare un dibattimento giuridico e tecnico di diritto italiano?
Intendi dire che a questo mondo non c'è nessuno che possa discutere con competenza del terzo scudo fiscale promosso dal fido scudiero Tremonti? Spero tu stia scherzando!
SimonLeBon:
A parte che anche tra giuristi italiani, non esistono per materia così tecniche, esperti in ogni singola disciplina, ma singoli indirizzi e specializzazioni. Tu ad esempio, che genere di competenze vanti in proposito? Possiedi la piena padronanza scritta e orale dell’ebraico? Sei così ferrato in giurisprudenza rabbinica, e in storia e istituzioni di diritto ebraico, da saper affrontare giuristi ebrei e insegnare loro coma vada "correttemente" applicata una data norma della legislazione ebraica?
La mia vita è troppo breve per pormi tal genere di mete, sia in Italia che in Israele. Per queste ferie mi accontentero' di imparare da te come l'Israele moderno applica oggi la legge mosaica. Sai, Ortodox ha tendenze peccaminose ogni tanto e sta per volare in Israele: dopo queste tue affermazioni sto' seriamente cominciando a temere per la sua vita!
SimonLeBon:
Qui torniamo alla discussione corrente. Dalla mia, ma certo non solo mia, lettura di numerosi passi biblici, mi sembra evidente, addirittura lampante, il contrario. Ne ho citati alcuni, ma finora non ho visto repliche puntuali.
Topsy:
E' la stessa cosa che mi risponde mia sorella minore quando mi rivolge delle domande la cui risposta non gli garba :-)
Dunque non sono solo! Questo mi consola, invece a te dovrebbe far venire qualche dubbio. In ogni caso ti ho riproposto alcuni passi, nel caso ti fossero passati inosservati.
SimonLeBon:
C'è una differenza molto grande, almeno ai miei occhi, tra le iniziative di profeti ispirati da Dio, che vengono riportate direttamente nella sua ispirata parola, e l'iniziativa di persone non ispirate da Dio che, buone o cattive, dovrebbero essere giudicate unicamente in base ai risultati prodotti.
Topsy:
Come volevasi dimostrare.
Le risposte puntuali ci sono. Ma non piacciano.
Hai affermato che la siepe è un "errore".
Ti ho dimostato che è un "dettato biblico", e che gli stessi profeti l'hanno eretta.
Accetti che lo abbiano fatto i profeti ma, non i rabbini, perchè per tue personali convinzioni religiose, non sono "ispirati".
Non ho mai detto che è un "errore", ho detto che deve essere giudicato dai risultati.
L'ispirazione va di pari passo con alcuni requisiti. Berakoth, che ho letto in traduzione, è una lunga lista di "secondo me" in contraddizione, a volte molto chiara ed aperta, l'uno con l'altro.
Rispetto pero' la scelta di chi considera questo tipo di elenchi come ispirati da Dio. L'immagine di Dio che ne viene trasmessa, se queste persone fossero state ispirate, è pero' molto diversa da quella del Dio delle Tanak.
Topsy:
A parte che è scontato che tu non li consideri tali, dato che appartieni ad un'altra tradizione religiosa. Io mi chiedo ma che cosa ci azzecca l'ispirazione e la profezia profetica?
"Il Signore disse a Mosè di comunicare agli Israeleiti le seguenti prescrizioni...salvaguarderete la mia osservanza" Levitico 18.
Profeti, rabbini, maestri della legge, giudici d'Israele, tutti loro sono tenuti a preservare l'osservanza da violazioni involontarie, a eregere la siepe alla Torah.
Non metto affatto in dubbio la buona fede e ci sono stati casi altrettanto eclatanti anche nel mondo cattolico/cristiano. Ad esempio gli inquisitori medioevali giunsero a purificare i peccati (degli altri) con le fiamme del fuoco. L'intento era eccellente, volevano il bene assoluto ed eterno dei fedeli. I modi, un po' discutibili.
Detto questo, per tornare in tema, la legge di Esodo richiedeva di non pronunciare il nome "invano". In ogni lingua che conosco ne deriva l'implicita autorizzazione alla pronucia in maniera "appropriata". Chiedo a te: è forse diverso in ebraico?
Se anche in ebraico si traggono le stesse conseguenze logiche, ma "la siepe" ne vieta l'uso praticamente in maniera assoluta, allora siamo di fronte ad una distorsione della Legge ispirata ad opera della "siepe".
Sul resto commento in sede separata.
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Simon