Caro Ortodox,
Forse tu dovresti portare qualche esempio di theos al nominativo senza articolo riferito ad altre divinità.
Non ho con me né la LXX né il NT in greco, ma mi pare che gli esempi ci siano, eccome. Per altro anche altri scrittore, come Filone o i padri apostolici (come detto ad esclusione di Ignazio) seguono questa consuetudine.
Per il momento non si è visto che qualche sparuto esempio che nemmeno ricordo, un po' pochino per parlare di uso diffuso
Anche perché di falsi dei e dee non si parla moltissimo, ma dove se ne parla l'articolo è omesso, tranne che dove è richiesto dalla sintassi.
Nel NT la maggior parte delle volte che theos al nominativo compare senza articolo si riferisce al Dio dei Giudei e dei Cristiani
Ma quante volte te lo devo ripetere? In quei casi
è omesso unicamente per ragioni sintattiche e non semantiche, dunque devi leggere
UGUALMENTE "ho theos". Capito?
l'articolo manca molte volte proprio perchè funge da predicato nominale
Ma in quel caso l'assenza dell'articolo è semanticamente significativa, cioè l'articolo è omesso non per ragioni sintattiche ma semantiche, cioè l'autore voleva proprio scrivere quello: theos senza articolo.
Non vedo perchè questo non debba succedere anche in Giovanni 1,1 che tu affermi essere diverso
Infatti io non dico che Giovanni 1,1c sia "diverso" ma che segua la consuetudine, cioè che "theos" sia da leggere
senza articolo, sei tu che dici il contrario.
Perchè ad esempio il theos di Filippesi 2,13 che ha la stessa costruzione con il predicato nominale, deve ritenersi come riferito ancora una volta al Dio dei Giudei e dei Cristiani?
Se l'autore voleva scrivere "ho theos" qui può benissimo aver omettere l'articolo in virtù della regola di Colwell, che permette di farlo, oppure, come sostiene BeDuhn, theos è semplicemente indefinito,
theos gar estin ho energon en humin implica la domanda: che genere di cosa, di forza, opera in/tra di noi? Paolo risponde che non è una forza umana ma una forza divina. Secondo BeDuhn parlerebbe del tipo o categoria di azione. Qui la TNM preferisce seguire la regola di Colwell, dato che nel contesto ci si riferisce chiaramente ad "ho theos". Anche qui, se consideriamo la regola di Colwell
l'omissione non è semanticamente signficativa, dipende dalla sintassi, e dunque anche qui ci si riferisce al Dio dei Giudei come "ho theos", secondo la consuetudine.
Oltretutto il soggetto al nominativo (o theos) compare poco prima e poco dopo Giovanni 1,1
Infatti, ma in Gv 1,1c
theos (senza articolo)
è riferito ad un soggetto diverso, e per soggetti diversi dal Dio dei Giudei è normale usarlo senza articolo, cioè si segue la convenzione.
Dunque, smetti di tergiversare
Ma qui non sono io a tergiversare, ma tu che non ci spieghi ancora quale regola grammaticale avrebbe infranto al TNM considerando "theos" qualitativo, davvero mi sfugge!
Shalom
[Modificato da barnabino 02/01/2010 17:52]
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