00 27/01/2010 10:22
con l'organizzazione alla quale appartengo
Molto spesso una delle critiche che si fanno ai testimoni di Geova è quella che riguarda la loro libertà di pensiero che essi hanno all'interno della loro religione.
Si usano spesso frasi forti come quella di "non poter dissentire in nulla" di "non poter avere un punto di vista alternativo e di essere totalmente condizionati dal corpo direttivo" al punto (secondo questi critici) che essi abbiano paura anche solo a pensare in maniera alternativa ad essa su questioni dottrinali o principi o consigli etici ecc...
Quello che a me piacerebbe venisse fatto in questo tread è smentire tali accuse, scrivendo in cosa vi distinguete rispetto a quanto asserisce il corpo direttivo della vosdtra religione.
In privato nel corso di questi ultimi anni ho stretto "amicizia" con diversi tdg internettiani, tra cui anziani e servitori di ministero, essi si fidano di me e mi hanno rivelato dissensi dottrinali importanti ed anche differenze di opinioni rispetto a consigli e principi inerenti la sessualità o altro, questo dimostra che almeno in privato le cose sono diverse rispetto a quanto ipotizzano tali critici.
Rispetterò la loro fiducia tenendo tutto per me come ho sempre fatto, però mi interesserebbe vedere fino a dove un testimone di Geova si può spingere pubblicamente (anche se di solito usa solo un nick name come ad esempio faccio io, quindi il test è in parte falsato, ma ha comunque la sua importanza in quanto comunque si è conosciuti dagli altri fratelli anche se solo per il nick).
Sono molto interessato alle vostre risposte.

saluti

[Modificato da Roberto Carson 27/01/2010 17:38]