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TESTIMONE DI GEOVA MUORE
RIFIUTANDO LA TRASFUSIONE
Sabato 16 Aprile 2011 - 18:38
Ultimo aggiornamento: 18:43

GENOVA - Rispettare fino in fondo il suo credo religioso le è costato la vita: è morta Annunziata Iannicelli, 68 anni, testimone di Geova. La donna non ha voluto infrangere quel severissimo precetto dettato dal Corpo direttivo che vieta nel modo più assoluto di ricevere sangue altrui. Probabilmente ce l'avrebbe fatta se avesse accettato la trasfusione di sangue che i medici dell'ospedale Saint Charles di Bordighera le avevano consigliato. Invano anche l'appello della figlia per un intervento della magistratura che potesse salvarle la vita.
In base all'interpretazione che i Testimoni di Geova fanno del Levitico, infatti, ignorare questa parte della dottrina significa mancare di rispetto per il sacrificio di Cristo e, quindi, accettare di proposito una trasfusione di sangue anche per salvarsi la vita costituisce una grave violazione dottrinale. Annunziata Iannicelli era stata ricoverata il 24 febbraio 2011 per gravi problemi gastrointestinali. Dimessa, dopo qualche giorno era stata nuovamente ricoverata per il peggiorare delle condizioni. A quel punto i medici del nosocomio di Bordighera hanno proposto una trasfusione di sangue e la donna, sempre cosciente e presente a se stessa, ha detto di no. «Ognuno può credere in quello che vuole, ma in questo caso c'è di mezzo una vita, quella di mia madre» aveva detto la figlia della donna, Maria Tronti, che ha deciso di rivolgersi alla magistratura. Purtroppo, per un vizio di forma, l'istanza è stata respinta e Annunziata è morta. La giurisprudenza, anche in un caso triste come questo, è chiara: nessuno può imporre una cura se il paziente è in grado di intendere e di volere. Annunziata è sempre stata ben cosciente di quello che faceva e ha voluto affermare fino in fondo uno dei precetti fondamentali del suo credo. Per i Testimoni di Geova accettare il sangue per salvare la vita equivale a rinnegare la fede, incorrere nella disapprovazione divina e disprezzare il provvedimento per la salvezza eterna che Dio ha disposto. Per questo alcune Asl si sono adeguate introducendo la possibilità di scelta di trattamenti alternativi alla trasfusione di sangue da donatore, come il recupero intraoperatorio e l'emodiluizione. Ma per Annunziata non c'è stato tempo. E oggi si sono svolti i suoi funerali.


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