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Esodo 3:14 riporta il significato del nome divino, nome associato a Cristo, per via dell'espressione greca usata da Gesù, quando rispondendo a una domanda postagli, dice: "Ego eimì". (Gv 8:58)

Mentre la forma verbale corrispondente al greco “ego eimi”, nella nostra grammatica indicherebbe il tempo presente, ciò che io sono adesso, nella grammatica greca, pur scrivendosi nella forma al presente, sembra che esprima anche il tempo passato: " prima ero".
E' possibile che la relazione temporale si esprima nella lingua greca antica in entrambi i modi: prima sono, oppure prima ero?
Anche se generalmente il testo biblico di buona parte delle versioni disponibili, preferisce conservare al presente l’espressione usata da Gesù, è possibile che la traduzione “ego eimi” nella forma al passato “ io ero” o “ io sono stato”, sia tanto letterale quanto lo è la forma verbale al presente “io sono”?

Walter Simoni

walter.simoni@yahoo.it