Caro Ortodox,
Ma come non ci interessa? Stiamo parlando di traduzione e non di eseges...
Appunto,
prima di tradurre nella lingua di arrivo dobbiamo aver ben chiaro il senso nella lingua di origine: che quel theos sia privo di articolo e dunque sia
inderterminato o
qualitativo oppure che lo abbia e sia
determinato cambia il senso della frase. Perciò chiariamoci sul significato in greco e poi, semmai, vediamo il modo corretto di renderlo in italiano.
La questione qui è come tradurre il passo e sia accogliendo Colwell (che non ho mai escluso) sia considerando il qualitativo la traduzione più probabile è "Il logos è Dio" che non esclude nessuna delle possibili (e successive) interpretazione
Non vedo come, se qui "theos" è da leggere senza articolo questo rende possibile
solo la lettura qualitativa o indeterminativa, come qualunque PN privo di articolo (e ti rimando allo Smyth) escludendo la lettura "ho theos" (reso Dio in Gv 1,1b) della regola di Colwell.
scartando Colwell e Metzger che evidentemente non può funzionare per te
Non sono io che scarto Colwell e Metzger ma la maggior parte dei biblisti, quasi nessuno ritiene che qui "theos" sia determinato.
E' solo la tua parziale resa indeterminativa spacciata per qualitativa
In italiano l'articolo indeterminativo indica il valore qualitativo di una parola, se
l'assenza dell'articolo permette tanto il qualitativo che l'appartenenza ad una classe (vedi
Smyth, 1129) è giusto rendere "un dio" che
trasmette contemporaneamente le due idee consentite dall'assenza dell'articolo: qualitativa e indeterminata, al lettore poi starà la scelta.
Perchè no? La traduzione che io appoggio è perfettamente in linea con il Colwell
Io ti ho chiesto il senso che dai al testo greco:
tu leggi con o senza articolo determonativo? Mi pare una domanda semplicissima:
c'è o non c'è l'articolo davanti a Dio? Poi, a seconda che ci sia o meno, vediamo come si traduce una parola con e senza articolo determonativo,
non mi dirai che grammaticamente si traduce nello stesso modo?
Certo che lo escludi, nel momento stesso in cui metti l'articolo indeterminativo.
Ma cosa capisci, ho detto che non lo escludo in linea di principio, anche se lo ritengo improbabile, cosa che invece fa BeDuhn, che lo esclude proprio in linea di principio.
La tua traduzione getta nel cestino Colwell, Metzger e la possibilità di un determinativo, cosa che invece la mia traduzione non fa
La tua traduzione (cioè rendere con la stessa parola italiana del determinativo l'assenza dell'articolo) invece esclude la possibilità dell'indeterminazione e del qualitativo, che viene scambiato per una identificazione annullandone il senso in italiano.
Non lo intende come indeterminativo ma ci mette un bell'articolo indeterminativo,
Ma se ti ho letto la prefazione stessa, vuoi saperne più dei traduttori sul senso che hanno attribuito a "theos"? E comunque ti ripeto:
ti risulta che in italiano l'articolo indeterminativo non sia usato per puntualizzare una qualità del soggetto?
Inoltre, l'assenza dell'articolo in greco permette due significati: qualitativo o appartenenza ad una classe (Smyth, 1129) e dunque è corretto che il traduttore, leggendo la parola senza articolo,
renda in italiano entrambe le lettura permesse dal greco.
Negare l'evidenza va bene, ma farlo in modo così sfacciato non si era mai visto
Ti ripeto: Giovanni è un uomo, Il quarzo è un minerale, la Parola è un dio. Qui l'articolo indeterminativo è usato per tradurre il qualitativo (i PN uomo, minerale, dio sono qualità o modi di essere del soggetto): dove sarebbe l'errore? Se tu leggi: kai kynos en ho Snoopy come lo tradurresti in italiano? Sarebbe
errato,
manipolatorio renderlo: "e Snoopy era un cane"?
Shalom
[Modificato da barnabino 19/01/2010 18:46]
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